giovedì, dicembre 07, 2006

S.L.I.P.

S.L.I.P.

Saimo alle solite dopo aver aumentato le tasse ci spiegano che sono aumentate le entrate le solite balle di natale.

sabato, novembre 18, 2006

Slip

Siamo alle solite parte una nuova finanziaria sacrifici per tutti.

Slip

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martedì, novembre 07, 2006

ICI

ICI/Aumento per 57000 appartamenti vicini al metrò PDF Stampa E-mail
Scritto da Emiliano Fittipaldi da il Mattino
martedì 07 novembre 2006
metro_palIci e tasse immobiliari più care per 57mila appartamenti napoletani. Il Comune ha deciso di effettuare, tramite l’Agenzia del territorio, il riclassamento catastale di case (molte) e negozi (pochi) che si trovano nelle «aree urbane riqualificate». In pratica, nei quartieri che hanno subito un apprezzamento del mercato immobiliare grazie alla nuova linea della metropolitana collinare e nel salotto della città.
L’annuncio è arrivato via stampa, attraverso annunci pubblicitari pubblicati sui giornali locali. Al Vomero, all’Arenella, a Chiaia e all’Avvocata gli aumenti toccheranno migliaia di famiglie. Impossibile, spiegano dalla sede romana dell’Agenzia, calcolare il rialzo mediano: ogni appartamento fa infatti storia a sé. Qualche numero, però, si può già dare. Nella stragrande maggioranza dei casi arriverà via posta una comunicazione di rincari degli estimi, ma per qualche fortunato la revisione condurrà a una riduzione del carico fiscale. Tre i parametri che incidono sulle modifiche delle visure catastali: la distanza dell’abitazione dalla stazione della metro, la riqualificazione urbana della zona e la perequazione di categorie e classi. «Noi abbiamo lavorato sotto il mandato del Comune, che ci ha chiesto di cambiare gli estimi degli appartamenti che, essendo localizzati vicino la linea 1 della metro, hanno goduto negli ultimi anni di un aumento esponenziale del valore di mercato», spiega Luigi Napolitano, direttore provinciale dell’Agenzia. Non solo.
aumenti_ici_metroOltre al principio della riqualificazione urbana, i tecnici hanno tentato di riportare al giusto valore catastale appartamenti signorili e di pregio che erano classificati come case residenziali, popolari o, addirittura, come «unità rurali». «Categorie e classi spesso non sono adeguate alla zona - chiosa Napolitano - Abbiamo lavorato con un criterio perequativo: non è possibile che immobili di lusso, invece che nella classe A1 o A2, siano accatastati come A4 o A5, ossia come case scadenti. Un problema che riguarda non solo Napoli: a Roma esistono appartamenti a Via Frattina o Piazza di Spagna che pagano al fisco tasse da categoria A6». Dopo aver investito milioni di euro in dotazioni di servizi e infrastrutture, oltre che in migliorie urbanistiche, il Comune ora batte cassa. Sfruttando una norma della Finanziaria del 2006, che permette agli enti locali di chiedere all’Agenzia del territorio la verifica (e la successiva rimodulazione) dei cosiddetti «casi incongrui». È atteso un aumento di gettito consistente (secondo uno studio dell’Università una riforma complessiva degli estimi potrebbe garantire al bilancio comunale 26 milioni di euro in più l’anno) ma Palazzo San Giacomo punta anche a una maggiore equità fiscale: l’obiettivo prioritario - confermano dall’Agenzia - è quello di «liminare la forbice tra le rendite sottostimate e quelle aggiornate». Prendendo come riferimento una serie di appartamenti con un classamento recente, il Comune ha aumentato tutti gli estimi dei «casi incongrui», e a giorni manderà una lettera infoAllinea a sinistrarmativa ai 57mila proprietari interessati. Per ora nel mirino di Palazzo San Giacomo sono finiti gli appartamenti vicini alle stazioni di via Cilea, piazza Vanvitelli, piazza Medeglie d’Oro, e le case adiacenti alla metropolitana di Rione Alto e Montedonzelli. Oltre, ovviamente, a quelle di Salvator Rosa, piazza Cavour, zona museo e piazza Dante, dove i prezzi di mercato - secondo statistiche di Tecnocasa e Gabetti - in pochi anni sono più che raddoppiati. Anche a Chiaia le riqualificazioni urbane porteranno in alcune zone tasse più alte.


domenica, novembre 05, 2006

Viva napoli

La raccoglitrice di cocci
di Mario Caruso
Il ministro dell’Interno ne è profondamente convinto e lo dichiara: “Napoli non è il Far West”. Lo stesso quotidiano che pubblica la riflessione di Amato titola nelle pagine dedicate a Napoli: “Parte l’assedio ai fortini della camorra”.
“Fortini” più”Far West” uguale a Far West. O, no? Sergio Leone, stando ai registi di casa insegna. “Amato” più “Ministero dell’Interno” uguale a Governo. O, no?

La confusione è generata forse perchè bisogna "salvare" le istituzioni locali ma sorge anche un dubbio: vuoi vedere che la riflessione nasce dal fatto che Buffalo Bill e Toro Seduto non erano alla parata della concertazione? Non c’erano.
Il presidente del Consiglio a Napoli. Cittadini indifferenti ma pensosi, anche se un pò sollevati dall’armistizio: una giornata senza ammazzamenti, solo rapine e furti sventati e quattro feriti guaribili in pochi giorni tra Napoli e Caserta. “L’Arcangelo con la spada è tra noi”!

Ma l’immondizia dove è finita? I cassonetti sono vuoti e sono tirati a lucido, non c’è traccia di sporcizia, aria salubre tra San Giacomo, Piazza del Plebiscito e Santa Lucia. A Napoli prevedere l’imprevedibilità non è neanche azzardabile. Incarta e porta a casa.
Però i tam tam arrivano alle orecchie di coloro che cono