martedì, maggio 29, 2007

Dopo 15 anni



Nel 1992 l'impianto siderurgico di Bagnoli cessava di funzionare; da allora, per colpa dell'immobilismo delle istituzioni napoletane che non hanno saputo vedere le grandi potenzialità dell'area, nulla o poco è stato fatto.I napeletani sono stati ancora una volta mortificati dall'inettitudine di un gruppo di politici che, nonostante tutto ed inesplicabilmente, continuano ad essere eletti oltre ogni logica.Eppure l'area è, senza dubbio, una delle più belle della regione e dell'intera penisola. Eppure si sarebbero potute sfruttare delle opere già realizzate da trent'anni, come la colata a mare posta tra il pontile nord e il sud, per la realizzazione di struttute turistiche.Invece soluzioni di questo tipo erano e sono lontane mille miglia dalla mentalità e cultura politica dell'allora sindaco Bassolino.Alla fine del funzionamento dell'impianto siderurgico, subentrò una società, la Sidermontaggi con una struttura di circa 180 dipendenti, ex Bagnoli, che avrebbe dovuto attendere allo smontaggio degli impianti e che, di fatto, non si occupò quasi di nulla per diversi anni, tant'è che quelle parti dell'impianto che venivano di volta in volta smantellate, lo erano a cura degli stessi acquirenti e non della Sidermontaggi o Smontaggi che dir si voglia.Si sarebbe potuti procedere alla bonifica dell'area rapidamente, invece basta andare su uno qualunque dei belvedere del parco Virgiliano che affacciano dal lato di Bagnoli, per constatare lo stato dei luoghi, come dimostrano le foto allegate.Si, certamente parte della bonifica è stata realizzata, più o meno e solo in parte. In qualsiasi altra regione del Centro-Nord con altri amministratori, o in un'altra Nazione, la bonifica sarebbe stata completata in tempi ben diversi, a tutto vantaggio della città e dei suoi abitanti.Ma, ripeto, tutto questo non era e non è nella mentalità dell'allora sindaco Bassolino e del suo successore Iervolino.Basti ricordare quanto la Iervolino disse subito dopo la mancata scelta di Napoli quale sede della regata più famosa del mondo: "Sono loro che ci hanno perso".La Iervolino avrebbe dovuto avere il buon senso ed il buon guasto di tacere così da non offendere oltre misura l'intelligenza dei Vapoletani.Napoli ha perso per l'inettitudine della sua classe politica milioni di ore di lavoro, migliaia di posti di lavoro, svariati milioni di € di indotto e chi più ne ha più ne metta.Lo testimoniano gli scheletri delle vecchie strutture ancora in loco: la Cementir, l'Acciaieria L.D., il camino dell'aglomerato, i Cowper altoforno (scambiatori di calore), tutti muti testimoni di una Bagnoli che sarebbe potuta essere e che invece non è. Boris

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