venerdì, luglio 27, 2007

Largo ai giovani.






2007-07-26 21:26
Miss Italia:
Bongiorno confermato Patrizia Mirigliani, lo accoglieremo con grande gioia.

(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Mike Bongiorno condurra' le finali di Miss Italia su Raiuno in onda da Salsomaggiore il 20, 21, 23 e 24 settembre. 'Ai nomi di Frizzi e Conti, che hanno fatto finora in modo encomiabile la storia televisiva di Miss Italia - ha detto Patrizia Mirigliani - si aggiunge quello di Mike che ci apprestiamo ad accogliere con grande gioia'. La figlia del patron di Miss Italia ha spiegato che le serate di Salsomaggiore, 'grazie ai nuovi autori' si preannunciano con molte novita'.
Il presentatore bipartizan.

domenica, luglio 22, 2007

Non vi insabbiate.



Il telefono, la tua voce

A due anni esatti dallo scandalo di Bancopoli, si completa il quadro degli interventi politici nelle scalate di Bpl ad Antonveneta, di Unipol a Bnl e di Ricucci alla Rcs. Il gup Clementina Forleo ha esaminato le 73 telefonate intercettate sulle utenze di Fiorani, Ricucci e Consorte con sei uomini politici (D’Alema, Fassino e Latorre dei Ds e Grillo, Comincioli e Cicu di FI), che la Procura chiede di usare nel processo che va a incominciare. E ha deciso di trasmetterne al Parlamento, per la necessaria autorizzazione, 68 che, a suo avviso, hanno rilevanza penale, certamente per i tre furbetti, ma forse per alcuni parlamentari.

martedì, luglio 17, 2007

Pensionati!!

Tra scaloni, scalini, quote e usuranti e tra proclami per i giovani, sta passando anche il mese di luglio.
Poveri italiani.

martedì, luglio 10, 2007

E' non se ne vuole andare !!!



La Giunta per le Elezioni della Camera decide a maggioranza di proporre all'Aula la decadenza del mandato parlamentare di Cesare Previti, condannato in via definitiva per corruzione al processo Imi-Sir. Spetta ora all'Assemblea il voto finale. E nel frattempo l'ex avvocato di Berlusconi si esibisce in un'autodifesa degna di Socrate.
Ma perchè non si arrende?

venerdì, luglio 06, 2007

Allora serve alzare la "Voce"




LA VOCE NEL MIRINO DEGLI SPIONI

News del 6 Luglio 2007

Sì, c’eravamo anche noi, il gruppo della Voce della Campania, fra i giornalisti spiati attraverso le attività illegali del Sismi di Pio Pompa durante gli anni del governo Berlusconi. Il 5 luglio ci ha svegliati di buon’ora un collega romano: aveva tra le mani una copia fresca fresca di Repubblica, che proprio agli spiati della Voce dedicava gran parte del servizio su Pollari, Pompa & Company.

martedì, luglio 03, 2007

Viva la povertà!!








L'etica dei nuovi opulenti: Fare soldi con ogni mezzo.

Siamo circondati da un'opulenza vistosa, esibita, sfacciata, volgare e offensiva, ribadita ed enfatizzata ogni giorno dai media, che mortifica e umilia noi del ceto medio che nel frattempo, per quanti sforzi di lavoro si facciano, tendiamo inesorabilmente ad essere risucchiati nel gorgo dei "nuovi poveri".È un'opulenza di cui, sempre più spesso, si fa fatica a capire origini o ragioni e che ha poco o nulla a che fare con la ricchezza borghese di un tempo. Max Weber e Werner Sombart hanno magistralmente descritto le attitudini del borghese d'antan: individualista, inquieto, industrioso, attivo, anzi iperattivo, razionale, calcolatore, metodico, ordinato, costante, doverista, frugale, moderato, parsimonioso, timorato di Dio e, infine, amante del rischio economico ma «con juicio». E tuttavia c'è una caratteristica che più di ogni altra qualifica il borghese delle origini e per un lunghissimo tempo. Non è la sete di guadagno in sè e per sè. È che orienta, in modo sistematico, tutta la sua vita al guadagno attraverso il duro lavoro. È questa, in estrema sintesi, quell'«etica protestante del capitalismo» di cui parla Max Weber. Un giorno chiaccheravo con Pizzinato, sindacalista socialista, che per due anni fu anche a capo della Cgil (era troppo una persona perbene per rimanerci più a lungo e lo cacciarono). Aveva lavorato in Borletti e vi aveva guidato, senza sconti, le dure lotte sindacali degli anni '50. Ma parlava dei «padroni», dei Borletti con grande rispetto. «Perchè ruscavano» come diciamo noi a Milano. Entravano in fabbrica un'ora prima degli operai e ne uscivano un'ora dopo. Angelo Rizzoli jr mi ha raccontato che quando era giovane apprendista nell'azienda che porta tuttora il suo nome, si presentò alle 4 di pomeriggio di un venerdì nell'ufficio di suo nonno, Angelo Rizzoli senior, e gli disse: «Commenda (lo chiamavano così anche in famiglia, ndr), vorrei fare il week end a St. Moritz e vorrei partire ora perchè se aspetto ancora un pò troverò una coda interminabile». E "il Commenda" rispose: «Se tu credi di poter lasciare l'azienda un'ora prima degli altri puoi anche non ripresentarti lunedì». Questa era l'etica di una borghesia ormai scomparsa. Non che non ci siano tuttora piccoli e medi imprenditori che "ruscano" da mane a sera (e il Nordest ne è un buon esempio), ma a parte che fanno un'enorme fatica, tartassati come sono, a mantenersi a galla e non sono loro che danno il tono a questa società. I Vip dell'opulenza sono altri, finanzieri dalle dubbie origini, avvocati d'affari, mediatori, faccendieri e i personaggi dello show-business tv. È il mondo del denaro facile, fatto senza sudore o vero talento. Alla signorina Gregoracci era stato offerto, per partecipare a «Il Grande Fratello», un milione di euro, cifra che un professore universitario non guadagna in tutta la vita. Ma sono i Ricucci, le Gregoracci & C. i protagonisti su cui il pubblico, con una sorta di masochistica autofagocitazione, si getta per carpirne pettegolezzi, lussi e amori. Non potendo entrare in quel mondo vuole almeno guardarlo dal buco della serratura. Perchè chi ne è fuori non esiste. Un tempo, in fondo non tanto lontano, nei Cinquanta, almeno in Italia, si poteva essere poveri. Non era una colpa nè una disgrazia. Non si dubitava che si potesse essere poveri e felici. Poi la proposizione divenne "poveri ma felici" («Poveri ma belli», forse qualcuno ricorderà) e in quel "ma", congiunzione avversativa, c'è già tutta una mentalità. Oggi, semplicemente, chi è povero non può essere felice, senza se e senza ma. Ecco perchè la gente cerca di far soldi in tutti i modi, con tutti i mezzi, non importa quali, non importa a che prezzo. Un soggetto totalmente amorale come Fabrizio Corona ne è un prototipo. E, visto come stan le cose, riesce persino difficile dargli tutti i torti. Massimo Fini