Ben 55 case popolari assegnate alle famiglie nell'ultimo mese. È un risultato significativo. Il meccanismo si è rimesso in moto e andremo avanti decisi.
La nostra Amministrazione ha fin da subito segnato un cambio di passo. In un anno e mezzo abbiamo consegnato a chi ne ha diritto e bisogno oltre 750 alloggi popolari, più di 500 solo quest’anno. Numeri ben diversi dalle 250 assegnazioni del 2014 o le 280 del 2015.
#Scroccopoli è finita.
Famiglie con redditi di 90 mila euro e la Porsche, persone con 18 immobili di proprietà, giovani benestanti subentrati abusivamente nelle case popolari dei nonni, nuclei con entrambi i genitori lavoratori e redditi di 45 mila euro all’anno, coppie sposate che detenevano due alloggi popolari oltre ad avere immobili di proprietà, fino anche a case popolari arredate con dettagli dorati e brillanti, vasche idromassaggio, cabine armadio hollywoodiane e maxischermi.
Storie emerse grazie al censimento che abbiamo completato su 23 mila immobili Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) dislocati sull’intero territorio capitolino a fronte dei censimenti parziali effettuati negli anni precedenti che hanno censito soltanto 574 immobili e soltanto nel I Municipio.
Stiamo finalmente riportando giustizia alle famiglie oneste che aspettano la casa popolare in graduatoria sin dal 2000, nell’inerzia delle precedenti Amministrazioni.
Il prossimo obiettivo è valorizzare il patrimonio pubblico disponibile, che è cosa ben diversa dalle case popolari. In questo caso parliamo di immobili di pregio in alcune delle location più belle del mondo: appartamenti vista Colosseo, Piazza Navona o Fontana di Trevi, che sono stati dati fino ad oggi a meno di 200 euro al mese. Uno scandalo.
Abbiamo ereditato un assurdo sistema a colabrodo, che da anni disperde risorse preziose a scapito delle entrate delle casse comunali e quindi dei servizi ai cittadini.
Ma la nostra azione per far rinascere Roma va avanti decisa. Passo dopo passo.
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