lunedì, aprile 16, 2007

Bandiere

Stasera il presidio. Salvini: accenderemo le fiaccole. I cinesi stanno lavorando a una manifestazione per il fine settimana
Lega e Forza nuova a Chinatown.

Sandro De Riccardis L´associazione Vivisarpi: iniziativa pericolosa, vinca il dialogo.

Tornano le bandiere a Chinatown. Non quelle rosse della Repubblica popolare cinese, ma quelle bianche e rosse di Milano e le verdi della Lega. Sventoleranno stasera dalle 20 e 30 in piazza Gramsci, a pochi passi dalle vie degli scontri di giovedì scorso, in attesa della manifestazione della comunità cinese dei prossimi giorni. «Oltre alle bandiere, accenderemo le fiaccole - spiega il segretario provinciale del Carroccio Matteo Salvini - . La questura ci impedisce di attraversare il quartiere ma non è detto che un gruppo di noi non decida comunque di fare una passeggiata in via Paolo Sarpi». Alla manifestazione non aderisce Vivisarpi, l´associazione di residenti del quartiere. «Iniziative di partito in questo momento rischiano di acuire il clima di tensione anziché attutirlo» si legge in una nota. «Non cerchiamo la contrapposizione con i cinesi - spiega Pier Franco Lionetto, presidente di Vivisarpi - Paghiamo le responsabilità di dieci anni di amministrazione di Albertini. Ora la Moratti ha iniziato a intervenire con l´area pedonale e la delocalizzazione, ma sappiamo che i problemi non si possono risolvere da un giorno all´altro». Anche da Palazzo Marino, il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato dice che «la manifestazione è una scelta autonoma della Lega. Forse - precisa però il vicesindaco - in questo momento è più proficuo il confronto intorno al tavolo istituito in Comune». In queste ore, a una manifestazione pensano anche i leader della comunità cinese, a cui stanno già lavorando le tredici associazioni che operano a Milano. Non è deciso se l´iniziativa ci sarà questa settimana o dopo venerdì, quando il console cinese Zhang Limin dovrebbe incontrare il sindaco Moratti. Sarà comunque la prima volta che i cinesi scendono in piazza in Italia per manifestare. Stasera, intanto, accanto ai leghisti ci saranno anche i militanti di Forza nuova - il movimento di estrema destra che ha riempito le strade del quartiere di croci celtiche e scritte contro i cinesi - che avevano chiesto uno spazio per una loro manifestazione ma hanno ricevuto lo stop della Questura. Oggi saranno lì senza simboli, ma promettono per sabato prossimo una loro manifestazione con la presenza del segretario nazionale Roberto Fiore per «fare in modo che gli italiani ritrovino l´orgoglio di riconquistare un´adeguata qualità di vita nel loro quartiere senza che ci sia necessaria la presenza della polizia», dice il portavoce del movimento Marco Carucci. Stasera i leghisti distribuiranno pane e salame, distribuiranno le bandiere di Milano da mettere sui balconi, mentre sul palco ci saranno prima i comizi di parlamentari e politici del movimento, poi musica fino a tardi. Nelle stesse ore, «a causa della preoccupazione per l´incolumità degli operatori, degli utenti e della struttura stessa» resterà chiusa al pubblico l´associazione Alkeos che svolge corsi di italiano per cinesi. «Da parte dei cinesi possiamo assicurare che non saranno accolte provocazioni - dice Manuela Troisi, presidente di Alkeos - Sarà fatto il possibile per mantenere un clima tranquillo».Oggi i tecnici del Comuni inizieranno a lavorare sui video delle telecamere di via Paolo Sarpi per capire se la scintilla che ha dato il via agli scontri di giovedì è partita dall´atteggiamento aggressivo dei vigili o da quello della signora multata. E sulle politiche dell´amministrazione comunale nei confronti della comunità cinese interviene anche Alberto Mattioli, vicepresidente della giunta provinciale ed esponente della Margherita. «Sia sui nomadi che sui cinesi, il centrodestra non ha un progetto - dice Mattioli - . Si decide tutto sulla spinta dell´emotività del momento, e chi dice di voler dare una risposte ai problemi è a fianco a chi cavalca l´emergenza».
(16 aprile 2007)

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