domenica, marzo 31, 2024

Buona Pasqua 2024

 Gianni Rodari, Dall’uovo di Pasqua

Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: “Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio”.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
“Viva la pace,
abbasso la guerra”.

sabato, marzo 30, 2024

venerdì, marzo 29, 2024

giovedì, marzo 28, 2024

Prof.Orsini

 L'Italia entrerà in guerra con la Russia? Non fidatevi delle rassicurazioni di Crosetto. La menzogna è fondamentale nel lavoro di ogni ministro della Difesa che si rispetti. Fatevi spiegare da Crosetto che cosa sia l'esercitazione "Nordic Response 2024" a cui i soldati italiani hanno appena partecipato. I governi europei che fanno parte della Nato si stanno preparando alla Terza guerra mondiale con la Russia. Ursula von der Leyen, il 28 febbraio scorso, parlando a Strasburgo, ha dichiarato: "La guerra non è impossibile, l'Europa si armi”. Siccome Italia, Germania, Francia e Inghilterra, si stanno preparando a inviare i propri soldati in Ucraina in caso di necessità, allora il ministro Crosetto giura che non invierà soldati italiani in Ucraina. La menzogna è fondamentale in politica internazionale per mantenere i cittadini nell'ignoranza e impedire che nascano movimenti di protesta contro le loro politiche di guerra. In questo mio nuovo editoriale per "sicurezza internazionale", che anticipa la mia diretta con gli abbonati di questa sera alle 19, fornisco le prove che sorreggono la mia tesi mostrando i fatti documentati da cui emerge chiaramente che Italia, Francia, Germania e Inghilterra, si stanno attrezzando a entrare in guerra con la Russia. Ciò che emerge dai fatti che cito è che Crosetto sta lavorando soltanto per la guerra; non fa assolutamente niente per la pace. Invia armi, partecipa alle esercitazioni della Nato in funzione anti-russa e fornisce rassicurazioni senza fondamento mentre tutto precipita, tutto peggiora, tutto va molto male per il futuro dei nostri figli. 


Massimo Fini

 Quando in guerra esistevano le regole

Mi pare siano stati molto sottovalutati i bombardamenti aerei israeliani sugli aeroporti di Damasco e Aleppo. Cioè contro la Siria che è uno Stato sovrano membro delle Nazioni Unite. Bombardarla è un’esplicita dichiarazione di guerra. Inoltre la Siria ha come alleati la Russia e la Cina che sarà molto difficile tenere fuori dal conflitto. La Russia con le sue armi, la Cina con la sua potenza economica e tecnologica. Si sta quindi avverando ciò che avevo scritto sul Fatto del 11/10, e cioè che la guerra israelo-palestinese era l’inizio di una “guerra dei mondi” (l’unico vantaggio di questa guerra è che ha tolto dal centro degli obiettivi il buffone Zelensky).


Gli occidentali lamentano e si stracciano le vesti perché delle loro sofisticatissime tecnologie si sono impadroniti anche i cosiddetti “terroristi” islamici (si veda il bel pezzo di Massimo Gaggi sul Corriere del 13/10). Ma bisogna non conoscere la Storia per non sapere che prima o poi i nemici copiano e riproducono le armi con cui sono attaccati. Tutta la storia della difesa-offesa in guerra è fatta di armi micidiali, sempre più micidiali, seguendo la linea del progresso illimitato, per cui ad un’offesa si replica con una difesa altrettanto efficace. I cavalieri del Medioevo, i professionisti della guerra, di una guerra che, a differenza di quanto sta succedendo in questi anni, non coinvolgeva i civili, si opposero all’uso del fucile che  consideravano un’arma sleale perché colpiva a distanza. Naturalmente persero la partita. Oggi siamo arrivati a mischioni inverecondi dove i soldati in carne ed ossa non contano più nulla rispetto ai droni e altre sofisticatissime armi fra cui c’è in primissimo piano l’informazione / disinformazione. La guerra moderna è una guerra d’informazione, fra fake news di cui nessuno può controllare l’attendibilità e di notizie vere che chiunque può trasformare in fake. L’unico modo per orientarsi in questo guazzabuglio è mandare i giornalisti sul campo perché ciò che si vede con i propri occhi è realtà (sia pur relativa come ricorda il film Rashomon di Kurosawa). Insomma ci vorrebbero tanti Ettore Mo, ma Mo è appena morto insieme all’informazione di guerra.


Joe Biden, improvvisamente risorto dal suo catafalco, ha ammonito gli israeliani a rispettare “le leggi di guerra”, ma queste leggi, che intendevano tutelare i civili e che rimasero valide sin quasi alla fine della Seconda guerra mondiale, e che furono rispettate, a parte alcuni orrendi massacri perpetrati dalle forze speciali delle Waffen SS, anche dagli sempre infamati nazisti, non esistono più. A sfondarle per primi furono proprio gli americani con i bombardamenti indiscriminati su Dresda, Lipsia, Stoccarda che erano diretti, per la stessa ammissione dei comandi politici e militari Usa, contro i civili per “fiaccare la resistenza del popolo tedesco”. Poi vennero le Atomiche su Hiroshima e Nagasaki a chiudere la questione. Per cui la  ‘moral suasion’ dell’invalido Joe Biden, che pur essendo formalmente il comandante supremo delle forze americane fa fatica a reggersi in piedi, lascia il tempo che trova.


Eppure queste norme, chiamiamole così, “di cortesia”, sono esistite. Io stesso posso esserne testimone. Nel paesino del comasco in cui sono nato c’era una caserma con due giovanissime sentinelle. Passa il Piper inglese e lancia dei volantini in cui c’è scritto più o meno “Attenzione, guardate che tra poco bombardiamo”. Gli abitanti si affrettarono a fuggire nei boschi. I due guardiani della caserma rimasero al loro posto, erano o non erano le sentinelle? Mi sono sempre chiesto per chi e per che cosa erano morti quei ragazzi. Per Mussolini che, dopo tanta retorica sulla “bella morte”, che convinse molti ragazzi a sacrificarsi per Salò, fugge travestito da soldato tedesco? Per il Re e Badoglio che, in una confusione di bauli, di valige, di suppellettili fuggono da Roma lasciandola in balìa dell’esercito tedesco?  Non avevano capito, quei ragazzi, che onore, lealtà, dignità erano valori che non contavano più. Né in pace né in guerra. Come dimostra anche l’orrendo guazzabuglio israelo-palestinese dove, fra stragi reali e intelligenza artificiale si combatte una guerra che della guerra ha perso, insieme all’epica, anche l’etica.  


Il Fatto Quotidiano, 16.10.2023

mercoledì, marzo 27, 2024

martedì, marzo 26, 2024

Tommaso Merlo

 Non voglio avere ragione. Ho dei punti di vista ma non li confondo con la verità. Sono quindi pronto ad ascoltare le ragioni altrui e a cambiare le mie. Una vittoria, non una sconfitta. Più evolviamo, più evolvono le nostre opinioni. Perché percepiamo più in profondità. Non voglio avere ragione per non finire prigioniero di qualche ideologia. Storie su come debba andare il mondo ed intrise d’astio per chi la pensa diversamente. Perché le opinioni diventano strumenti per divere le persone ed aizzarle. Perché le opinioni diventano parte della propria identità e difenderle è difendere se stessi. Identità fasulle basate su punti di vista spacciati come verità. Io non voglio più avere ragione e al contrario sono felice quando il mondo mi smentisce. Perché significa che ho ancora margini di miglioramento come essere umano e sono libero dalla prigione della mente egoistica. 


Tommaso Merlo

lunedì, marzo 25, 2024

domenica, marzo 24, 2024

Massimo Fini

 "Terroristi"? lo siamo anche noi

Qualcuno si era illuso di aver spazzato via una volta per tutte l’Isis radendo al suolo Raqqa e Mosul, le capitali dello Stato Islamico allora in mano ad al-Baghdadi. I bombardieri USA non erano bastati (è da tempo che i militari americani non mettono piede a terra) decisivo era stato l’intervento dei curdi che saranno poi ripagati sottraendo loro la città di Kirkuk, nel Kurdistan iracheno. Nel lontano 1991 sul New York Times il giornalista americano William Safire scriveva: “Svendere i curdi…è una specialità del Dipartimento di Stato americano”.


Smantellare lo Stato Islamico dove i guerriglieri Isis erano raggruppati in un territorio limitato, controllato e controllabile, uno Stato che aveva una sua socialità, diretta anche, il lettore non ci crederà, a favorire le donne durante la gravidanza, il parto, il post-parto, non è stata una buona idea. Oggi gli Isis sono dappertutto, in Pakistan, in Somalia, dove gli Shabaab hanno dichiarato la loro dipendenza dallo Stato Islamico, in Libia, in Egitto, in Tunisia e anche in Afghanistan (il 10 giugno di quest’anno c’é stato a Kabul un attacco Isis ad una moschea, che ne seguiva molti altri). Della penetrazione Isis in Afghanistan gli occidentali sono stati i principali responsabili perché i Talebani, dovendo combattere gli occidentali, non avevano forze sufficienti per battersi contro gli Isis. Inoltre gli afghani sono dei grandi combattenti ma non hanno la cultura della morte degli Isis che si fan saltare in aria come se si trattasse di accendere una sigaretta.


L’attentato dell’altro giorno in Belgio ricorda le stagioni del Bataclan, della Promenade des Anglais, del Stade de France, dell’attacco al supermercato Kosher di Parigi. Ma ha un significato del tutto diverso. Allora furono attaccati soprattutto i luoghi del divertimento degli europei, il ragionamento era questo: per decenni ci avete attaccato, ci avete bombardato, avete ucciso civili mentre voi stavate belli belli a fare i vostri apericena, drink, aperitivi, adesso assaggiate anche voi che cos’è la paura (“io vengo a restituirti un po' del tuo terrore, del tuo disordine, del tuo rumore”). Dirà Amedy Coulibaly, l’attentatore del supermercato Kosher, in un suo testamento postumo: “Tutto quello che facciamo è legittimo. Non potete attaccarci e pretendere che non rispondiamo. Voi e le vostre coalizioni sganciate bombe sui civili e sui combattenti ogni giorno. Siete voi che decidete quello che succede sulla Terra? Sulle nostre terre? No. Non possiamo lasciarvelo fare. Vi combatteremo”. Coulibaly prima dell’attentato in cui sarebbe stato sicuramente ucciso e dove si offrì volontariamente alle pallottole dei poliziotti, avvertirà la sua compagna e le dirà di rifugiarsi in Siria, sotto la protezione dello Stato islamico allora lì presente in forze. Perché anche i terroristi Isis, almeno quelli di sette od otto anni fa, hanno, per quanto ciò possa sembrare strano agli osservatori occidentali, dei sentimenti e dei comportamenti umani. Non sono proprio come i terroristi russi all’epoca dello Zar (quello vero) i “terroristi gentili” come li chiama Albert Camus, che rinunciavano all’attentato se c’era la possibilità di mettere a rischio persone che non c’entravano niente. Famoso è l’episodio di quel terrorista russo che doveva gettarsi con una bomba fra le zampe dei cavalli che portavano la carrozza dello Zar e della Zarina, ma vi rinunciò quando vide che sulla carrozza c’erano anche i figli della coppia.


Con l’attentato in Belgio e prima ancora quello a Parigi siamo lontani dal terrorismo tradizionale Isis, quello espresso da Amedy Coulibaly. È evidente che questi attentati si legano alla guerra israelo-palestinese e si inseriscono quindi in quella che ho chiamato “la guerra dei mondi” dove per il momento i terroristi di Hamas combattono contro i terroristi d’Israele a cui sarebbe bene ricordare -qualcuno l’ha fatto- che la legittima difesa non può essere sproporzionata all’offesa, come è anche nel Codice Penale italiano. Ed è inutile invocare “leggi umanitarie” che non sono mai esistite o “leggi del diritto internazionale” che nessuno rispetta più da tempo, occidentali in testa (Serbia 1999, Iraq 2003, Libia 2011).


Ha detto il presidente francese Emmanuel Macron: “La nostra Europa è sconvolta”. Ah, adesso ci viene la strizza? Nella guerra russo-ucraina, in quella israelo-palestinese, cadono, sotto armi micidiali e sempre più sofisticate, civili, bambini compresi. Perché mai l’Europa, che pur è in parte all’origine di questo terrore, dovrebbe rimanere intoccata?.


“Qui chi non terrorizza si ammala di terrore”.


Il Fatto Quotidiano, 19.10.2023

sabato, marzo 23, 2024

venerdì, marzo 22, 2024

Tommaso Merlo

 Non rimugino più. Dal passato salvo lezioni e belle esperienze mentre del resto me ne libero. Il passato va gestito e non subìto. Spetta a noi decidere cosa ricordare e come e perché. E io ho deciso di non rimuginare più perché i rimorsi non hanno senso. All’epoca ho fatto il massimo in base a quello che ero. Se oggi non farei più certi errori meglio per me, vuol dire che son evoluto. Rimuginare non serve a nulla se non a tenere aperte le ferite. E ho deciso di non rimuginare più perché non voglio usare il passato per accampare scuse. Mi assumo la piena responsabilità del mio presente. Bello o brutto che sia. E ho deciso di non rimuginare più perché non voglio sfruttare il passato per costruirmi una falsa identità. Chi sono lo devo dimostrare nell’adesso, giorno per giorno. Il passato esiste solo nella nostra testa. E va gestito o non subito. Per questo ho deciso di non rimuginare più. 

Tommaso Merlo

giovedì, marzo 21, 2024

mercoledì, marzo 20, 2024

Pasolini

 " Il potere , creato in conclusione da noi , ha distrutto ogni cultura precedente , per crearne una propria , fatta di pura produzione e consumo e quindi di falsa felicità . La privazione dei valori vi ha gettato in un vuoto che vi ha fatto perdere l'orientamento , e vi ha umanamente degradati " . 

Pier Paolo Pasolini , " Lettere luterane " 

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Lettere luterane è un libro che raccoglie gli ultimi scritti di Pier Paolo Pasolini, pubblicati tra il 1975 e il 1976 su vari giornali e riviste. Si tratta di una testimonianza lucida e appassionata di un intellettuale che si confronta con i temi cruciali del suo tempo: il progresso, il consumismo, la politica, la cultura, la pedagogia, la religione, la violenza, la morte.


Pasolini si propone come un "luterano" nel senso di un eretico, un dissidente, un provocatore, che non accetta il conformismo e la falsità della società italiana, dominata dalla Democrazia Cristiana e dal capitalismo. Egli denuncia il "falso progresso" che ha distrutto i valori tradizionali, il paesaggio, la lingua, l'identità del popolo italiano, sostituendoli con una omologazione alienante e una degradazione antropologica. Egli rivendica il diritto alla diversità, alla critica, alla libertà, anche a costo di essere incompreso, isolato, perseguitato.


Pasolini non si limita a fare un'analisi negativa della realtà, ma propone anche delle soluzioni, delle alternative, delle speranze. Egli invoca un grande processo alla classe politica, responsabile di tanti crimini e scandali, e una riforma radicale della scuola e della televisione, strumenti fondamentali per l'educazione e la comunicazione. Egli si rivolge ai giovani, ai quali dedica una serie di lettere pedagogiche, cercando di trasmettere loro i suoi valori, la sua passione, la sua visione del mondo. Pasolini si interroga sul senso della vita, della fede, dell'arte, esprimendo la sua angoscia e la sua poesia.


Lettere luterane è un libro che mostra la grandezza e l'attualità di Pasolini, uno dei maggiori scrittori e pensatori italiani del Novecento.

martedì, marzo 19, 2024

lunedì, marzo 18, 2024

domenica, marzo 17, 2024

Tommaso Merlo

 Io non giudico più nessuno. Giudicando ci si intossica la vita da soli con cattivi sentimenti. Posso non apprezzare azioni ed idee altrui, ma le distinguo dalle persone. Un conto è il crimine, un conto il criminale. Ed è così che si previene l’odio, evitando lo scontro personale. Ed è così che si previene la guerra, contrastando pacificamente azioni ed idee e non attaccando violentemente altri esseri umani. Io non giudico più nessuno perché non serve. Gli altri cambiano solo se lo vogliono loro. Se ritengono le nostre idee ed azioni degne di essere imitate. Invece di giudicare accetto e perdono. Invece di giudicare agisco e penso nel modo che ritengo più giusto, mettendo alla prova le mie convinzioni, sforzandomi di essere coerente col mondo che auspico. Io non giudico più nessuno perché non ho bisogno di sentirmi superiore e al di là delle apparenze non vedo altro che esseri umani che con me condividono il mistero della vita. 

Tommaso Merlo

sabato, marzo 16, 2024

venerdì, marzo 15, 2024

Karl Marx

 Il 14 marzo 1883 muore Karl Marx


'Il capitalismo per il suo auto

sostentamento

avrà bisogno nel lempo di sempre più schiavi e che questi lottino

furiosamente l'uno contro l'altro per far si che diminuiscano

progressivamente

sia le loro

retribuzioni 

che i loro diritti.

Karl Marx 

Il Capitale

giovedì, marzo 14, 2024

I Leopardiani

 • STAI A CASA: sei depresso

• ESCI FUORI: sei senza famiglia

• OFFRI DA BERE: sei gradasso

• NON OFFRI DA BERE: sei taccagno

• MANGI TANTO: non hai rispetto per te stesso

• SPORT & DIETA: sei fissato ed egocentrico

• TI VESTI MALE: sei uno zingaro

• TI VESTI BENE: sei esaltato e montato

• FUMI & BEVI: drogato

• NON FUMI & NON BEVI: perfettino del cavolo

• TI FAI I CAVOLI TUOI: con te non si può mai parlare

• NON TI FAI I CAVOLI TUOI: parli troppo, pensa per te

• MUORI: ERA UNA GRAN BRAVA PERSONA

mercoledì, marzo 13, 2024

martedì, marzo 12, 2024

Prof. Orsini

 Sono lusingato di sapere che il ministro della Difesa, Guido Crosetto, impara a memoria le mie frasi e le ripete a pappardella. Ieri Crosetto ha dichiarato che l’industria militare della Russia sovrasta quella dell’Occidente: “L'Occidente ha scoperto di avere una capacità produttiva molto inferiore rispetto a quella russa” (La Stampa). Il 24 febbraio 2022 avevo detto: “Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina. Meglio trattare subito”. Sempre all’inizio della guerra, avevo detto: “La Russia sta combattendo con le mani dietro la schiena”. Sempre all’inizio della guerra, avevo detto: “L’Unione europea andrà in recessione mentre l’economia russa sorreggerà lo sforzo bellico”. E tutto quel che ho detto si è verificato. Adesso dico: se non congeliamo la guerra, la Russia scasserà tutta l’Ucraina. Finora Putin ha semplicemente giocato con Zelensky come il gatto gioca con il topo. Fatemi spiegare un’ultima cosa alla sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti: la scienza si occupa di ciò che è e non di ciò che deve essere. La frase: “L’Ucraina deve vincere” non ha alcun senso per uno scienziato sociale. La frase di Draghi: “L’Ucraina non deve perdere” ha lo stesso valore della frase: “Questa sfera non deve rotolare”. L’algida mentalità scientifica funziona così. Non si può celebrare la scienza nel covid e poi scaricarla nella guerra in Ucraina. O la scienza vale sempre o non vale mai. Nessun problema con le campagne d'odio. Studio l'odio da una vita e ho spiegato che cosa sia e come funzioni nel mio libro "Anatomia delle Brigate rosse" che può essere scaricato qui:

https://www.researchgate.net/publication/345768831_Anatomy_of_the_Red_Brigades_The_Religious_Mind-set_of_Modern_Terrorists

lunedì, marzo 11, 2024

domenica, marzo 10, 2024

Tommaso Merlo

 In guerra la vita dei nemici non vale nulla mentre la vita dei propri uomini viene santificata. Disumanizzazione degli altri, beatificazione dei propri. Ipocrisie egoistiche. Nazioni e partiti sono ego collettivi a cui interessa solo imporre la propria volontà. Ego collettivi disposti a tutto pur di raggiungere i propri scopi. Coi fini che giustificano ogni mezzo, perfino la guerra. Per riuscirci devono esagerare le minacce e demonizzare i nemici in modo che valga la pena sacrificare i propri martiri e la guerra venga quindi digerita. Ipocrisie egoistiche vecchie come il mondo e che ancora funzionano. Il valore della vita piegato alla propria volontà, alle proprie chimere. Ma dall’altra parte del fronte non c’è nessun demone, ci sono altri esseri umani vittime di qualche ego collettivo, vittime della stessa follia chiamata guerra.

Tommaso Merlo

sabato, marzo 09, 2024

venerdì, marzo 08, 2024

Poesia sulle donne

 5. Se posso perdonare di Patrizia Cavalli

Se posso perdonare, allora devo
riuscire a perdonare anche me stessa
e smetterla di starmi a giudicare
per come sono o come dovrei essere.

Qui non si tratta di consapevolezza
ma è la superbia che mi tiene stretta
in una stolta morsa che mi danna.

Eccomi infatti qui dannata a chiedermi
che cosa fare per essere perfetta.
Tenersi all’apparenza, forse descrivere
soltanto cose in mutua tenerezza.

giovedì, marzo 07, 2024

mercoledì, marzo 06, 2024

Tommaso Merlo

 Il capitalismo ha origine dentro di noi, è la manifestazione concreta dell’epidemia egoistica che sta devastando la nostra civiltà. Non un sistema deciso a tavolino, ma una filosofia dilagante. Esistenze materiali spese a competere per accumulare soldi e roba e visibilità. Esistenze superficiali sprecate illudendosi di trovare nel consumo senso e benessere. Esistenze incentrate sul proprio misero destino personale. Narcisismo cronico. Egoismo viscerale. Tutti a sudare e sgomitare come se il benessere fosse in vendita, come se fosse là fuori e dipendesse da chissà chi e cosa. E non da noi. E non dalla nostra crescita personale, dalla nostra evoluzione oltre l’ego. Un capitalismo esistenziale. Tutti in coda verso il nulla. Un capitalismo demenziale che premia pochissimi privilegiati sfruttando risorse di tutti. Un capitalismo maligno che rovina la vita delle persone e causa la distruzione del pianeta. Un capitalismo che va sconfitto ma dove ha origine e cioè dentro di noi.

Tommaso Merlo

martedì, marzo 05, 2024

lunedì, marzo 04, 2024

Poesia

 Sonetto XVII – Pablo Neruda

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

domenica, marzo 03, 2024

sabato, marzo 02, 2024

Poesia

 

Il discorso sulla pace, Jacques Prévert

Sul finire di un discorso di grande importanza
l’insigne statista esitando
su una bella frase assolutamente vuota
ci cade dentro
e impacciato la bocca spalancata
affannato
mostra i denti
e la carie dentaria dei suoi paciosi ragionamenti
scopre il nervo della guerra
il cruciale problema del denaro.

venerdì, marzo 01, 2024