lunedì, maggio 30, 2022

Elezioni politiche


 Ci vediamo alle urne 

sabato, maggio 28, 2022

venerdì, maggio 27, 2022

giovedì, maggio 26, 2022

mercoledì, maggio 25, 2022

E. Berlinguer


 Enrico Berlinguer

Nasce il 25-5-1922
La questione morale, non è solo un problema di onestà della classe dirigente, bisogna difendere le istituzioni dalla partitocrazia che le ha invase. Un obiettivo ancora attuale.

martedì, maggio 24, 2022

lunedì, maggio 23, 2022

Falcone

Per non dimenticare
 

domenica, maggio 22, 2022

Franco Ortolani

 #attivistapolitico #blogger

Per non dimenticare
Il portavoce al Senato del #m5s Franco Ortolani
Il suo intervento all'assemblea dei deputati e senatori del M5S del 21 maggio 2018.
Un buon governo si deve interessare dell’ambiente fisico sul quale si svolgono le attività umane. Non farlo dal Nord al Sud è da miopi autolesionisti!
Tutto il Paese, da nord a sud, ha bisogno di validi ed immediati miglioramenti circa la sicurezza idrogeologica dei cittadini; il Paese è stanco dei costosi e lucrosi interventi post catastrofe idrogeologica in emergenza e vuole una attenta prevenzione.
Molte situazioni note sono già di "emergenza idrogeologica pre disastro".
Bisogna intervenire prima che diventi emergenza post disastro, da nord a sud.
La natura è al di sopra dei contratti tra uomini. Si impone a tutti dal nord al Sud: è "democratica".
Facendo gli idonei scongiuri, ricordiamo che i disastri possono avvenire anche dopo un contratto di governo.
La natura non legge prima cosa stia scritto nel contratto.
Ricordiamo che siamo ancora indifesi rispetto agli effetti alluvionali dei nubifragi improvvisi come accaduto a Livorno nell’autunno 2017.
I disastri idrogeologici provocano danni enormi all’ambiente antropizzato e anche vittime umane; possono mettere in crisi l’economia di intere regioni.
Di loro bisogna occuparsi preventivamente per evitare enormi spese post disastro.
Tutto il Paese ha necessità che si tutelino le risorse idriche e naturali di importanza strategica per i cittadini di oggi e di domani: ci vuole un piano nazionale dell'acqua perchè stiamo attraversando un periodo di cambiamento climatico con le precipitazioni che stanno progressivamente diminuendo. Dal nord al sud dell'Italia.
Bisogna mettere a punto un programma nazionale teso a mitigare gli impatti del cambiamento climatico per tutelare, oltre alla sicurezza dei cittadini, le produzioni agricole e zootecniche e la filiera della trasformazione dei prodotti. Dal nord al sud dell'Italia.
L'Italia dalle Alpi alle isole e al sud è ricca di beni comuni e di monumenti della natura che rappresentano beni autoctoni di valore eccezionale: devono essere tutelati e valorizzati in quanto costituiscono la base del Made in Italy che parte dai "prodotti" della natura per arrivare ai prodotti dell'ingegno dell'uomo attraverso i secoli fino ad oggi.
Dal nord al sud dell'Italia si deve agire per garantire il diritto alla salute dei cittadini a causa degli inquinamenti consentiti in passato da distratti, o peggio, difensori dei cittadini. L’inquinamento ambientale, del suolo, delle falde e dell’aria è un nemico subdolo e spietato: la terra dei fuochi campana non è la sola area che deve essere risanata. Ma prima di tutto bisogna spezzare la filiera dell’inquinamento!
L'inquinamento non guarda le tessere o il comune di nascita: fa male a tutti e bisogna combatterlo.
L'interesse di pochi ha già causato troppi problemi per la salute dei cittadini. Ecco alcuni buoni motivi, ma non i soli, per essere presenti e attivi in parlamento per il bene di tutti i cittadini del nord e del sud.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona
Silvana Pagliuca e Giovanna Ferro

Musica


https://youtu.be/ZEmvBdRLg4k 

sabato, maggio 21, 2022

Politica

Politica 
 

venerdì, maggio 20, 2022

Memoria


 Ricordi

Mari Muscarà

 Buongiorno ...

Rifiutare il rifiuto
Questo è quello che noi tutti dovremmo fare nella consapevolezza che i padroni del mercato siamo noi .
Questa è una crema per viso che puoi comprare con questa confezione semplice o con quella pretenziosa e ingombrante della profumeria.
Puoi scegliere se ridurre il rifiuto ogni volta che compri.
Questa crema si vende in Spagna
e in Italia ?
ops qui c'è il Conai...

Era di maggio

https://youtu.be/lRADDdfcL5M 

mercoledì, maggio 18, 2022

martedì, maggio 17, 2022

Canzone dei Dik Dik


https://youtu.be/heQI9KA35qA 

Agende rosse

 “Giovanni Falcone: passerella di molti, impegno di pochi”. È il titolo che l’associazione della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Palermo "Contrariamente" e l’associazione "Our Voice" hanno scelto per organizzare un Sit-in con corteo artistico-giovanile in occasione del 30° anniversario della strage di Capaci in cui vennero uccisi i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.

Oggi, a 30 anni dalle stragi di Capaci e Via d’Amelio, come giovani, studenti e studentesse ci allontaniamo da ogni passerella politica e da ogni commemorazione sterile ed ipocrita. Per questo, il prossimo lunedì 23 maggio alle ore 15 davanti al dipartimento di Giurisprudenza di Palermo, in via Maqueda 172 (PA), avrà luogo un presidio statico, al termine del quale partirà un corteo artistico-giovanile che terminerà all’Albero in Memoria di Giovanni Falcone, in Via Emanuele Notarbartolo 23 (PA), dove alle ore 17:58 si farà il minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage di Capaci (il percorso del corteo sarà presto pubblicato nei nostri canali e sul nostro sito internet).
Come giovani abbiamo deciso di scendere in piazza perché:
- Su quella stagione di bombe e delitti eccellenti non abbiamo ancora una verità completa.
- L’impianto legislativo di contrasto alla criminalità organizzata e ai sistemi criminali, unico in Europa e nel mondo, ispirato e voluto da Falcone e Borsellino, rischia di essere definitivamente smantellato.
- Si stanno realizzando le richieste che Cosa Nostra fece a parti deviate del nostro Stato nel 1992.
- È sotto attacco l'istituto dei collaboratori di giustizia, grazie ai quali conosciamo la struttura del potere mafioso criminale, ma soprattutto i rapporti con gli esponenti deviati della politica e delle istituzioni.
- Si isolano e si delegittimano, come accadeva in passato, i magistrati più esposti e in prima linea nella lotta alla mafia e nella ricerca della verità.
- Nuove minacce di morte e progetti di attentato stanno mettendo a serio rischio alcuni magistrati, tra cui il consigliere del Csm Nino Di Matteo e il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri.
- Uomini condannati per mafia sono tornati a dettare la politica a Palermo e in Sicilia.
Dopo 30 anni dalle stragi pretendiamo la verità completa su Capaci e non vogliamo che la storia si ripeta con altri morti, trasformati in martiri ed eroi.
Vogliamo una memoria attiva e soprattutto una militanza giovanile e popolare, che riparta dal basso, dalle università, dalle scuole, dai quartieri e da ogni angolo di Palermo e della Sicilia, non istituzionale. Un’antimafia intersezionale, inclusiva e unita a tutte le altre lotte sociali (ambientale, antifascista, antirazzista, transfemminista).

domenica, maggio 15, 2022

sabato, maggio 14, 2022

Santana

https://youtu.be/JGJdU2dpYxg 

Gaetano Amato

 ‘L’America’ è una grande nazione a cui il nostro paese deve essere grato, non foss’altro che per come sono stati accolti centinaia di migliaia di nostri connazionali e per l’aiuto datoci contro i nazisti. Ma gratitudine non deve voler dire sottomissione. Ne all’America ne alla nato. Anzi, il vero pericolo da cui, secondo me, prendere le distanze è proprio la nato, che non dovrebbe avere più ragione di esistere e da cui dovremmo uscire. Questo conflitto con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nasce proprio dall’esistenza della nato, e se non dovesse esserci uno stop sarà proprio per la nato, visto che si sta facendo di tutto per alimentare il motivo del contendere con il possibile ingresso di Svezia e Finlandia. Certo, ogni stato sovrano ha il diritto di scegliere dove e con chi stare. Sembra però che questo non valga quando il culo in ballo è quello degli Stati Uniti. Accadde negli anni 60 con Cuba e si è ripetuto nel 2022 con le Isole Salomone. La nato nasce come contrapposizione al blocco sovietico, cosa buona e giusta, ma non esistendo più il blocco sovietico resta ormai solo strumento di potere in mano al pazzo di turno e alle sue mire espansionistiche. Fino a che non si è parlato di ingresso nella nato non è esistito un problema russo in Ucraina, anzi. Sembra che dei morti del donbass non fregasse un cazzo a nessuno. Quelli non erano bambini donne e anziani come gli altri, per cui non trovavano spazio nell’indignazione dei popoli. L’esportazione della democrazia con le armi ci ha coinvolti in massacri vergognosi, in Iraq, nell’ex jugoslavia, in Afghanistan. E ci fa girare dall’altro lato quando i morti sono curdi,siriani, yemeniti, congolesi, palestinesi etc. Rimpiango il Craxi di Sigonella: qui comandiamo noi. Meno quello che in gran segreto concesse l’uso della stessa base per attaccare la Libia. Le guerre sono merda, come la mafia!

venerdì, maggio 13, 2022

Nomadi

https://youtu.be/YYav-Is1kK0 

Ricordi


 L'angolo del ricorso e della memoria

12/05/2011 a Piazza del Gesù a Napoli .
Quando sogna, l’uomo è un gigante che divora le stelle.
(Carlos Saavedra Weise)

giovedì, maggio 12, 2022

Nicola Morra

 In tanti sono rimasti stupiti dalla notizia dell'esistenza e dell'operatività di una locale di 'ndrangheta a Roma, notizia di due giorni fa, data a seguito di un'operazione che ha visto DIA, DDA di Roma e DDA di Reggio Calabria unite nello smantellamento di una "propaggine" della 'ndrangheta reggina, segnatamente espressione della famiglia Alvaro, storica famiglia di 'ndrangheta ormai da più di 50 anni.

Ora si inizia ad avere maggior contezza di quanto, a livello criminale, fosse pervicace e diffuso il sistema 'ndranghetistico di controllo dell'economia della capitale, con una capacità di fare saltare aziende sane subentrando negli assetti societari e divenendo dominanti.
Ma questo è stato possibile per le distorsioni da sempre sottolineate dal sottoscritto e da pochi altri nell'ambito del diritto societario, del diritto economico, e dell'amministrazione della giustizia. Qui si doveva intervenire, e qui non si è fatto alcunché, a partire dalla riforma dell'articolo 512 bis del Codice Penale, Trasferimento fraudolento di valori, che esplica l'intestazione fittizia di beni.
In una conversazione captata nel 2017, infatti, il capo della locale romana Vincenzo Alvaro spiegava al cugino «quanto fosse conveniente fare ricorso allo strumento dell’intestazione fittizia, essendo difficile essere arrestati per tale reato, che comunque successivamente si sarebbe con ogni probabilità prescritto»: «Bisogna trovare un polacco, un rumeno, uno zingaro a cui regalare 500/1000 euro a cui intestare sia le quote sociali e le cose e le mura della società……poi tutte queste cose che dicono e ti attaccano sono tutte minchiate… io ho fatto un fallimento di un miliardo e mezzo e ho la bancarotta fraudolenta… mi hanno dato tipo l’art. 7 e poi mi hanno arrestato… mi hanno condannato… e ancora devo fare l’appello…vedi tu…è andato in prescrizione… le prescrizioni vanno al doppio delle cose».
In queste parole c'è il succo dell'efficacia dell'azione delle mafie, dato che si tratteggia il modo in cui rendere l'azione penale sterile: la prescrizione! Non per reati di sangue, bensì per reati economici, per intenzionali espropri a danno di altri operatori economici, che vedono garantita ai loro aguzzini l'impunità dall'inefficienza dello Stato!
E così Vincenzo Alvaro aveva un suo settore di «competenza», «quello relativo agli investimenti di ingentissime somme di denaro». Il gruppo, infatti, si era infiltrato in svariate attività commerciali – «intestate a compiacenti prestanome, atteso che il nome di Alvaro non era “spendibile”» – nei settori ittico, della panificazione, della pasticceria, del ritiro delle pelli e degli olii esausti, riciclando anche montagne di denaro sporco. E sono diverse le intercettazioni in cui Alvaro elenca «una serie di investimenti che avrebbe fatto, secondo l’assunto accusatorio, con denaro provento di illeciti, non giustificabile dagli accertamenti reddituali disposti, e che si caratterizzavano per essere stati concentrati tutti sul territorio romano». Oltre un milione di euro, secondo le indagini per acquisire e controllare le aziende «Oasi Dolciaria, Taverna Mithos (poi abbandonato), Binario 96, in nessuna delle quali figurerebbe soggettivamente come socio o amministratore». «Io non ho messo chiacchiere… – dice Alvaro, che «stava incessantemente pianificando e realizzando nuove acquisizioni di attività commerciali» in una conversazione – io ho messo soldi là sopra».
E così le persone oneste si ammazzano di lavoro, rispettano le regole, cercano di portare a casa il pane conformemente a quanto previsto dalla legge, e vengono fottute da un sistema perverso in cui proliferano avvocati specializzati nella dilazione dei tempi dibattimentali per ottenere la prescrizione, consulenti aziendali ed avvocati d'affari che sanno orientare le strategie aziendali al fine di rendere le stesse impunibili, non perseguibili penalmente.
Di questo c'era e c'è necessità per rendere la vita più difficile alle mafie.
Ma se non si fa nulla...

Giornata


 Infermieri

mercoledì, maggio 11, 2022

martedì, maggio 10, 2022

Nicola Morra

 Non ci si deve stupire, come fanno tanti. Le mafie, ed in particolare la 'ndrangheta, sono bravissime nel presentarsi come realtà insospettabili. E poi ti fregano.

La DIA, avendo competenze particolari e consolidate in ambito economico, ha intuito quanto stava avvenendo ed è intervenuta, con un'operazione svoltasi sia a Roma sia in Calabria, ove fra l'altro è stato tratto in arresto un sindaco del reggino.
Tutti però possiamo leggere certi segnali, possiamo intuire certe trasformazioni.
La 'ndrangheta è, oggi, fra le realtà criminali più pericolose del pianeta. Ed ancora noi in Italia la tolleriamo, combattendola blandamente. Chi l'ha apertamente sfidata (vedi Gratteri ad esempio) è costretto a vivere in condizioni di privazione della libertà personale perché lo Stato non reagisce con la dovuta fermezza e con la necessaria prevenzione, dissuadendo la popolazione calabrese a dare fiducia ad una struttura organizzativa capace incredibilmente di riempire i vuoti lasciati dallo Stato, che in quella terra, scusate il gioco di parole, spesso è latitante.
Per questo non stupisce che si scoprano 'ndrine e locali di 'ndrangheta un po' dappertutto, e non solo in Italia.
Ma se a Roma non si capisce la gravità della situazione, la colpa non può essere addossata alla sola Calabria.
Potrebbe essere un meme raffigurante 4 persone e il seguente testo "'Ndrangheta a Roma, 43 arresti. 'antimafia sgomina la prima 'ndrina dentro la capitale di Daniele Autieri и Lia Molti settori dell'economia coinvolti, dalle pasticcerie ai forni fino al commercio del pesce. L'operazione denominata "propaggine""
Giuseppe Sica, Franco Celano e altri 263
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domenica, maggio 08, 2022

sabato, maggio 07, 2022

Nicola Morra

 Sapete che sono nato a Genova, e che non riesco proprio a tacere, a far finta di nulla se so.

E ho appreso che sulla tragedia del Ponte Morandi si sta, in silenzio, concludendo una storia tristissima per la nostra giustizia.
"Con il perfezionamento della vendita di Autostrade per l'Italia a Cassa Depositi e Prestiti, Blackstone e Macquarie si chiude purtroppo una delle pagine più scandalose della nostra storia. Gli azionisti di Aspi passano al ritiro, con i sorrisi smaglianti e la loro valigia colma dei soldi degli italiani. I nostri familiari sono stati uccisi due volte".
Queste le parole di Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime ponte Morandi, dopo che è stato firmato il perfezionamento della cessione che di fatto riporta "Autostrade per l'Italia" in mano pubblica allo stesso prezzo a cui era stata privatizzata: 8,2 miliardi di euro.
Egle Possetti ha poi precisato che "Tanti cittadini forse non sanno che questi oltre 8 miliardi sono solo un piccolo acconto di tutti i fondi che dovremo sborsare, infatti le infrastrutture di cui lo stato riprende il controllo maggioritario sono malate gravi, che necessitano di investimenti cospicui, se qualcuno non se ne fosse accorto sono al collasso, nonostante i molti 'cantieri".
La chiusura dell'accordo conduce alla cessione dell'88,06% di Autostrade per l'Italia detenuto da Atlantia da parte della Holding Reti Autostradali S.p.A. (HRA). E' lo Stato a prendere la gestione di Autostrade con una partecipata composta da Cassa depositi e prestiti (che detiene ora il 51%), Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e dai fondi gestiti da Macquarie Asset Management (24,5%). La cessione della partecipazione è avvenuta a un controvalore di 8.198,8 milioni di euro al netto di minori altri aggiustamenti di prezzo previsti sempre dal contratto di cessione. Di conseguenza la cifra definitiva potrà ancora aumentare.
"A nulla è servita la nostra indignazione, a nulla è servita l’indignazione di alcuni parlamentari, cittadini, tecnici, questa vendita è stata perfezionata - ha sostenuto ancora Possetti -. Non sono stati sufficienti 43 morti per rendere questa vicenda un reale punto di svolta, per poter dare un senso al dolore, per dare 'paga' a chi non ha mai tenuto conto delle priorità, invece nulla. Su questa partita economica siamo certi che il giudizio della storia sarà implacabile, per ora vediamo solo il tentativo di annebbiare la verità, vediamo solo uscire a testa alta con sorriso sornione gli azionisti il cui unico intento in questi anni è stato avere utili, tanti utili, vediamo restare indifferenti coloro che avrebbero potuto cambiare le cose e ci sentiamo sprofondare ancora più nel fango".
Per Possetti e tutti i familiari delle vittime del Morandi una decisione considerata assurda, figlia di un sistema 'malato'. "Ancora una volta un pugno allo stomaco alle nostre famiglie, uno smacco al nostro dolore, uno schiaffo agli italiani onesti. Nessuno in questo paese vuole cambiare, molti sperano che cali l’oblio, noi non possiamo permetterlo", ha concluso Possetti.
Nel mentre le fasi processuali per stabilire le colpe della tragedia di ponte Morandi vanno avanti con l'ex Amministratore Delegato Giovanni Castellucci e gli altri 58 indagati rinviati a processo il prossimo 7 luglio. Autostrade ha invece chiesto e ottenuto il patteggiamento.

2016


 2016

giovedì, maggio 05, 2022

Elio lannutti

 Benzina e diesel, prezzi in salita sulla rete. Ecco i risultati dei grandi geni come Draghi, la velina di Biden von der Leyen e gli altri soldatini Ue degli USA, famigerati esportatori di democrazia nel mondo con le bombe, che stanno facendo pagare ai cittadini tutti i costi delle sanzioni. Complimenti !

ROMA, 4 MAGGIO 2022 - Salgono i prezzi praticati di benzina e diesel sulla rete nazionale, a valle degli aumenti decisi in questi giorni da tutti i marchi, a cui si aggiunge oggi IP con un rincaro di 2 cent sui prezzi raccomandati dei due carburanti. Risulta in calo invece il prezzo medio praticato del metano auto a seguito del taglio dell’Iva e dell’azzeramento dell’accisa deliberati dal Governo. Quanto alle quotazioni dei prodotti in Mediterraneo, ieri hanno chiuso al ribasso soprattutto sul diesel.
Venendo alla situazione nazionale più nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 di ieri 3 maggio, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self aumenta a 1,809 euro/litro (1,796 il valore precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,806 e 1,824 euro/litro (no logo 1,797). Il prezzo medio praticato del diesel self è a 1,828 euro/litro (contro 1,814), con le compagnie tra 1,833 e 1,847 euro/litro (no logo 1,815).
Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato sale a 1,948 euro/litro (1,932 il valore precedente), con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,893 e 2,021 euro/litro (no logo 1,853). La media del diesel servito va a 1,965 euro/litro (contro 1,948), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,921 e 2,042 euro/litro (no logo 1,870).
Stabili i prezzi praticati del Gpl attestandosi tra 0,848 e 0,871 euro/litro (no logo 0,852). Infine, come detto, scende il prezzo medio del metano auto collocandosi tra 1,950 e 2,322 (no logo 2,011).

Marx


 #IlCapitale

Ogni secolo produce i suoi propri uomini primitivi.
Karl Marx nasce il 5 maggio 1918.
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