sabato, luglio 31, 2021

Bagnoli


 Cantiere

Tommaso Merlo

 LO SGRETOLAMENTO DEL MOVIMENTO 


A tenere unito il Movimento era il nemico comune e cioè la vecchia partitocrazia. E un conto è la “collaborazione forzata” per realizzare le promesse elettorali, un conto è diventare pappa e ciccia con la vecchia partitocrazia. Oggi quelli del Movimento parlano più in politichese che certi matusalemmi che sguazzano nei palazzi da decenni. Anche le giacche e le cravatte sono uguali oltre che i provvedimenti che votano. È come se fossero stati riassorbiti e normalizzati ed è quindi venuto meno quel nemico comune che era uno dei collanti più potenti di una compagine così variegata. La “collaborazione forzata” mentre fai ha un senso, ma collaborare tanto “per esserci” e galleggiare è letale per una forza come il Movimento. Se nasci antisistema e poi inciuci col sistema, ti sgretoli. Se nasci per fare politica diversamente e poi la fai come gli altri, ti sgretoli. A tenere unito il Movimento era la voglia di cambiamento ma quello radicale. Quello vero, non quello a chiacchiere e dettagli superflui. Una sana tensione per costruire un paese diverso dopo decenni di marciume e di tempo perso. Son passati solo tre anni e quelli del Movimento sono più accomodanti di certi matusalemmi che sguazzano nei palazzi da decenni. Come se non ci credessero più nemmeno loro al cambiamento radicale, come se si fossero arresi o scoraggiati. Se nasci per cambiare il paese e poi rinunci e ti adegui al pensiero unico, ti sgretoli. Se nasci come forza nuova e poi assomigli a tutti gli altri partiti, ti sgretoli. A tenere unito il Movimento erano le cose da fare, il programma, le stelle. Qualcosa è stato fatto i primi tempi nei palazzi. Quando sullo slancio della vittoria elettorale il Movimento era ancora sano ed autentico. Poi un progressivo spegnimento. Un crollo verticale come la sua ascesa. Son passati solo tre anni e oggi il Movimento parla solo di organigrammi e di assetti e di leadership. È come se le stelle si fossero spente, annegate nel sempiterno compromesso al ribasso della politica nostrana, in un mare di chiacchiere vuote. La forza del Movimento era la sua carica innovativa. Un modello nuovo, persone nuove per fare cose nuove in un modo nuovo. Con una grinta e parole d’ordine che si sposavano perfettamente con la frustrazione popolare e la voglia di reagire dopo anni di malapolitica. Non più partiti tradizionali e politicanti di professione, ma cittadini al servizio di altri cittadini. Disinteressati alle poltrone e alle carriere, allergici a protocolli e conformismi. Cittadini all’esclusivo servizio delle cose da fare. Senza politicismi, senza correntismi, senza chiacchiere vuote. I primi mesi di palazzo quei cittadini hanno dimostrato di valere il triplo dei politicanti di professione, han concluso più loro in qualche mese che i matusalemmi in qualche decennio. Poi il buio. Son passati solo tre anni e sembrano trenta, coi vecchi politicanti e le loro caste d’intoccabili che si sono ripresi l’Italia. Gli stessi partiti, gli stessi capibastone, le stesse logiche di sempre. Hanno vinto loro. Sono riusciti a restaurare il sistema precedente con anche la ciliegina del mega inciucio. Un sistema in cui incredibilmente dopo soli tre anni il Movimento fa parte. E per questo si è sgretolato. Ma le responsabilità non vanno cercate chissà dove. Tutti i protagonisti dovrebbero piuttosto guardarsi dentro. Tra le altre cose scoprirebbero che le sacrosante ragioni politiche che hanno determinato il clamoroso successo del Movimento non si sono affatto sgretolate. E prima o poi risorgeranno.

Tommaso Merlo

venerdì, luglio 30, 2021

Mare e plastica


 Ambiente 

Un amico

 Una piccola nota:


IO non scrivo più su nessuna pagina politica (m5s o altro)  su FB dal 2015 (circa) e non me ne curo, anche cancellarle sarebbe uno sforzo al quale non intendo dedicare risorse. 


Essendo decine le pagine che nel tempo con altri ho creato ci tengo a precisarlo, non vorrei che qualcuno pensasse che quanto viene pubblicato su quelle pagine sia farina del mio sacco o che sia scritto da me.


Ho sbagliato a dedicare tempo e risorse al M5S lo ho capito in via definitiva nel 2015 (come testimonia il banner in alto non a caso lasciato sempre li)  e da allora, come chiunque commette errori di tale portata dovrebbe fare, me ne sono stato zitto.


Rngrazio Dio di non aver continuato oltre salvandomi almeno da parte delle colpe e salvando la mia dignità. 


Saluti.

giovedì, luglio 29, 2021

27 luglio 2016


 

Dibba

 PER NON DIMENTICARE...


Pochi giorni fa ipocriti e sepolcri imbiancati hanno ricordato Borsellino. Lo fanno una volta all'anno solo perché lo devono fare. Io penso che debba essere ricordato più volte e debbano essere ricordate anche queste parole. 


In una delle ultime interviste (pochi giorni prima che morisse Falcone) Borsellino, parlando di Vittorio Mangano, disse:

«Vittorio Mangano l'ho conosciuto anche in periodo antecedente al maxi-processo e precisamente negli anni fra il 1975 e il 1980, e ricordo di aver istruito un procedimento che riguardava delle estorsioni fatte a carico di talune cliniche private palermitane. Vittorio Mangano fu indicato sia da Buscetta che da Contorno come "uomo d'onore" appartenente a Cosa Nostra. Vittorio Mangano, se ci vogliamo limitare a quelle che furono le emergenze probatorie più importanti risulta l'interlocutore di una telefonata intercorsa fra Milano e Palermo, nel corso della quale lui, conversando con un altro personaggio mafioso delle famiglie palermitane, preannuncia o tratta l'arrivo di una partita di eroina chiamata alternativamente, secondo il linguaggio convenzionale che si usa nelle intercettazioni telefoniche, come magliette o cavalli».


Adesso leggete questo, lo scrive la Cassazione ed è una parte delle condanna definitiva (ripeto, definitiva) di Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa: 


«L’assunzione di Vittorio Mangano ad Arcore nel maggio-giugno del 1974, costituiva l’espressione dell’accordo concluso, grazie alla mediazione di Dell’Utri, tra gli esponenti palermitani di Cosa nostra e Silvio Berlusconi ed era funzionale a garantire un presidio mafioso all’interno della villa di quest’ultimo».


Oggi si sta approvando una riforma della giustizia che realizza i sogni berlusconiani...

mercoledì, luglio 28, 2021

D. Casaleggio

 Camelot dopo Rousseau. Del MoVimento, nello Statuto, non resta nulla. 


Ecco sul Blog delle Stelle l'intervista rilasciata ad Emanuele Buzzi dal presidente dell’Associazione Rousseau Davide Casaleggio pubblicata su Il Corriere della Sera.


LEGGI QUI 👇

Gazebo


 Gazebo 

martedì, luglio 27, 2021

Dibba

 Nel Paese alla rovescia sono gratis i parcheggi nei centri commerciali e si pagano quelli negli ospedali. Nel Paese alla rovescia fa più scandalo un'espressione colorita di un giornalista libero che la stomachevole genuflessione di gran parte della carta stampata al cospetto del Presidente del Consiglio, trattato come Gesù Cristo sebbene il Messia (quello vero) non abbia mai moltiplicato i licenziati. Nel Paese alla rovescia chi perde il lavoro diventa un fantasma e le battaglie degli operai trovano meno spazio sui giornali delle auto di Cristiano Ronaldo. Nel Paese alla rovescia Draghi prima avalla il più grande assembramento degli ultimi mesi (la festa on the road attorno al bus degli azzurri) cedendo alle pressioni di Bonucci, poi fa il duro in conferenza stampa. Nel Paese alla rovescia il ministro della Giustizia prima dice che la sua legge non toccherà i reati di mafia, poi apre alle modifiche per escludere dalla sua legge proprio i reati di mafia. E nessuno chiede le sue dimissioni. Nel Paese alla rovescia quando andava rafforzato è stato sciolto il Corpo forestale dello Stato. Nel Paese alla rovescia sono stati spesi miliardi di euro per comprare i caccia F35 ma poi si chiede aiuto agli altri paesi perché mancano i canadair. Nel Paese alla rovescia ancora non si capisce che la pena per chi incendia deve essere l'ergastolo perché nell'era dei cambiamenti climatici un ecocidio è, di fatto, un genocidio. Nell'Italia alla rovescia muoiono carbonizzati gli animali e vengono distrutti gli alberi millenari ma l'ipocrisia gode di ottima salute.

Zambrone


 Vacanze 

lunedì, luglio 26, 2021

Stella ⭐️


 🌟 

Dibba

 Non sarà il K2 ma sono pur sempre 6.088 metri, più del doppio della Maiella, 24 volte il Vomero e 43,8 volte Monte Mario 🤣🤣🤣. Scherzi a parte, il Huayna Potosi è una delle montagne più belle della cordigliera delle Ande. È stata durissima, ho fatto 1338 metri di dislivello di cui 900 sul ghiacciaio. Ma Juan, un montanaro andino di poche parole, mi ha dato una grande mano. Sono partito all'1 di notte e sono arrivato in vetta alle 6.30, in tempo per vedere il sole che sorge dalla parte dell'Amazzonia. La vista dalla cima del Huayna è sensazionale. Si vede la città del Alto, la cordigliera Real, l'Illimani e il lago Titikaka. Lassù ho fatto le ultime riprese per i documentari sulla Bolivia che usciranno tra qualche mese su TvLoft 💪💪💪

domenica, luglio 25, 2021

Teatro


 Comizio

Dibba

 Al di là delle connotazioni politiche di ognuno di noi credo che i lavoratori della GKN (licenziati in massa da un giorno all'altro) meritino il sostegno di tutti gli italiani. Perché non mollano, perché lottano, perché si organizzano e perché stanno facendo una cosa semplice: stanno difendendo il loro lavoro, la produzione italiana ed il futuro dei loro figli. Oggi erano tantissimi a manifestare. Se volete seguite la pagina Insorgiamo con i lavoratori GKN 💪🇮🇹👏

sabato, luglio 24, 2021

venerdì, luglio 23, 2021

Dibba

 Non vi fate prendere per il culo. Non è in atto nessuna guerra tra giustizialisti e garantisti. Sono scemenze propagate da partiti e giornali (che hanno spesso gli stessi padroni). Banalmente è in atto l'eterno tentativo di una classe politica indecente di salvare ladri, malfattori e amici dei mafiosi.


Soltanto ieri Forza Italia ha realizzato una doppietta degna del miglior Van Basten. Condannati (in appello) per concorso esterno in associazione mafiosa Cosentino e D'Alì. Il primo a 10 anni di carcere per essere stato un referente politico dei Casalesi, il secondo a 6 anni per essere stato a disposizione di Matteo Messina Denaro, il ricercato numero uno in Italia. Il bello è che la lista dei latitanti e il piano ricerca sono responsabilità del Ministero dell'interno. E dove ha fatto il Sottosegretario D'Alì? Al Ministero dell'interno. Roba da Colombia degli anni di Escobar. I due vanno a migliorare il palmares di Forza Italia, il partito che più combatte a favore della salva-ladri del Ministro delle menzogne Cartabia, una legge, lo ricordo, approvata da tutti i ministri, grillini inclusi. D'Alì e Cosentino entrano nel pantheon di Forza Italia. Pantheon dove è presente Marcello Dell'Utri, fondatore del partito e condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Dove è presente Cesare Previti, altro fondatore del partito, ex-Ministro della giustizia, condannato per corruzione in atti giudiziari (corruzione di giudici, e poi parlano di buona giustizia). Dove è presente lo stesso Berlusconi, condannato per frode fiscale, nonché finanziatore di Cosa nostra.


Ebbene dovete sapere che con la riforma Cartabia Cosentino e D'Alì, per esempio, non sarebbero stati condannati. Non sarebbe successo nulla a chi (secondo una sentenza di appello) era referente dei Casalesi o a disposizione di Matteo Messina Denaro. Capite o no perché partiti e alcuni giornali (che appartengono a politici o a soggetti che hanno avuto o hanno problemi con la giustizia) insistono su questa riforma sostenendo la stronzata che senza l'approvazione di questa porcata non arriverebbero i soldi dall'Europa? E capite perché Renzi, che ha problemi con la giustizia, o Salvini (non lui personalmente ma la Lega e diversi suoi esponenti hanno problemi) insistono?


Si chiama voglia di impunità. Roba vecchia ritornata di moda oggi che stanno accadendo molte cose. Forza Italia è tornata al governo (aricomplimenti per chi, colmo di abbondante colla vinilica, l'ha permesso o ci governa assieme). Salvini vuole federarsi con FI magari coinvolgendo Renzi. E tutti hanno riscoperto questo ipocrita garantismo che puzza solo di interesse personale. Esistono i casi di malagiustizia e sono terribili. Esistono, ahimè, in tutto il mondo. Quello che non esiste in tutto il mondo è la sistematica violazione dei diritti delle vittime. Gli "Abele" nel nostro Paese, soprattutto se hanno subito un torto dai potenti, raramente ottengono giustizia. In Italia in galera ci finiscono i poveri Cristi, i colletti bianchi quasi mai. E ora che in molti erano terrorizzati dalla riforma Bonafede, hanno ripreso la strada dell'impunità. Anche per questo ho insistito affinché il Movimento non entrasse in questo stomachevole assembramento. Ora i nodi vengono al pettine. Mi auguro che il gruppo parlamentare sia intransigente, che non si accontenti di ridicole modifichette buone solo a scrivere esultanti quanto falsi comunicati stampa. Insisto, nonostante appaia paradossale, se il Movimento fosse fuori dal governo, con la forza parlamentare che ha, eviterebbe schifezze molto di più che sedendosi di fianco di certa gente!

 https://youtu.be/GB97NHWOvKM

Paese


 Paese mio

giovedì, luglio 22, 2021

Rodari

 L’omino della gru 

Filastrocca di sotto in su
per l’omino della gru.
Sotto terra va il minatore
dov’è buio a tutte l’ore;
lo spazzino va nel tombino,
sulla terra sta il contadino,
in cima ai pali l’elettricista
gode già una bella vista,
il muratore va sui tetti
e vede tutti piccoletti…
ma più in alto, lassù lassù,
c’è l’omino della gru:
cielo a sinistra e cielo a destra
e non gli gira mai la testa.

Reddito


 Reddito universale incondizionato 

mercoledì, luglio 21, 2021

Evadere


 Dolce evasione 

martedì, luglio 20, 2021

Tommaso Merlo

 Un giorno anche la stella di Conte si spegnerà e a quel punto i suoi innamorati si ritroveranno con un pugno di mosche in mano. È la storia della democrazia italiana. La destra s’infatuò di Berlusconi per ben tre legislature. Poi fu la volta della sinistra che prese una cotta per Renzi, più passeggera ma altrettanto deleteria. Poi la freccia scoccò per Salvini che però non è riuscito ancora a coronare il suo sogno dei pieni poteri e pian piano la Meloni lo sta rimpiazzando nel cuore volubile dei destrorsi nostrani. Dall’altra parte è invece Conte a far palpitare le masse, è lui il salvifico Romeo che risolleverà le sorti non solo del Movimento ma dell’Italia intera. Evviva. Finalmente. E non c’entra nulla la qualità dei singoli, il proprio Romeo è sempre il migliore. C’entra invece l’arretrata cultura democratica del nostro paese. Destra e sinistra son diventate la stessa cosa anche in questo. Un salvifico Romeo al balcone, una cerchia di politicanti e giornalisti spasimanti attorno a lui e sotto le masse innamorate. Promesse d’eternità, calde effusioni, sogni di gloria. E poi nel giro di qualche anno volano gli stracci e si ritrovano col solito pugno di mosche in mano. Se l’Italia è una democrazia malconcia che si trascina i soliti problemi da una vita è proprio per questa visione distorta di cosa sia la democrazia. I salvifici Romei non servono a nulla. Grazie a loro al massimo si strappa qualche percentuale in più alle elezioni e quindi qualche poltrona, ma poi tutto finisce in un mare di chiacchiere a vanvera. Le cose cambiano davvero solo attraverso la partecipazione popolare dal basso. Ed è proprio la storia incredibile del Movimento ad averlo confermato in maniera plastica. L’esperienza riformista più importante degli ultimi decenni sono stati i primi mesi di potere del Movimento 5 Stelle. Non ci sono dubbi né paragoni. Dal Reddito fino al taglio dei parlamentari. Una esperienza non guidata da qualche salvifico Romeo, ma da cittadini arrabbiati e affamati di cambiamento e determinati a realizzare i propri progetti politici. Punto. Certo, anche Conte ha fatto la sua parte in quel periodo, ma i meriti dell’esperienza riformista del Movimento non sono suoi, sono del modello e sono dei cittadini a casa come di quelli finiti nei palazzi che in quei mesi hanno avuto il coraggio di andare fino in fondo. Un successo di comunità, non di singoli individui. Conte in quel periodo era solo un cittadino tra gli altri. Non il fantomatico messia di oggi. Eppure perfino il Movimento non sembra aver imparato nulla. La spinta riformista del Movimento derivava dall’essere composto da cittadini estranei al sistema, da cittadini con nel cuore valori e stelle da realizzare a tutti i costi e non con nel cuore qualche Romeo o qualche mossa strategica o la propria carriera o futuri assetti. Il Movimento ha insegnato a tutti come anche la nostra malconcia democrazia sia scalabile e come siano i cittadini il vero motore del cambiamento. Non capi messianici, non politicanti di lungo corso, non burocrazie di partito. Ma cittadini liberi e pensanti e non tifosi da tastiera. Cittadini che si prendono il posto che gli spetta e mantengono la parola data. Punto. Ma il Movimento ha insegnato anche altro. Strada facendo si è messo a far politica come gli altri e i portavoce si sono trasformati in “onorevoli” come gli altri, perdendo forza, senso e pure consenso. Il Movimento ha insegnato che certe salubri ondate democratiche durino ben poco se mal gestite. Ha insegnato che la natura umana è misera al di là degli schieramenti politici. Ha insegnato come alla fine in politica ci si distrugge da soli più che per efferati nemici che in realtà sono utilissimi per tenere serrate le truppe. Ha insegnato come anche lo slancio rivoluzionario più genuino una volta arrivato nei palazzi finisce per ammosciarsi se perde contatto con la strada. In soli tre anni di potere il Movimento è irriconoscibile, al posto di portavoce arrabbiati vi sono onorevoli accomodanti e adesso spunta perfino un salvifico Romeo e cerchie di politicanti e giornalisti spasimanti attorno a lui e masse d’innamorati pronti a fulminare chiunque osi disturbare il proprio folle amore. Tutta colpa dell’arretrata cultura democratica del nostro paese e dell’egoismo che divide e non consente di apprendere dai propri errori. L’Italia è vittima di mali che si trascinano da una vita nonostante l’infinita lista di Romei che si sono affacciati dai suoi balconi. Che anche il Movimento s’indirizzi verso il classico pugno di mosche, è la sua sconfitta peggiore.


Tommaso Merlo

Luglio

 luglio seminate in semenzaio all'aperto: cicoria, indivia lattuga, porro, radicchio, scarola. Seminate in piena terra: finocchi, biete, ravanelli, fagioli, fagiolini, zucchine, cavolo, cavolo cappuccio, prezzemolo.

Mare


 Mare

lunedì, luglio 19, 2021

Paolo Borsellino


 Per non dimenticare mai 

Borsellino

 

Non sono né un eroe né un Kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell'aldilà. Ma l'importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento... Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno.”
PAOLO BORSELLINO

domenica, luglio 18, 2021

GigieRoss


 GigieRoss 

Me


Io
Io
 

Tommaso Merlo

 Gli iscritti del Movimento potrebbero anche votare “no” al presidente in pectore Conte. Sarebbe un clamoroso colpo di scena, un sussulto d’orgoglio dei legittimi proprietari del Movimento e cioè dei cittadini comuni. Un “no” improbabile ma possibile. Del resto se Conte vuole continuare a fare politica e guidare i suoi fans verso nuovi lidi ha tutto il diritto di farlo, non si capisce però il perché il Movimento debba venire snaturato. Non ha senso. Che si faccia il suo partitino personale, si circondi di fedelissimi e buona fortuna. Il Movimento era un’altra cosa. Era una comunità senza nessun “presidente” depositario di chissà quale linea e perfino senza dirigenti. Una comunità di cittadini alla pari a cui spettava designare la linea attraverso una partecipazione sempre più fitta e diretta. I vertici del Movimento hanno cambiato idea strada facendo? Bene, allora che se ne tornino a casa loro e si ricandidano proponendo il loro nuovo partito. Non è giusto che usino il voto di chi ha creduto nel Movimento per fare altro, si tratta di quel famoso “scippo di democrazia” contro cui il Movimento ha sempre lottato. Alle ultime elezioni milioni di persone hanno votato per un modello ben preciso e per una linea di cambiamento radicale che tra le altre cose prevedeva di stare alla larga da governi tecnici e da inciuci addirittura con Berlusconi e compagnia bella. Il voto dei cittadini va rispettato. È una questione di correttezza democratica. Non è giusto che una volta nei palazzi i politicanti si sentano legittimatati a fare e disfare di testa loro col voto ricevuto. Con l’aggravante che il Movimento ha promosso per mesi Stati Generali finiti nel nulla e vi è stata addirittura una votazione degli iscritti che ha deciso per una leadership condivisa, altro che salvatori della patria. Per questo il “no” a Conte degli iscritti è improbabile ma possibile. Se gli iscritti voteranno “no” sarà un colpo di scena e sussulto d’orgoglio che porterebbe all’uscita di scena del presidente in pectore ma anche del garante e di tutta la fantomatica classe dirigente del Movimento. Un “no” possibile ma improbabile anche perché strada facendo la comunità del Movimento si è frammentata e intossicata. Troppi errori madornali, troppe ambiguità, troppi compromessi e retromarce e litigi. Vecchia egopolitica altro che nuovi corsi. Stesse parole vuote, stesse cravatte, stesse risse. Come terrorizzato da quei sondaggi che aveva sempre detto di voler ignorare, il Movimento si è dissolto nei palazzi e alla fine si è aggrappato disperatamente a Conte per restare a galla. Invece cioè di fermarsi a riflettere e tornare se stesso, il Movimento si è come arreso tradendo le sue origini. Una assurdità. Nessuno nega che Conte sia stato un buon presidente e che spicchi nell’agghiacciante mediocrità della classe politica italiana, ma se Conte è emerso ed è riuscito a realizzare tanto da Premier, lo deve proprio alla peculiarità del Movimento. Alla forza di quel modello e all’entusiasmo di quei cittadini entrati nei palazzi, lui è stato solo un finalizzatore e poteva benissimo continuare a dare una mano senza stravolgere il progetto. Mettersi a scimmiottare i partiti che hanno rovinato l’Italia non è cambiamento, ma una insensata involuzione. Un tornare indietro. Davvero una assurdità. Se il Movimento avesse fallito, la sua metamorfosi avrebbe anche avuto qualche ragione, ma siccome il Movimento è stato l’esperienza politica più benefica degli ultimi decenni – almeno finché è rimasto fedele a se stesso – snaturare il progetto non ha nessun senso oltre ad essere ingiusto e non democratico. Vedremo se gli iscritti faranno saltare tutto o meno. Improbabile ma ancora possibile, del resto un conto sono i numerosi e accaniti fans di Conte sparsi per lo Stivale, un conto gli iscritti e cioè quello che rimane dello zoccolo duro. Finora i big del Movimento hanno sempre vinto, gli è sempre bastato qualche post di campagna elettorale a blog unificati per far prevalere la loro linea. Vedremo se avranno la meglio anche questa volta oppure se prevarrà uno storico “no”. Sarebbe un clamoroso colpo di scena, un sussulto d’orgoglio che restituirà il Movimento ai suoi legittimi proprietari e cioè ai cittadini comuni oltre che al paese intero.


Tommaso Merlo

sabato, luglio 17, 2021

Luglio ✊

 Luglio è il 7° mese dell’anno nel Calendario Gregoriano, e per i popoli a nord dell’equatore (emisfero boreale) rappresenta il secondo mese dell’estate, per quelli a sud (emisfero australe) il secondo dell’inverno. 

Conta 31 giorni e segna il periodo dell’anno di maggiore floridezza della natura: è da sempre considerato il mese di massima fioritura e di abbondante raccolta dei frutti della terra. Per questo motivo i Romani lo consacrarono a Giove, padre di tutti gli dei. 
Dal punto di vista astronomico, è un periodo favorevole all’osservazione del cielo, in particolare della Via Lattea particolarmente luminosa, e di numerosi campi stellari.

Militare


 Soldato

venerdì, luglio 16, 2021

Libero De Rienzo, è morto a 44 anni d’infarto l’attore napoletano


 

No alleanze

 Lettera di sostegno a Grillo affinché dia seguito alle parole del suo post "Una bozza e via".

La lettera è stata sottoscritta in poche ore da oltre 100 tra attivisti e portavoce municipali, comunali e regionali.


"Caro Beppe Grillo ,

chi ti scrive sono quelli che sono stati definiti ed etichettati "dissidenti e nostalgici".

Non ti abbiamo mai scritto tante volte come negli ultimi giorni, ma adesso, adesso e non domani, abbiamo l'urgenza che qualcuno riprenda la rotta partendo dal tuo post "Una bozza e via" e riunisca e supporti i tanti che in 15 anni non hanno mai mollato nonostante tutto.


Ti stiamo scrivendo per farti sentire la nostra presenza, per dirti che ci siamo e che siamo "moltitudine"...una moltitudine che, proprio come nelle tue "parole guerriere", credeva di essere sola e invece si è ritrovata, fianco a fianco, da "Voghera a Canicattì", siamo quella comunità, grande e familiare, che aggrega chi si riconosce nei suoi valori fondanti e si difende compatta dagli usurpatori e stiamo provando a non far deragliare definitivamente il nostro "sogno", quel sogno chiamato MoVimento 5 Stelle che tu e Gianroberto siete riusciti a creare ed a far "sognare" a milioni di persone.


Noi ci riconosciamo ancora in quei valori, ci difendiamo tenacemente da chi li rinnega.

Abbiamo attraversato momenti difficili e l'unica cosa che ci ha fatto continuare a sperare è stata quella utopia solitaria che guardandoci negli occhi riconoscevamo identica negli sguardi degli altri e che da sogno solitario insieme trasformavamo in ardita concretezza.

Abbiamo bisogno di cancellare molte cose del passato, molti "abusi di potere" troppe personalizzazioni, molti errori, tanti da aver spinto molti sognatori di utopia ad abbandonare desolati. E abbiamo bisogno di te, Beppe, abbiamo bisogno che tu, come noi, non ti faccia intimidire da chi nel giro di pochi anni da portavoce si è trasformato in eletto sentendosi fine stratega e grande statista, scollandosi totalmente dal territorio e imponendo decisioni calate dall'alto e pacchetti all inclusive di accordi, alleanze, sindaci e assessorati.


Ci stanno fregando, Beppe, questi ci stanno fregando: dalle questioni ambientali alle grandi opere, ci stanno fregando!


Abbiamo bisogno del nostro Garante, Beppe, abbiamo bisogno che il custode dei nostri valori prosegua nella strada che avevi imboccato qualche giorno fa.

Non sei solo. Lo ripetiamo: non sei solo.


Non era questo che dicevamo nelle piazze, non era il potere dei pochi, non volevamo abbattere una piramide per ricostruirne un'altra volevamo piuttosto lastricare strade che tutti potessero percorrere e goderne. Siamo tanti e saremo ancora di più se coraggiosamente riprenderai forza ed entusiasmo per rimettere in acqua questo veliero dei sogni, il nostro movimento, nostro e non "mio" o "suo".


Rimetti al centro insieme a noi i riferimenti ed i valori che hai citato nel tuo post: le idee, la visione, la democrazia diretta e partecipata e la decentrazione dei poteri, i meriti, i valori...Beppe, queste cose, e tu lo sai bene, sono gli elementi caratterizzanti che rendono unico il MoVimento orizzontale che tu e Gianroberto avete immaginato anche attraverso l'ecosistema Rousseau, luogo in cui le idee del MoVimento hanno ancora cittadinanza, e che ci distinguono dai partiti e ideologie novecentesche ed obsolete.


Non vogliamo essere la brutta copia di un sistema che abbiamo sempre combattuto.


Parla con noi, ascoltaci: siamo gli attivisti, cuore pulsante del MoVimento, siamo portavoce comunali, municipali, alcuni regionali, siamo quelli che, da Napoli, da Bologna, da Roma, da Monza, da Bari - ovunque semi stanno germogliando, raccogliendo adesioni da tutta Italia - non si arrendono e che non vogliono sacrificare princìpi e valori per una percentuale, per un consenso effimero. Siamo l'onda della Rivoluzione culturale e gentile che non vuole arrestarsi, siamo quelli del voto consapevole che non barattano consensi per fini personali.


Ci siamo, Beppe, noi ci siamo. Ed abbiamo bisogno che anche tu ci sia.”

 https://youtu.be/2MA36MFR

Selfie

 

Selfie 

https://youtu.be/WsdUpDpuAXE 

giovedì, luglio 15, 2021

Rousseau

 Quali conseguenze potrebbe avere utilizzare macchine da guerra che non dipendano esclusivamente dalla volontà dell’uomo? Questa è la domanda che bisogna farsi quando vengono usati dei droni armati in grado di ingaggiare a distanza obiettivi umani senza il consenso dei propri gestori come avvenuto in Libia secondo un rapporto dell’ONU. Non è stato ancora chiarito se il drone abbia causato vittime ma se così fosse si tratterebbe del primo caso di morte causata da un robot killer autonomo.

L’attacco sarebbe avvenuto nel marzo 2020 quando un quadcopter d’attacco Kargu-2, definito dall’ONU come un “sistema offensivo autonomo letale” ha bersagliato alcuni soldati battenti i ritirata e alcuni convogli guidati da Khalifa Haftar dell’esercito nazionale libico durante uno scontro con le forze governative libiche.

I sistemi di armi letali autonome erano programmati per attaccare gli obiettivi senza richiedere la connettività dei dati tra l’operatore e la munizione: in effetti, una vera capacità di ‘sparare, dimenticare e trovare’“, ha scritto il gruppo di esperti sulla Libia del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel report.

Il drone ha la capacità di autodistruggersi all’impatto sotto comando ed è risultato “altamente efficace” durante il conflitto a fuoco, in combinazione con l’uso di veicoli aerei da combattimento privi di equipaggio. Il drone utilizza degli algoritmi di apprendimento automatico ed è capace di elaborare le immagini dell’ambiente circostanze in tempo reale per tracciare autonomamente e colpire gli obiettivi.

Il produttore turco STM afferma che questa tecnologia è sviluppata principalmente per le operazioni anti-terrorismo e può operare sia in modalità manuale che autonoma. 

Io


 Io

mercoledì, luglio 14, 2021

GigieRoss

 

GigieRoss 

Luglio

 Luglio è il 7° mese dell’anno nel Calendario Gregoriano, e per i popoli a nord dell’equatore (emisfero boreale) rappresenta il secondo mese dell’estate, per quelli a sud (emisfero australe) il secondo dell’inverno. 

Conta 31 giorni e segna il periodo dell’anno di maggiore floridezza della natura: è da sempre considerato il mese di massima fioritura e di abbondante raccolta dei frutti della terra. Per questo motivo i Romani lo consacrarono a Giove, padre di tutti gli dei. 
Dal punto di vista astronomico, è un periodo favorevole all’osservazione del cielo, in particolare della Via Lattea particolarmente luminosa, e di numerosi campi stellari.

Bagnoli


 Bagnoli 

martedì, luglio 13, 2021

Io


 Io

Luglio

 

Roberto Piumini

LUGLIO

Luglio è una banda di grilli
di rane, cicale ed uccelli,
farfalle come vessilli
e fiori sopra i mantelli.

La banda naviga il mare
sopra una nave di zucca,
e poi comincia a volare
appesa a una coda di mucca.

lunedì, luglio 12, 2021

Italia


Campioni di Europa 




 

domenica, luglio 11, 2021

Tommaso Merlo

 Non esiste opposizione in Italia, non esiste vera democrazia. Il popolo è stato tradito per l’ennesima volta. Nel 2018 ha votato per il cambiamento e si ritrova una feroce restaurazione. Gli stessi partiti, le stesse caste, le stesse logiche di sempre. I politicanti e la stampa lobbistica al seguito si meriterebbero i Gilet Gialli. Col mega inciucio draconiano i vecchi partiti hanno smesso di far finta di litigare dimostrando di essere vuoti cartelli elettorali in competizione per il potere. Nulla più. Destra e sinistra oggi più che mai dimostrano di essere sfumature diverse dello stesso pensiero unico. L’unica forza politica alternativa era il Movimento e per questo è stato sempre brutalmente massacrato. Alla fine sono stati accontentati grazie alla sua inspiegabile implosione. Si meriterebbero tutti i Gilet Gialli. Il Movimento era infatti una forza assolutamente pacifica che ha raccolto il profondo malcontento popolare e lo ha convogliato democraticamente nei palazzi. Un cristallino sussulto democratico trattato dalla vecchia politica e dai loro sodali della stampa lobbistica peggio di una banda di criminali e che oggi continuano ad umiliare senza pietà. Si meriterebbero davvero i Gilet Gialli. La pandemia ha resettato le priorità dei cittadini ma quando l’onda lunga della crisi colpirà, la frustrazione popolare si risolleverà ancora più veemente di prima e con essa l’ansia di cambiamento. A quel punto però non troverà nessuna forza politica a rappresentarla. Troverà solo vecchi partiti e politicanti a caccia di poltrone, minestre riscaldate senza nessuna credibilità, sfumature diverse dello stesso pensiero unico. Una situazione che potrebbe degenerare. Checché ne pensino i restauratori, infatti, se i cittadini hanno schifato la vecchia politica non torneranno mai più a votarla. Coloro che si sono emancipati ed evoluti, non metteranno mai la retromarcia. Quello che sperano i vecchi politicanti e i loro sodali della stampa lobbistica è l’astensione di massa come avviene già in molti paesi, una democrazia in cui vota solo una minoranza di conformisti e retrogradi che ancora abbocca alla loro propaganda. Una minoranza che stando al gioco gli garantisce continuità, con partiti e politicanti che fan finta di litigare e si scambiano le poltrone ad ogni tornata. Senza che nulla cambi davvero. Una conservazione di sistema. Per farsi ascoltare o il popolo emancipato ed evoluto si arrende e sta a casa a farsi gli affari propri oppure indossa il gilet giallo. In questo scenario Di Battista e tutti i portavoce del Movimento che riescono ancora a vedere al di là del proprio misero destino personale, possono giocare un ruolo storico. Dare cioè voce ai milioni di elettori che il Movimento ha perso per strada e unire i cocci dell’inspiegabile implosione. In modo da raccogliere i contenuti politici che il Movimento ha tradito, in modo da ridar vita ad una vera opposizione e quindi ristabilire una vera democrazia. 

Tommaso Merlo

Nazionale di calcio

 

1982

sabato, luglio 10, 2021

Pensieri

 La sottomissione alla legge dello Stato è il prezzo che il cittadino paga con la propria libertà personale. Perciò la sottomissione a una legge di Stato totalmente o in parte ingiusta è un baratto immorale con la libertà.

GandhiPensieri sulla giustizia

Parole


 Foro italico a Roma

Africa


 Africa

Rousseau

 Continuiamo a credere nei sogni di Gianroberto e non ci fermeremo mai nel portare avanti il suo progetto. Stiamo assistendo a una rivoluzione culturale. Farne parte, oggi, significa proiettarsi in un futuro da costruire insieme.


Leggi il post sul Blog delle Stelle 👇

venerdì, luglio 09, 2021

giovedì, luglio 08, 2021

Africa

 #maestrosm #africa #aiutare 

Se ci sono dei bimbi al mondo che hanno bisogno di aiuto sono proprio questi poveribimbi delle nazioni africane.”

MARIA MONTESSORI

Nipoti


 Marta e Melissa 

mercoledì, luglio 07, 2021

Spiaggia


 Sabbia 

Rousseau

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Abbiamo bisogno del tuo aiuto perché gli iscritti possano continuare ad avere un ruolo centrale nei processi decisionali.


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Lo fa con enorme impegno e dedizione, a fronte di un piccolo contributo che il MoVimento 5 Stelle, tramite i propri portavoce, avrebbe dovuto versare. Da diversi mesi però il mancato versamento di molti di questi contributi sta mettendo in seria difficoltà il progetto civico costruito in questi anni e la possibilità stessa degli iscritti di poter continuare ad incidere. 


Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto. Per poter mantenere vivo lo spazio di partecipazione che tutti gli attivisti meritano. Ogni piccola donazione è importante. Grazie a tutti coloro che lo hanno fatto e che lo faranno!


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Italia


 Avanti Italia 

Selfie


 Famiglia 

martedì, luglio 06, 2021

T. Merlo

 A tenere unito il Movimento era il nemico comune e cioè la vecchia partitocrazia. E un conto è la “collaborazione forzata” per realizzare le promesse elettorali, un conto è diventare pappa e ciccia con la vecchia partitocrazia. Oggi quelli del Movimento parlano più in politichese che certi matusalemmi che sguazzano nei palazzi da decenni. Anche le giacche e le cravatte sono uguali oltre che i provvedimenti che votano. È come se fossero stati riassorbiti e normalizzati ed è quindi venuto meno quel nemico comune che era uno dei collanti più potenti di una compagine così variegata. La “collaborazione forzata” mentre fai ha un senso, ma collaborare tanto “per esserci” e galleggiare è letale per una forza come il Movimento. Se nasci antisistema e poi inciuci col sistema, ti sgretoli. Se nasci per fare politica diversamente e poi la fai come gli altri, ti sgretoli. A tenere unito il Movimento era la voglia di cambiamento ma quello radicale. Quello vero, non quello a chiacchiere e dettagli superflui. Una sana tensione per costruire un paese diverso dopo decenni di marciume e di tempo perso. Son passati solo tre anni e quelli del Movimento sono più accomodanti di certi matusalemmi che sguazzano nei palazzi da decenni. Come se non ci credessero più nemmeno loro al cambiamento radicale, come se si fossero arresi o scoraggiati. Se nasci per cambiare il paese e poi rinunci e ti adegui al pensiero unico, ti sgretoli. Se nasci come forza nuova e poi assomigli a tutti gli altri partiti, ti sgretoli. A tenere unito il Movimento erano le cose da fare, il programma, le stelle. Qualcosa è stato fatto i primi tempi nei palazzi. Quando sullo slancio della vittoria elettorale il Movimento era ancora sano ed autentico. Poi un progressivo spegnimento. Un crollo verticale come la sua ascesa. Son passati solo tre anni e oggi il Movimento parla solo di organigrammi e di assetti e di leadership. È come se le stelle si fossero spente, annegate nel sempiterno compromesso al ribasso della politica nostrana, in un mare di chiacchiere vuote. La forza del Movimento era la sua carica innovativa. Un modello nuovo, persone nuove per fare cose nuove in un modo nuovo. Con una grinta e parole d’ordine che si sposavano perfettamente con la frustrazione popolare e la voglia di reagire dopo anni di malapolitica. Non più partiti tradizionali e politicanti di professione, ma cittadini al servizio di altri cittadini. Disinteressati alle poltrone e alle carriere, allergici a protocolli e conformismi. Cittadini all’esclusivo servizio delle cose da fare. Senza politicismi, senza correntismi, senza chiacchiere vuote. I primi mesi di palazzo quei cittadini hanno dimostrato di valere il triplo dei politicanti di professione, han concluso più loro in qualche mese che i matusalemmi in qualche decennio. Poi il buio. Son passati solo tre anni e sembrano trenta, coi vecchi politicanti e le loro caste d’intoccabili che si sono ripresi l’Italia. Gli stessi partiti, gli stessi capibastone, le stesse logiche di sempre. Hanno vinto loro. Sono riusciti a restaurare il sistema precedente con anche la ciliegina del mega inciucio. Un sistema in cui incredibilmente dopo soli tre anni il Movimento fa parte. E per questo si è sgretolato. Ma le responsabilità non vanno cercate chissà dove. Tutti i protagonisti dovrebbero piuttosto guardarsi dentro. Tra le altre cose scoprirebbero che le sacrosante ragioni politiche che hanno determinato il clamoroso successo del Movimento non si sono affatto sgretolate. E prima o poi risorgeranno.


Tommaso Merlo

Privilegi


 Agi

lunedì, luglio 05, 2021

Figli


 Figli 

Figli

 Puoi imparare dai tuoi figli più di quanto loro imparino da te. Grazie a te conosceranno un mondo passato, tu ne scoprirai uno nuovo che sta arrivando.

(Friedrich Rückert)

Tutti i grandi so

Natura


 Alberi

domenica, luglio 04, 2021

A Beppe Grillo

 #maestrosm #M5S #Grillo 

Lettera di sostegno a Grillo affinché dia seguito alle parole del suo post "Una bozza e via". 

La lettera è stata sottoscritta in poche ore da oltre 100 tra attivisti e portavoce municipali, comunali e regionali. 


"Caro Beppe Grillo, 

chi ti scrive sono quelli che sono stati definiti ed etichettati "dissidenti e nostalgici".

Non ti abbiamo mai scritto tante volte come negli ultimi giorni, ma adesso, adesso e non domani, abbiamo l'urgenza che qualcuno riprenda la rotta partendo dal tuo post "Una bozza e via" e riunisca e supporti i tanti che in 15 anni non hanno mai mollato nonostante tutto. 


Ti stiamo scrivendo per farti sentire la nostra presenza, per dirti che ci siamo e che siamo "moltitudine"...una moltitudine che, proprio come nelle tue "parole guerriere", credeva di essere sola e invece si è ritrovata, fianco a fianco, da "Voghera a Canicattì", siamo quella comunità, grande e familiare, che aggrega chi si riconosce nei suoi valori fondanti e si difende compatta dagli usurpatori e stiamo provando a non far deragliare definitivamente il nostro "sogno", quel sogno chiamato MoVimento 5 Stelle che tu e Gianroberto siete riusciti a creare ed a far "sognare" a milioni di persone.


Noi ci riconosciamo ancora in quei valori, ci difendiamo tenacemente da chi li rinnega.

Abbiamo attraversato momenti difficili e l'unica cosa che ci ha fatto continuare a sperare è stata quella utopia solitaria che guardandoci negli occhi riconoscevamo identica negli sguardi degli altri e che da sogno solitario insieme trasformavamo in ardita concretezza.

Abbiamo bisogno di cancellare molte cose del passato, molti "abusi di potere" troppe personalizzazioni, molti errori, tanti da aver spinto molti sognatori di utopia ad abbandonare desolati. E abbiamo bisogno di te, Beppe, abbiamo bisogno che tu, come noi, non ti faccia intimidire da chi nel giro di pochi anni da portavoce si è trasformato in eletto sentendosi fine stratega e grande statista, scollandosi totalmente dal territorio e imponendo decisioni calate dall'alto e pacchetti all inclusive di accordi, alleanze, sindaci e assessorati.


Ci stanno fregando, Beppe, questi ci stanno fregando: dalle questioni ambientali alle grandi opere, ci stanno fregando!


Abbiamo bisogno del nostro Garante, Beppe, abbiamo bisogno che il custode dei nostri valori prosegua nella strada che avevi imboccato qualche giorno fa.

Non sei solo. Lo ripetiamo: non sei solo.


Non era questo che dicevamo nelle piazze, non era il potere dei pochi, non volevamo abbattere una piramide per ricostruirne un'altra volevamo piuttosto lastricare strade che tutti potessero percorrere e goderne. Siamo tanti e saremo ancora di più se coraggiosamente riprenderai forza ed entusiasmo per rimettere in acqua questo veliero dei sogni, il nostro movimento, nostro e non "mio" o "suo".


Rimetti al centro insieme a noi i riferimenti ed i valori che hai citato nel tuo post: le idee, la visione, la democrazia diretta e partecipata e la decentrazione dei poteri, i meriti, i valori...Beppe, queste cose, e tu lo sai bene, sono gli elementi caratterizzanti che rendono unico il MoVimento orizzontale che tu e Gianroberto avete immaginato anche attraverso l'ecosistema Rousseau, luogo in cui le idee del MoVimento hanno ancora cittadinanza, e che ci distinguono dai partiti e ideologie novecentesche ed obsolete.


Non vogliamo essere la brutta copia di un sistema che abbiamo sempre combattuto.


Parla con noi, ascoltaci: siamo gli attivisti, cuore pulsante del MoVimento, siamo portavoce comunali, municipali, alcuni regionali, siamo quelli che, da Napoli, da Bologna, da Roma, da Monza, da Bari - ovunque semi stanno germogliando, raccogliendo adesioni da tutta Italia - non si arrendono e che non vogliono sacrificare princìpi e valori per una percentuale, per un consenso effimero. Siamo l'onda della Rivoluzione culturale e gentile che non vuole arrestarsi, siamo quelli del voto consapevole che non barattano consensi per fini personali.


Ci siamo, Beppe, noi ci siamo. Ed abbiamo bisogno che anche tu ci sia.”

Uniti


 Unita 

Alessandro Di Battista

 Oggi sono tornato in quota. In Bolivia siamo in pieno inverno ed il cielo è di una bellezza accecante. A due ore da La Paz parte un sentiero che porta ad una laguna incantevole. La chiamano “laguna glaciar” (laguna ghiacciaio) perché è nata qualche anno fa dalla terribile e progressiva riduzione di un ghiacciaio. Il sentiero parte a 4750 metri di altitudine e arriva a 4950 circa. Lì inizia il ghiacciaio, molto ripido, che ho scalato fino ai 5250 metri. Poi non ce l'ho più fatta. Sono andato insieme ad alcuni tecnici che raccolgono dati sullo scioglimento dei ghiacciai andini. Ovviamente il quadro è allarmante. Ad ogni modo è stata una bella giornata e la “laguna glaciar” è uno di quei posti che non si dimentica facilmente. Sulla strada, inoltre, c'è un villaggio abbandonato. Ci vivevano in condizioni tremende centinaia di minatori fino a qualche decennio fa. C'è rimasto poco, a parte il cimitero. Presto tutto questo lo troverete su TvLoft. Buon fine settimana a tutti!

sabato, luglio 03, 2021

Napel’è


 Napel’è 

Alessandro Di Battista

Draghi non è solo un apostolo, un messia o l'uomo della provvidenza. E' un santo protettore. Se stai dalla sua parte vieni protetto. Guardate Salvini, in qualsiasi Paese civile verrebbe emarginato un politico che solidarizza con gli agenti che hanno pestato decine di detenuti. Ma lui si è convertito sulla via del draghismo, ogni giorno dice che gli piacerebbe Draghi al Quirinale, ed il sistema lo protegge. 


Al contrario chi osa ribellarsi, chi si azzarda a sostenere che questo sia il governo dei potenti, di Confindustria, dei conflitti di interessi e della lenta ed inesorabile distruzione della classe media, viene dileggiato. Trattato da eretico. Capita anche a me. Ed è così che mi danno del “vacanziero” sebbene da tre anni stia campando dignitosamente grazie al frutto del mio lavoro e senza prendere un euro di denaro pubblico dopo aver restituito 300.000 euro di stipendio che mi spettavano per legge nonché il TFR (vedremo in quanti lo faranno). Oppure dell'ingenuo, del sognatore, come se non fossero stati proprio determinati sogni o determinati atteggiamenti a far arrivare il Movimento al 32%, cosa impensabile oggi. 


Che gran coglione che sono stato eh? Quando ad agosto scorso un'ottima fonte (che non a caso ha fatto carriera nel governo dei migliori) mi disse che si stava lavorando su Draghi io dovevo cogliere la palla al balzo. Al posto di attaccare il santo dovevo “posizionarmi” come fanno tutti. E' facile. Conosco bene le regole della comunicazione politica. Bastano 3 interviste in croce. Nella prima si dice: “Draghi è un avversario politico ma gli riconosco di aver fatto benissimo in determinate circostanze”. Nella seconda ci si spinge più in là: “Draghi mi ha stupito parlando di debito buono e debito cattivo, su questo siamo in perfetta sintonia”. Nella terza si compie la giravolta definitiva. “Draghi? E' evidente che sia una persona capace, su alcune cose non la pensiamo allo stesso modo ma ha l'autorevolezza per guidare l'Italia in questa fase difficile”. Les jeux sont faits, rien ne va plus. Riposizionamento effettuato, messaggi spediti a chi di dovere, ora non resta che attendere la telefonata giusta con la proposta giusta. 


Che coglione eh? E invece sono qui in Bolivia, a provare a non dimenticarmi della polvere del mondo, a aprire lo stomaco ai consueti pugni che miserie ed ingiustizie fuori dal comune ti fanno arrivare "dritto pè dritto" tanto per citare Maccio e provare a ridere quando non ci sarebbe nulla da ridere. Ne qui, dove il colonialismo ha massacrato un popolo, né dall'altra parte dell'Atlantico, dove il sistema ti spinge a credere che una patrimoniale per i super ricchi (ripeto, i super ricchi) sia indecente, mentre un drammatico aumento delle bollette sia un danno collaterale della crisi pandemica. 


E la pubblica opinione divisa, distratta, sempre più convinta che i carnefici siano i salvatori e le vittime i responsabili. Una pubblica opinione incantata dalle barbose ed inutili polemiche social quotidiane e che si fa portare a spasso come (a proposito di distrazioni almeno divertenti) la difesa belga da Maradona a Mexico '86. 


Che coglione che sono a non essermi omologato, a non aver sacrificato principi ed idee. Eppure, sarà la distanza, la solitudine che ti fa mettere a posto le cose della vita, la nostalgia che provo quando Sahra mi manda le foto dei microbi che crescono e imparano ogni giorno cose nuove, beh io non mi sento coglione. Sento che essere aderenti ai propri ideali non ti fa sempre dormire la notte ma ti fa guardare allo specchio. Sento che idee, relazioni umane e dignità sono le cose per le quali vale la pena vivere, quelle che non si possono comprare. Sento tutto questo, e sono fiero per quel che sono. Buona notte!

Noeuro

 


venerdì, luglio 02, 2021

Salto


 Salto

 #maestrosm #Bagnoli #sogni

“Se puoi sognarlo, puoi farlo. Ricorda sempre che questa intera avventura è partita da un topolino.”

WALT DISNEY

Sogni


 Sogni

giovedì, luglio 01, 2021

Mare


 Il mare 

Luglio

 

GIUSEPPE UNGARETTI

DI LUGLIO

Quando su ci si butta lei,
Si fa d’un triste colore di rosa
Il bel fogliame.
Strugge forre, beve fiumi,
Macina scogli, splende,
È furia che s’ostina, è l’implacabile,
Sparge spazio, acceca mete,
È l’estate e nei secoli
Con i suoi occhi calcinanti
Va della terra spogliando lo scheletro.