giovedì, ottobre 18, 2007

Il papa a Napoli



I bambini di Napoli hanno scritto al Papa.
“Aiuta Napoli”...Sono intelligenti i bambini che sono nati e che vivono a Napoli. Non c’è che dire!Pensate un po’ che cosa... pensano i bambini: “Immagino la vita come un aereo e la preghiera è la sua benzina”;”Mi farebbe piacere che il tuo messaggio si comprenda e che si metta in pratica subito”; Ti chiedo di aiutarci a far diventare buoni i cattivi e a fare regnare la pace nel mondo”.Hanno preso carta, penna e busta, di loro santissima volontà, ed hanno scritto al Papa. Ma poiché il Papa non può leggere tutte le lettere, sempre i bambini, hanno pensato di inviare le letterine ad un giornale perché le pubblicasse.Sono i temi e i pensierini di 280 alunni. E gli altri bambini? Perché a Napoli ci sono altri bambini, o no? Agli altri, magari, tocca la prossima volta.Il teatro (c'è il Festival a Napoli, ricordate?...), la commedia, il ricorso da parte dei grandi ai piccoli attori. “Papa, a Napoli ci sono tante cose belle e tante cose cattive come la violenza e la camorra”. Sulle magliette preparate per l’occasione ci hanno stampato “A Madonna ce accumpagna…”Il Papa deve accontentare i bambini, deve rispondere alle loro lettere. Il miracolo! Ma Sua Santità sa bene che spesso anche il cattolicesimo soffre di teatralità. Non voluta dai bambini ma da chi si nasconde dietro i loro grembiulini. Quelli che sono certamente colpevoli di aver consentito di sfregiare il volto della “città dei bambini”. NAPOLI!Sua Santità li accarezzerà? Forse, se riuscirà a trovarli nelle sue brevi e corte passeggiate per i corridoi affollatissimi di politici, di dirigenti degli Enti, di amici degli amici.Il ricordo va ai “papaboys” di Piazza San Pietro, al loro pianto, alla disperazione che li attanagliava, perché stavano perdendo un Amico, un grande Amico. L’uomo vestito di bianco, che ballava e cantava con i ragazzi di tutta la Terra.Quei giovani pregavano. Forse non avevano mai scritto letterine al Papa. Sotto dettatura. Teniamo lontani i bambini dalle "feste" organizzate e abbiamo più rispetto per il loro Amico vestito di bianco che viene a far visita alla loro città.
18/10/2007

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