sabato, marzo 28, 2020

Vito Crimi
In questa emergenza Coronavirus ci sono persone che non hanno più un reddito. Professionisti, aziende, commercianti, artigiani e lavoratori che hanno dovuto interrompere la propria attività per contenere i contagi. In Europa combattiamo una battaglia importante per far prevalere l'interesse collettivo e la condivisione degli effetti di questa crisi globale. Ma attendere le decisioni dell'Unione Europea richiede tempo, tempo che non abbiamo. In Italia servono soluzioni immediate. Nei prossimi giorni dobbiamo immettere tutta la liquidità necessaria, dobbiamo dare alle persone i soldi che servono loro per sopravvivere.

Già la prossima settimana, coloro che sono in difficoltà devono poter avere disponibilità immediata di soldi da spendere per i beni di prima necessità. Soldi o qualunque altro mezzo, strumento, che consenta loro di superare questo drammatico momento. Lo stesso vale per le imprese, che continuano a pagare stipendi e costi di gestione. E devono poterlo fare subito.

Imprese, commercianti, professionisti, artigiani sono il motore dell'Italia. Un motore che oggi con grande spirito di sacrificio e responsabilità ha rallentato quasi fino a fermarsi, per consentirci di raggiungere il primo obiettivo, ovvero proteggere la salute di tutti. Ma mentre è fermo, il motore produttivo del nostro Paese va oliato e mantenuto in condizione di ripartire a razzo. E dobbiamo farlo subito, affinché quando ci sarà da ripartire riparta con il massimo slancio per far decollare la nostra economia. Non possiamo più attendere, più il tempo passa e meno questo motore sarà in grado di ripartire.

Per raggiungere questo obiettivo Governo e istituzioni stanno lavorando senza sosta. Il MoVimento 5 Stelle sta facendo la sua parte, impegnandosi giorno e notte fin dall'inizio. Ho convocato la delegazione dei ministri del M5S, da oggi saremo in riunione permanente. Domani faremo un'assemblea congiunta con i gruppi parlamentari, utilizzando la rete per connetterci a distanza.

Che si tratti di erogazioni dirette, o dell'apertura di linee di credito bancario, oppure di buoni da spendere, o ancora di un allargamento del reddito di cittadinanza (da sempre criticato, ma che oggi ci consente già di aiutare 2 milioni e mezzo di persone in povertà assoluta che con la crisi sarebbero state annientate), insomma qualunque soluzione decideremo di assumere, l'importante è che sia realizzabile subito, ora, e che arrivi immediatamente ai destinatari senza bloccarsi o perdersi tra regolamenti, decreti attuativi, istruzioni, circolari, procedure e certificazioni.

Di questo e molto altro abbiamo parlato oggi a Radio Cusano Campus. Vi invito ad ascoltare il mio intervento.

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