venerdì, novembre 29, 2024
giovedì, novembre 28, 2024
Poesia sul lavoro
Il lavoro, di Samuel Smiles
Non vi è per l’uomo pane più saporito
di quello che egli si procura
con il proprio lavoro fisico e intellettuale.
Né vi è bene che non possa
essere acquistato con lavoro,
né soddisfazione che non possa
essere data dal lavoro.
mercoledì, novembre 27, 2024
martedì, novembre 26, 2024
Poesia sul lavoro.
Il vecchio muratore, di Gianni Rodari
Ho girato mezzo mondo
con la cazzuola e il filo di piombo,
ho fabbricato con le mie mani
cento palazzi di dieci piani:
tutti in fila li vedo qua
e mi fanno una grande città.
Ma per me e per la mia vecchia
non ho che questa catapecchia.
Sono di legno le pareti,
le finestre non hanno vetri
e dal tetto di paglia e di latta
piove in tutta la baracca.
Dalla città che ho costruito,
non so perché sono stato bandito.
Ho lavorato per tutti: perché
nessuno ha lavorato per me?
lunedì, novembre 25, 2024
domenica, novembre 24, 2024
Poesia sul lavoro.
I colori dei mestieri, di Gianni Rodari
Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzano prima degli uccelli
e han farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano un dito
ma il loro mestiere non è pulito.
sabato, novembre 23, 2024
venerdì, novembre 22, 2024
Elio Lannutti
Che coraggio! Oggi un dipendente della Banca di Italia costa in media 149.039 euro, una cifra che rende evidente come non si tratti di comuni mortali. Vero che le medie sono un po’ come il pollo di Trilussa, però in Banca d’Italia il 54% del personale appartiene all’area manageriale e alta professionalità, con stipendi medi apicali molto alti: 232.073 euro per un capo dipartimento, 184.903 euro per un capo servizio e 162.903 euro per un direttore di filiale. Mortali sì, ma non proprio così comuni in Italia.
giovedì, novembre 21, 2024
mercoledì, novembre 20, 2024
lunedì, novembre 18, 2024
domenica, novembre 17, 2024
Tommaso Merlo
La vera rivoluzione del nostro tempo
La nostra epoca è dominata dalla mente. Grazie ad essa abbiamo raggiunto traguardi inauditi. Cure mediche, nuove tecnologie, conoscenze, lussi. Eppure la felicità è molto rara e nessuno riesce a fermare guerre e distruzione ambientale. La ragione è semplice. Noi siamo un corpo, siamo una mente ma siamo anche anima o cuore che dir si voglia ed è questa la nostra natura più autentica. Se la trascuriamo, condanniamo noi stessi e il mondo intero. Le religioni non centrano nulla e non c’è nemmeno niente da credere. È come siamo fatti noi esseri umani. È come è fatta la vita. Siamo esseri materiali ma anche e soprattutto spirituali. Trascurare la parte più profonda di noi è autolesionistico e molto pericoloso. Basta guardarsi attorno. Non siamo mai stati così istruiti, ricchi e curati eppure dilagano dipendenze, problemi di salute mentale e violenza mentre il pianeta è una discarica anche morale e un campo di battaglia. Oggi le persone hanno infinitamente di più, ma mai abbastanza. E le cose che accumulano non riempiono affatto i loro vuoti e non curano le loro ferite. La ragione è semplice. Siamo esseri anche e soprattutto spirituali e solo una vita che ci rispecchia pienamente può donarci vero benessere. Ed è questa la vera rivoluzione del nostro tempo. Non solo soddisfare il nostro corpo e la nostra mente, ma anche il nostro cuore. È così che salviamo noi stessi ma anche il mondo. Dall’anima o dal cuore che dir si voglia, sgorga il meglio di noi. La sensibilità, la compassione, l’altruismo, l’amore. E una politica con tale fondamento non può che essere benefica per tutti. Il cuore è poi anche più intelligente della mente, vede più in profondità e più lontano. I problemi che ci affliggono sono tutti causati dalla mente che alimenta egoismo, bramosia, avidità, competizione, superficialità. La mente è materiale e sprona le persone verso vicoli ciechi fatti di carriere, di accumulo di roba, di piaceri e palchi su cui esibirsi. Persone che vivono come se sapessero tutto quando non conoscono nemmeno se stesse, che vivono come se fossero eterne ed invincibili quando sono foglie in balia del vento. Con la testa persa in qualche trauma mai risolto o ansia mai sconfitta. Vittime di identità artificiali e false certezze. Vittime di ruoli e personaggi dai soliti copioni. Perché osservare ed imitare è un istinto primordiale che a molti non passa mai. Veniamo poi educati ed istruiti su ogni dettaglio del mondo là fuori mentre nessuno ci insegna nulla di quello che abbiamo dentro. Come conoscerci a fondo. Come gestire pensieri ed emozioni. Come gestire passato e futuro. Come scoprire la propria natura più autentica ed esprimerla nel mondo. Come trovare il vero benessere e in cosa consista davvero. Veniamo lasciati soli finendo travolti dai deliri egoistici di massa e da un sistema che ci usa e poi ci getta. Quel capitalismo che non è altro che la manifestazione terrena dell’egoismo viscerale. Un capitalismo ormai esistenziale inculcato e propagandato. Ci ritroviamo a consumare nullità e soprattutto noi stessi, come automi nella disperata ricerca di vaga felicità e senso. Tutto inutile. Il lunapark capitalistico offre solo distrazioni. Ed ecco le code dagli spacciatori e dagli strizza cervelli ed ecco le teste perennemente incollate a qualche schermo. Ed ecco il culto di se stessi e il dolore che genera l’indifferenza e la violenza che devastano il pianeta. È la ricoperta della propria natura autentica la vera rivoluzione del nostro tempo. Una rivoluzione a portata di mano e di tutti. Non serve credere a nulla, non servono dottrine e santoni. Basta volerlo e fermarsi un attimo. Basta dedicare del tempo e delle energie a se stessi. Basta abbassare ritmi e toni cercando dentro invece che fuori. Basta disintossicarsi da luoghi comuni ed abitudini. Togliendosi maschere e costumi di scena e tornando onesti anche con se stessi. Ponendosi delle domande e cercando delle risposte. Seguendo il proprio cuore verso una vita più sana ed autentica che permetta alla verità di emergere. Una rivoluzione personale che diventa sociale che diventa politica. Dobbiamo cambiare noi stessi per cambiare il mondo attorno a noi per cambiare il mondo intero. Passando da un’epoca solo materiale in balia della mente egoistica, ad un’era anche spirituale che permetta alla nostra essenza amorevole di esprimersi e di godersi la vita.
Tommaso Merlo
sabato, novembre 16, 2024
venerdì, novembre 15, 2024
giovedì, novembre 14, 2024
Barbara Lezzi
Oggi è contenta il nostro Presidente del Consiglio. Scrive sui social di stare lottando per il bene della Nazione ma, ad ora, non abbiamo notizie su un qualche intervento a favore dei cittadini dell'Emilia Romagna che non hanno neanche più le lacrime per piangere dopo tre alluvioni in diciassette mesi. Non abbiamo notizie del commissario che la signora Meloni ha nominato ovvero il generale Figliuolo.
E non abbiamo nessuna reazione da parte del Presidente circa il nuovo deliberato attacco di Israele con la base Unifil in cui ci sono i nostri soldati. Non sappiamo cosa stia pensando Meloni di Netanyahu il quale, nonostante abbia decapitato Hamas, sta diventando sempre più feroce contro i civili inermi palestinesi.
Vediamo dalla foto che ha pubblicato che è contenta. Sono contenti pure i suoi elettori. Io no.
mercoledì, novembre 13, 2024
martedì, novembre 12, 2024
Beppenp Grillo
Nel panorama mondiale della sanità digitale, #Speetar emerge come un esempio di innovazione, in particolare nel contesto complesso della Libia. Fondata nel 2018 da Alaa Murabit, un medico e attivista, Speetar è una piattaforma di telemedicina nata per rispondere alle gravi carenze del sistema sanitario libico, dilaniato da anni di conflitto e instabilità politica. È questa la tecnologia che amo!
lunedì, novembre 11, 2024
domenica, novembre 10, 2024
Ciro Crescentini
🤥QUANTE BUGIE
Quante bugie hanno diffuso negli ultimi anni gli apparati mediatici del pensiero unico. I professionisti della disinformazione vi hanno raccontato…
• Che con l’euro avremmo lavorato un giorno in meno e guadagnato come se lavorassimo un giorno in più. Era falso.
• Che con la Brexit, l’uscita dall’Europa, l’Inghilterra sarebbe andata gambe all’aria nel giro di pochi mesi. Era falso.
• Che il Green Pass, il lasciapassare della vergogna, vi avrebbe garantito sicurezza e immunità e che senza il cosiddetto “siero magico” vi sareste ammalati e sareste morti. Era falso.
• Che con le sanzioni avremmo piegato l’economia della Russia e che la controffensiva in Ucraina stava avendo successo. Era falso.
• Che Kamala Harris fosse in vantaggio su Donald Trump. Era falso.
Il tutto, l’hanno sempre affermato con estrema arroganza, totale sicurezza, senza mai mettere in dubbio nulla né accettando alcuna voce contraria o fuori dal coro.
E sia chiaro, questi sono solo alcuni esempi. In realtà siamo bombardati quotidianamente dalla loro propaganda, dal loro terrorismo mediatico e dalla loro disinformazione. E la versione ufficiale dei fatti viene sempre riportata come fosse la verità assoluta.
Mentono su tutto, strumentalizzano qualsiasi notizia, distorcono continuamente la realtà.
Dunque, di fronte a tante evidenze e bugie, credere ancora a questi pennivendoli e cortigiani della falsa informazione equivale a scegliere deliberatamente di farsi prendere in giro, di preferire l’ignoranza alla consapevolezza e soprattutto le menzogne alla verità.
A voi la scelta, “ascoltate sempre più campane…”
sabato, novembre 09, 2024
venerdì, novembre 08, 2024
Prof, Orsini
Questa notte alle 00:40.
Gli F-35 israeliani sono in grado di attraversare il Sole e fare ritorno a Tel Aviv passando per Teheran in meno di venti secondi sganciando 947 missili in totale (ad aereo) usando una sola ala con il carrello d'atterraggio sempre aperto. Il tutto a motore spento. Questo è emerso chiaramente dall'ultimo bombardamento israeliano con 120 aerei nei cieli di Teheran che nessuno ha mai visto perché gli aerei d'Israele sono invisibili. Questa notte alle 00.40 inizierò la diretta a Rete 4 da Bianca Berlinguer per commentare il voto americano. Scusate, dimenticavo: gli F-35 israeliani hanno un laser segreto costruito da un gruppo di extra-terrestri di Afragola (accento sulla o) che ha iniziato ad abitare la Terra tre miliardi di anni prima che la Terra prendesse forma. Sempre per quel discorso che i russi combattono con le pale a Bakhmut.
giovedì, novembre 07, 2024
lunedì, novembre 04, 2024
Tommaso Merlo
La vera rivoluzione del nostro tempo
La nostra epoca è dominata dalla mente. Grazie ad essa abbiamo raggiunto traguardi inauditi. Cure mediche, nuove tecnologie, conoscenze, lussi. Eppure la felicità è molto rara e nessuno riesce a fermare guerre e distruzione ambientale. La ragione è semplice. Noi siamo un corpo, siamo una mente ma siamo anche anima o cuore che dir si voglia ed è questa la nostra natura più autentica. Se la trascuriamo, condanniamo noi stessi e il mondo intero. Le religioni non centrano nulla e non c’è nemmeno niente da credere. È come siamo fatti noi esseri umani. È come è fatta la vita. Siamo esseri materiali ma anche e soprattutto spirituali. Trascurare la parte più profonda di noi è autolesionistico e molto pericoloso. Basta guardarsi attorno. Non siamo mai stati così istruiti, ricchi e curati eppure dilagano dipendenze, problemi di salute mentale e violenza mentre il pianeta è una discarica anche morale e un campo di battaglia. Oggi le persone hanno infinitamente di più, ma mai abbastanza. E le cose che accumulano non riempiono affatto i loro vuoti e non curano le loro ferite. La ragione è semplice. Siamo esseri anche e soprattutto spirituali e solo una vita che ci rispecchia pienamente può donarci vero benessere. Ed è questa la vera rivoluzione del nostro tempo. Non solo soddisfare il nostro corpo e la nostra mente, ma anche il nostro cuore. È così che salviamo noi stessi ma anche il mondo. Dall’anima o dal cuore che dir si voglia, sgorga il meglio di noi. La sensibilità, la compassione, l’altruismo, l’amore. E una politica con tale fondamento non può che essere benefica per tutti. Il cuore è poi anche più intelligente della mente, vede più in profondità e più lontano. I problemi che ci affliggono sono tutti causati dalla mente che alimenta egoismo, bramosia, avidità, competizione, superficialità. La mente è materiale e sprona le persone verso vicoli ciechi fatti di carriere, di accumulo di roba, di piaceri e palchi su cui esibirsi. Persone che vivono come se sapessero tutto quando non conoscono nemmeno se stesse, che vivono come se fossero eterne ed invincibili quando sono foglie in balia del vento. Con la testa persa in qualche trauma mai risolto o ansia mai sconfitta. Vittime di identità artificiali e false certezze. Vittime di ruoli e personaggi dai soliti copioni. Perché osservare ed imitare è un istinto primordiale che a molti non passa mai. Veniamo poi educati ed istruiti su ogni dettaglio del mondo là fuori mentre nessuno ci insegna nulla di quello che abbiamo dentro. Come conoscerci a fondo. Come gestire pensieri ed emozioni. Come gestire passato e futuro. Come scoprire la propria natura più autentica ed esprimerla nel mondo. Come trovare il vero benessere e in cosa consista davvero. Veniamo lasciati soli finendo travolti dai deliri egoistici di massa e da un sistema che ci usa e poi ci getta. Quel capitalismo che non è altro che la manifestazione terrena dell’egoismo viscerale. Un capitalismo ormai esistenziale inculcato e propagandato. Ci ritroviamo a consumare nullità e soprattutto noi stessi, come automi nella disperata ricerca di vaga felicità e senso. Tutto inutile. Il lunapark capitalistico offre solo distrazioni. Ed ecco le code dagli spacciatori e dagli strizza cervelli ed ecco le teste perennemente incollate a qualche schermo. Ed ecco il culto di se stessi e il dolore che genera l’indifferenza e la violenza che devastano il pianeta. È la ricoperta della propria natura autentica la vera rivoluzione del nostro tempo. Una rivoluzione a portata di mano e di tutti. Non serve credere a nulla, non servono dottrine e santoni. Basta volerlo e fermarsi un attimo. Basta dedicare del tempo e delle energie a se stessi. Basta abbassare ritmi e toni cercando dentro invece che fuori. Basta disintossicarsi da luoghi comuni ed abitudini. Togliendosi maschere e costumi di scena e tornando onesti anche con se stessi. Ponendosi delle domande e cercando delle risposte. Seguendo il proprio cuore verso una vita più sana ed autentica che permetta alla verità di emergere. Una rivoluzione personale che diventa sociale che diventa politica. Dobbiamo cambiare noi stessi per cambiare il mondo attorno a noi per cambiare il mondo intero. Passando da un’epoca solo materiale in balia della mente egoistica, ad un’era anche spirituale che permetta alla nostra essenza amorevole di esprimersi e di godersi la vita.
Tommaso Merlo
domenica, novembre 03, 2024
sabato, novembre 02, 2024
Michele Pietrasanta
LO STRAZIO DELL’ALLEANZA PD-M5S FINIRÀ COME AL SOLITO, CIOÈ MAI.
E PER CAPIRE GIUSEPPI E I SUOI, BASTA VEDERE COME GIOCANO CON LE PAROLE ED I SENSI.!
Tutti i giornali dedicano anche oggi ampio spazio al Movimento 5 stelle, al suo dibattito interno, chiamiamolo così, e ai suoi rapporti con il Partito democratico. Da dove Elly Schlein e il resto del gruppo dirigente, con qualche minima differenza di tono e di posizionamento tattico, insistono nella strategia del corteggiamento perseguita negli ultimi sei anni – riassumibile nello slogan: se non ti metti con me mi ammazzo – com’è del resto comprensibile che facciano, oramai, a poche settimane dal voto in Umbria ed Emilia-Romagna.
Meno comprensibile è che dopo sei anni in tanti ancora si stupiscano delle ambiguità e delle giravolte di Giuseppe Conte, sommariamente ma sempre utilmente ricapitolate oggi da Marco Imarisio sul Corriere della sera.
Da quella notte del 4 marzo 2018 in cui Davide Casaleggio e Luigi Di Maio si chiudono in una stanza per decidere con chi provare a governare, con lui che entra e dice: «Se volete, sento i miei amici del Pd», e tre mesi dopo è al governo assieme a Matteo Salvini, con cui poco dopo firma ed elogia i decreti sicurezza che abolirà l’anno successivo (parzialmente e dopo molte resistenze, a dire il vero), nel suo secondo governo, quello con i «vecchi amici» del Pd, che in compenso cercherà poi di fregare nel voto sul capo dello stato, quando tratterà riservatamente con la destra (non sarà la prima né l’ultima volta) per portare Elisabetta Belloni al Quirinale.
Nel 2018 si dice orgogliosamente «populista» (e in un’altra occasione anche «sovranista») ma l’anno dopo, davanti al pubblico della Festa dell’Unità, anche «progressista da sempre». Eppure, ancora in questi ultimi mesi, è forse l’unico «progressista» del pianeta a rifiutarsi di scegliere tra Le Pen e Macron, e persino tra Trump e Biden. L’elenco potrebbe proseguire, ma non c’è bisogno di farla tanto lunga, per spiegare lo sconcerto dei dirigenti del Pd e dei tanti sostenitori, nel centrosinistra, dell’alleanza con Conte, di fronte ai suoi continui ripensamenti: chi l’avrebbe mai detto? In altre parole, la mia personale profezia su come finirà questa storia è semplicissima: non finirà mai. Andrà avanti esattamente così almeno fino alle prossime politiche.
( linkiesta.it )
In tutto questo guazzabuglio, ginepraio nauseabondo della “Politica”, principalmente quella del Nostro Paese e dei nostri Dis-Onorevoli, troviamo la fonte di quella metastasi che “tutto dice” e “nulla fa capire”.
In tutto questo, giusto per sintetizzare, ci viene incontro lo straordinario insegnamento sulla “comunicazione umana” (direi di “italica origine”) del Pirandello in uno stralcio del suo “Uno, nessuno e centomila” (1926).
Come a dire che tra il DETTO ed il PERCEPITO esiste una differenza sostanziale : >>
…. ““Ma il guaio è che voi, caro mio, non saprete mai come si traduca in me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi, la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io, nell'accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d'intenderci; non ci siamo intesi affatto.”” ….
[ Luigi Pirandello (1867-1936), Uno, nessuno e centomila, 1926 ]