venerdì, ottobre 31, 2025
giovedì, ottobre 30, 2025
mercoledì, ottobre 29, 2025
martedì, ottobre 28, 2025
lunedì, ottobre 27, 2025
domenica, ottobre 26, 2025
sabato, ottobre 25, 2025
venerdì, ottobre 24, 2025
giovedì, ottobre 23, 2025
mercoledì, ottobre 22, 2025
martedì, ottobre 21, 2025
lunedì, ottobre 20, 2025
domenica, ottobre 19, 2025
sabato, ottobre 18, 2025
venerdì, ottobre 17, 2025
giovedì, ottobre 16, 2025
martedì, ottobre 14, 2025
Prof. ORSINI
Una cosa è esultare per la tregua; un'altra cosa è acclamare Trump.
Esulterei per la sconfitta del terrorismo, ma non ringrazierei i terroristi.
Esulterei per la scomparsa delle droghe, ma non ringrazierei gli spacciatori.
Esulterei per la scomparsa degli omicidi, ma non ringrazierei gli assassini.
A me non dà fastidio la tregua.
Mi dà fastidio che coloro che hanno sterminato i palestinesi si presentino come i loro salvatori.
Non mi dà fastidio la tregua.
Mi dà fastidio che coloro che hanno lavorato soltanto per lo sterminio dei palestinesi, come Donald Trump, che ha dato a Netanyahu le armi e i soldi per massacrare decine di migliaia di bambini palestinesi, e che ha posto il veto alla tregua mille volte, si ritrovino a essere i padroni di Gaza.
Non mi dà fastidio la tregua.
Mi dà fastidio la gigantesca operazione di manipolazione dell'opinione pubblica in atto in Italia per incensare quel grandissimo crimin [...] le del presidente degli Stati Uniti.
Trump non meriterebbe di ritirare il Nobel per la pace, ma di finire davanti a un tribunale internazionale. L'Italia è uno Stato satellite, quindi tutto è rovesciato. Il terrorismo è condannato, ma il terrorista è lodato. L'omicidio è condannato, ma l'assassino è ammirato. La droga è condannata, ma lo spacciatore è premiato.
Trump ha dichiarato alla Knesset: "Netanyahu mi ha chiesto armi potentissime che non sapevo nemmeno di avere ed io gliele ho date".
lunedì, ottobre 13, 2025
domenica, ottobre 12, 2025
sabato, ottobre 11, 2025
Tommaso Merlo
La tregua a Gaza e la via di uscita
Il Nobel per la pace non è andato a Trump che ha armato e difeso i carnefici del genocidio del secolo fino all’altro ieri, ma nemmeno ai bambini di Gaza. A quelli sterminati dal regime sionista e a quelli mutilati che gioiscono timidamente per la tregua. Magari riusciranno a mangiare decentemente e ritrovare barlumi di speranza in quell’inferno. Ma le buone notizie finiscono qui. Tutte le campane concordano che si tratta di un accordo ridicolo che non risolve nulla, la solita pagliacciata narcisistica di Trump anche se perlomeno sospende il genocidio e smuove le acque torbide. Se il regime sionista ed Hamas hanno firmato una tregua, è perché conveniva ad entrambi. Trump è parte integrante del conflitto, nonché il burattino di turno della lobby sionista che solo qualche settimana fa ha approvato altri miliardi di aiuti militari e finanziari a quel maniaco omicida di Netanyahu. Una tregua conveniva ad Hamas per evitare che anche Gaza City venisse rasa al suolo e della Striscia non rimanesse più nulla. La partecipazione alle trattative di altri paesi arabi può avere influito, ma soprattutto le condizioni di una popolazione allo stremo. Servono aiuti umanitari urgenti ed ulteriori spargimenti di sangue sono inutili dato che Hamas per adesso ha strategicamente vinto. L’obiettivo del regime sionista era infatti quello di sradicare Hamas che invece è ancora viva e vegeta. Il regime sionista voleva poi riprendersi gli ostaggi con la forza bruta ed invece ha dovuto scendere a patti nuovamente e rinunciare ad un ulteriore avanzata che ne metteva a rischio la vita. Perfino i capi dell’esercito più amorale del mondo erano contro l’invasione di Gaza City anche perché dopo due anni di feroce assedio, Hamas ancora combatte. Quanto al sogno di un esodo di massa forzato verso l’Egitto o chissà dove, tutto saltato per adesso. Ma anche al regime sionista conveniva siglare una tregua, per portare a casa gli ostaggi e calmare una popolazione israeliana esasperata e per prendere fiato dopo due anni di guerra totale senza uno straccio di vittoria. I nemici di sempre sono tuti lì mentre Israele è in frantumi economicamente, socialmente e moralmente ed è vittima di un inedito isolamento internazionale che ne mette addirittura a rischio la sopravvivenza. Israele dipende totalmente dall’Occidente e in particolare dagli Stati Uniti dove il consenso verso il sionismo è ai minimi storici. Se Washington dovesse staccare la spina, sarebbe la fine ed è per questo che Netanyahu ha spinto i miliardari sionisti della lobby a comprare il Tik Tok americano. Nel disperato tentativo di imporre la propaganda sionista alle nuove generazioni ed evitare che la politica americana gli volti le spalle. E volente o meno, è questa la vera vittoria strategica di Hamas. Nel giro di due anni la questione palestinese è tornata al centro del dibattito mondiale e per la prima volta in modo veritiero. Decenni di corruzione politica e mediatica sionista sono finiti sotto le macerie di Gaza insieme a migliaia di innocenti. Altro che avamposto della nostra civiltà in Medioriente, altro che democrazia modello, altro che vittime sacrificali. Il sionismo ha mostrato il suo vero volto, quello di un regime di apartheid e terrorista perlomeno quanto i suoi efferati nemici, un paese in balia di una ideologia fanatica intenta a portare avanti un fallimentare progetto coloniale con ogni mezzo. E c’è da scommetterci che non appena gli converrà, i sionisti tradiranno anche questa tregua e riprenderanno la pulizia etnica che anno iniziato oltre settant’anni fa che è la loro unica vera stella polare. Per Netanyahu ed i suoi complici, gli accordi sono da sempre carta igienica, la parola data di nessun valore ed ammazzano pure i negoziatori se gli gira. E appena gli converrà, riprenderanno a bombardare i paesi limitrofi e buttare benzina sul fuoco per convincere gli americani a ridurre l’Iran come la Siria e coronare così i loro sogni egemonici nella regione. Inutile farsi illusioni quindi. L’unica vera via di uscita dalla spirale di violenza in Terra Santa, è la sconfitta storica del sionismo e il contemporaneo scioglimento della resistenza islamica. L’unica via di uscita è ripartire dal 1948 con un nuovo percorso politico costituente sotto l’egida della comunità internazionale. Lo stato ebraico ha fallito come sono fallimentari le repubbliche islamiche. La Terra Santa appartiene al mondo intero e deve essere governata da una repubblica moderna all’altezza in cui tutti i suoi cittadini abbiano pari diritti e dignità a prescindere dalle appartenenze etniche e religiose. Una democrazia autentica e aperta al mondo. Dal fiume fino al mare. Con capitale una Gerusalemme liberata da ogni delirante fanatismo. In modo che la Terra Santa torni ad essere simbolo dell’amorevole convivenza pacifica tra tutti i popoli invece che vergognoso simbolo del folle odio fratricida.
Tommaso Merlo
venerdì, ottobre 10, 2025
giovedì, ottobre 09, 2025
Prof. ORSINI
Tomacrock.
Il Corriere della Sera non fa altro che informare i lettori sulla potenza dei Tomahawk. Io mi permetto di suggerire ai giornalisti del Corriere della Sera, molto rispettosamente, di informare sulla potenza delle testate nucleari della Russia. Non vorrei che il Corriere della Sera stesse commettendo lo stesso errore commesso con gli Abrams, i Challenger, i Leopard, gli Atacms, gli Himars, gli Storm Shadow, gli Scalp, i Samp-T, i Patriot, gli F-16 e le bombe a grappolo. Ogni volta che la Nato ha dato un'arma sofisticata a Zelensky, molti sono caduti in facili entusiasmi. E l'Ucraina sempre più nella fossa. Oggi il Corriere della Sera scrive che "la potenza dei Tomahawk cambia i rapporti di forza". Forse nei sogni di qualcuno. Al Corriere della Sera vorrei dire, sempre rispettosamente, che le cose andranno come ho previsto all'inizio della guerra: quanto maggiore sarà la potenza di fuoco dell'Ucraina contro la Russia, tanto più grande sarà la potenza di fuoco della Russia contro l'Ucraina. Per ogni passo avanti, l'Ucraina farà due passi indietro. Per ogni proiettile della Nato che l'Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l'Ucraina. La Russia vincerà questa guerra con le armi convenzionali o con quelle nucleari. Suggerisco cautela.
https://www.amazon.it/Bianca-Italia-corruzione-dellinformazione-Stato-satellite/dp/B0DPJJVD32/ref=sr_1_2?crid=3M5WAOEXQYV3S&dib=eyJ2IjoiMSJ9.fM_iihhwX7qC2Phy4Za6yruS-Cujqh1B8f_JmjoAeI7MwBAyw7n1b9JSogWQjfNjeAzvalUzzrDQWs6J1nsq6ktzF3R3ArcHyWI6SKdyqalQrBAc9OueYWYOrso2z_e49YUrSG4eI4wuG79ckr0uokG5oZrLNUoF10maCd6Zo_atluvls8lz3ZYMYTuQ4b-TroWB0EB6lvZfJR1HkFcgsd9ahSt-eNjr22FlIIMD09PvqrtrtLSbsjfLlPvq11i4jF4W8G-A8rB52YpElwJKtFb_CBQBVRgOieRd20QUIqA.Z-0MiGVOBatuV1m9W5AzlcRaM207gqjKWHegvBYI5v4&dib_tag=se&keywords=orsini+alessandro&qid=1759942784&sprefix=orsini+al%2Caps%2C137&sr=8-2
Sul tema, mi permetto di suggerire questo libro, scusandomi con Giovanni Donzelli e Giorgia Meloni per il link:
mercoledì, ottobre 08, 2025
martedì, ottobre 07, 2025
lunedì, ottobre 06, 2025
domenica, ottobre 05, 2025
Tommaso Merlo
La fine della Flotilla e quella del sionismo
Il regime sionista osa bloccare illegalmente la Flotilla salpata per rompere il disumano assedio di Gaza dopo due anni di feroce genocidio. In acque non loro, calpestando ogni legge, puntando sulla faccia degli equipaggi armi occidentali. Fornite da governi complici dello sterminio del secolo e senza i quali il regime sionista sarebbe già un brutto ricordo. Governi come quello italiano che hanno perfino avuto il coraggio di denigrare la Flotilla colpevole di svergognare la sua complice inerzia di fronte ad una tragedia epocale che si ostina a non comprendere. Il governo italiano si è schierato fin dalla prima bomba su Gaza col regime sionista ed ha continuato addirittura a fornire armi nonostante l’indignazione crescente dei suoi cittadini. Di gran lunga la decisione politica più rilevante presa da questo insulso governo e quindi quella più qualificante. Tra la lealtà a Trump e quindi al sionismo che lo tiene al guinzaglio ed i cittadini italiani, questo governo ha preferito i primi. Si spacciano come sovranisti e poi fanno la volontà di altri paesi. Si spacciano come paladini del popolo per raccattare voti e poi una volta nei palazzi si schierano col sistema lobbistico di cui il sionismo è campione. E se mettono prima se stessi ed i loro alleati al proprio popolo, figurarsi rispetto al popolo palestinese. Sono arrivati al punto da ignorare perfino il diritto internazionale, perfino quei valori che dicevano essere fondanti della nostra civiltà e per cui hanno scatenato guerre a vanvera per decenni in giro per il mondo. È questo il gravissimo passaggio politico che non comprendono. Appurato da esperti del settore e quindi senza ombra di dubbio il genocidio, non era più una questione del solito tifo tra pro israeliani e pro palestinesi, ma piuttosto una questione di umanità verso la disumanità, di legalità internazionale verso uno stato canaglia, di buonsenso verso follia ideologica, di cruda realtà verso spietata propaganda. Governi come quello italiano non hanno capito che quella a Gaza non è una guerra qualsiasi che possono buttare in caciara per salvarsi la poltrona, ma uno sterminio di massa e quindi uno spartiacque storico perché mette in discussione le fondamenta della nostra convivenza civile sul pianeta. La comunità internazionale sorta a seguito della seconda guerra mondiale si fonda su diritti umani universali ed inviolabili, e a nessuno deve essere permesso di perpetrare un genocidio e per nessuna ragione al mondo e tantomeno per qualche delirio politico-religioso. Si tratta di traguardi anche culturali dell’umanità che vanno ben oltre i governucoli del momento. Si tratta di traguardi popolari che vanno ben oltre ai politicanti del momento. Fin dalla prima bomba su Gaza, il governo doveva semplicemente pretendere che lo stato genocida di Israele rispettasse le leggi internazionali e in caso contrario imporre un immediato embargo totale. Punto. E ad aprire un corridoio umanitario ci sarebbero dovuti andare loro, non la Flottilla. Ed invece sono passati due anni di sangue innocente e ancora sono complici ed hanno pure il coraggio di lamentarsi se le proteste dilagano. Una politica fuori dalla realtà e fuori dalla storia. Per un cittadino con un minimo di cuore e consapevolezza, non è pensabile far finta di niente davanti a decine di migliaia di civili trucidati ed affamati. Sarebbe davvero la fine. L’unica speranza per il futuro viene infatti dalla coscienza di coloro che si ribellano contro certi orrori. Anche perché quello che oggi succede ai palestinesi, un domani potrà succedere ai nostri figli in un mondo senza regole e valori in cui a qualunque ideologia venga permesso di ammazzare chi non si piega ai suoi deliri. Da quando sono sbarcati, l’obiettivo dei sionisti è la pulizia etnica e il ridicolo piano Trump è l’ennesimo aiuto occidentale a quel progetto coloniale. Non un piano di pace ma di capitolazione, rivogliono gli ostaggi israeliani ignorando quelli palestinesi che da decenni vengono torturati e perfino stuprati dai sionisti in carcere. Senza uno straccio di processo e tra loro un sacco di minorenni ed oppositori politici spariti nel nulla. Vogliono come da sempre la sottomissione dei palestinesi sotto il ricatto della violenza bruta e appena possibile scatenare l’ennesimo esodo di massa in modo da rubare anche gli ultimi brandelli di terra palestinese. Nessuna congettura, ormai lo dicono apertamente e a tutti i livelli. Anche che lo Stato di Palestina non lo permetteranno mai. Quello di Trump è un piano scritto senza palestinesi ma a quattro mani coi peggiori sionisti che sguazzano a Washington e prevede un ruolo anche per quel criminale di guerra di Blair la cui sfacciataggine conferma lo spessore morale. Un piano proposto da gente che ammazza i negoziatori, che tradisce ogni cessate il fuoco e che spera in un rifiuto in modo da incolpare i palestinesi e continuare i massacri. Su una barca della Flottilla c’era anche il nipote di Mandela ed è proprio quella sudafricana la via da seguire, l’isolamento internazionale finché il regime israeliano crollerà anche per implosione e si potrà aprire una nuova fase storica in Medioriente. Una fase ispirata da genuini principi democratici e diritti umani per tutti. Quanto allo sradicamento dell’ideologia sionista basterà riprendere il percorso democratico iniziato a seguito della seconda guerra mondiale. Politicanti, governi e perfino ideologie vanno e vengono, ma l’umanità resta e prima o poi trova sempre la via verso un futuro migliore.
Tommaso Merlo
sabato, ottobre 04, 2025
Gaza.
Medio Oriente, Trump: "Ostaggi a casa, è un giorno speciale "
Un breve video pubblicato sul proprio social 'Truth': il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato così l'importante passo in avanti nei colloqui su Gaza. "Voglio ringraziare i paesi che hanno consentito di raggiungere questi risultati: Qatar, Turchia, Arabia Saudita e molti altri. E' un giorno importante e vedremo come andrà a finire. La cosa più importante e rendere questo accordo concreto e l'importante è che gli ostaggi tornino nelle loro famiglie".
"E' un giorno molto speciale senza precedenti per molti versi", ha proseguito Trump. "Grazie ai paesi che hanno dato un grande aiuto siamo molto vicini a raggiungere a questo obiettivo di pace. E tutti saranno trattati in modo equo"























