sabato, gennaio 21, 2023

Leonardo Minnozzi

 Una sentenza, quella del processo di appello sulla trattativa Stato-mafia, parla chiaro, la trattativa c’è stata, la sentenza dice che ad un certo punto alti ufficiali del Ros, di quel periodo, che avevano intrapreso il dialogo con la mafia ritenerono di favorire la latitanza di Provenzano 'per indicibili ragioni di interesse nazionale, cioè perché in quel momento si riteneva che lasciare libero Provenzano fosse funzionale a garantirne la forza e la potenza rispetto ad un altro schieramento, quello stragista. Si dice nella sentenza che in quel momento lo Stato si alleò con un nemico per contrastare un nemico ancora più pericoloso.

Questo è un Paese che ormai nasconde perfino il contenuto delle sentenze assolutorio. Di certe vicende non si deve parlare. C'è stato il silenzio assoluto e qualche volta chi ne ha parlato ha mistificato i fatti.
Invece anche quella sentenza funge a conclusioni forti: una parte dello Stato ha favorito la latitanza di Provenzano.
Ma in quel periodo Provenzano ha anche ordinato l'uccisione di altre persone, gestiva gli appalti per conto di Cosa Nostra, coordinava l'attività estensiva per conto di Cosa Nostra. Com'è che non si è scatenato un dibattito a livello politico, a livello giornalistico, a livello sociale su una conclusione di questo genere?
intervento del Consigliere del CSM Di Matteo ad
Atlantide 18 gennaio 2023

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