mercoledì, aprile 30, 2025

Tommaso Merlo

 Parleremo mandarino


Mentre in Italia si bisticcia per una guerra di ottant’anni fa, il mondo sta cambiando radicalmente e noi siamo senza guida ed in balia di eventi più grandi di noi. La Cina sta rimpiazzando gli Stati Uniti al timone del mondo. Un passaggio epocale che potrebbe portare alla terza guerra mondiale. Il motivo è molto semplice. Gli Stati Uniti esercitano da decenni una leadership egemonica basata sulle armi e sul dollaro, la supremazia economica l’hanno già persa, quella militare invece no e prima di cedere del tutto lo scettro ai cinesi proveranno a distruggerli militarmente. Lo suggerisce la storia antica come quella degli ultimi anni. Lo sceriffo americano ha il grilletto facile e basta vedere la disposizione delle basi militari statunitensi su una mappa per capire che la guerra con la Cina la immaginano da parecchio tempo. L’hanno accerchiata ed hanno pure già pronto il pretesto, Taiwan. La novità è che si sono ristretti i tempi. Questo perché da una parte è arrivato Trump che ha rispolverato il nazionalismo protezionista e sta infliggendo colpi letali al già malconcio impero a stelle e strisce, mentre dall’altra la Cina sta correndo all’impazzata perché invece di parlare lavora e invece di litigare pensa e pure in anticipo. Basta vedere come sforna a nastro super cacciabombardieri e portaerei futuristiche da togliere il sonno al Pentagono. Sono avanti pure su quello e quando passeranno dalla produzione di borsette a quelle di missili ipersonici, sbaraglieranno la concorrenza pure lì. Si prefigura un conflitto mondiale che vedrà la Cina alleata con la Russia e noi ex colonie europee al fianco degli Stati Uniti magari lasciati sul fronte russo, con l’obiettivo napoleonico di sedersi sul trono dello zar e prendere i musi gialli alle spalle. L’unica speranza di prevenire tale conflitto devastante mondiale, è l’implosione dell’impero americano, il suo crollo economico e quindi a domino di tutto il resto. Un’ipotesi che il duo tragicomico Trump-Musk hanno reso realistica come non mai e a cui i cinesi sembrano credere. Basta vedere come hanno reagito ai dazi, come se non aspettassero altro. Come se la guerra sia già iniziata anche se solo a livello commerciale e l’obiettivo dei cinesi sia proprio quello di favorire il crollo economico statunitense in modo da prevalere senza sparare un colpo o perlomeno prendere tempo. La Cina non è guerrafondaia e non mira all’egemonia, ma se attaccata reagirà anche perché oggettivamente la leadership americana non ha più senso oggi. Non corrisponde ai valori in campo e dopo decenni di guerre a vanvera, ha seppellito per sempre la loro e la nostra presunta superiorità morale in quel di Gaza. Ed è per questo che gli americani hanno fretta di lasciare il pantano ucraino e sistemare quello mediorientale, lo sceriffo ha capito che è la Cina il nuovo boss in città e pensa al duello. Quanto a noi europei, grazie al disimpegno dell’impero americano abbiamo maggiore libertà e la leadership multipolare della Cina è sicuramente più saggia e vantaggiosa per noi. Il problema è che non esistiamo politicamente e quindi non possiamo approfittarne. Soffia un vento nazionalista anche da noi e per colpa delle mire espansionistiche della Nato ci ritroviamo impantanati in Ucraina, con bollette alle stelle ed immense risorse pubbliche sprecate in armi invece che in uno sviluppo indispensabile per tenere il passo. Tutta colpa di classi dirigenti culturalmente non europee e quindi non in grado di portare avanti il progetto continentale. Siamo fermi alle nazioncine dei bei tempi che furono e lasciamo Bruxelles in mano ad insulsi tecnocrati e politicanti parcheggiati in attesa di una poltrona più vicino a casa. Il mondo sta cambiando radicalmente e noi siamo senza guida ed in balia di eventi più grandi di noi. Bisticciamo per una guerra di ottant’anni fa mentre si stanno creando le premesse per la terza guerra mondiale. L’unica belle notizia è che questa volta non si dovrebbe combattere dalle nostre parti. Gli Stati Uniti hanno già accerchiato la Cina e attaccheranno da sudest, noi europei ci lasceranno sul fronte russo per sorprenderli alle spalle. Manderemo i nostri ragazzi a morire in trincea nella speranza di una fettina di torta al tavolo dei vincitori, se invece i musi gialli dovessero avere la meglio non ci resterà che mandare quelli superstiti ad imparare il mandarino.

Tommaso Merlo

martedì, aprile 29, 2025

lunedì, aprile 28, 2025

1992 dimissioni.

 Il Presidente della Repubblica italiana, Francesco Cossiga, si dimette. La scelta matura in seguito alle elezioni del 5 e 6 aprile. Le motivazioni delle dimissioni fornite da Cossiga sono tre: lo scarso risultato elettorale delle formazioni politiche storiche della Repubblica, il cosiddetto “pentapartito” di cui lui fa parte ed è stato vivo sostenitore; la difficoltà di trovare una maggioranza stabile in parlamento e contestualmente a ciò la necessità per il paese di avere un governo forte. Le dimissioni di Cossiga segnano l’inizio della fine della prima repubblica.

domenica, aprile 27, 2025

sabato, aprile 26, 2025

Liberazione


 

Vizi e vitalizi Matteo Brambilla.

 Il problema non e' solo che i 4 moschettieri del fu movimento non si sono opposti alla restituzione del vitalizio per de Lorenzo dopo la riabilitazione del tribunale, ma che abbiano calpestato milioni di votanti che li avevano messi nelle istituzioni come loro portavoce, per eliminare gli odiosi privilegi, come il vitalizio. 

Al loro posto, al posto di gilda sportiello e di costa io mi vergognerei e non poco.

Ma si sa, le persone appaiono veramente per quello che sono in questi frangenti...

Ci sono gli uomini, gli omuncoli, i quaquaraqua'.

Scegliete voi la categoria alla quale identificare i rappresentanti del partito di conte...

Per me sono semplicemente dei degni rappresentanti della casta partitocratica col culo a bostik sulla poltrona.

#ilmiomovimentoeradifferente

#novitalizio

#no privilegi

#restituiteilmaltolto

venerdì, aprile 25, 2025

giovedì, aprile 24, 2025

mercoledì, aprile 23, 2025

Accadde oggi.

 1946 – La Piaggio deposita un brevetto per "motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica": nasce la Vespa Piaggio


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Almanacco | Mercoledì 23 Aprile: accadde oggi, compleanni, santo e proverbio del giorno
https://www.modenatoday.it/social/almanacco-compleanni-giorno-23-aprile-2025.html

martedì, aprile 22, 2025

lunedì, aprile 21, 2025

Tommaso Merlo

 La tregua di Pasqua


Ci vorrebbe davvero una tregua pasquale. Una tregua per tutti i guerrafondai affinché pensino al bene dei loro figli e nipoti visto che saranno loro a morire in trincea. Una tregua pasquale anche per tutti i menefreghisti affinché si ricordino che c’è bisogno di tutti a questo mondo e che se succedono certe tragedie è perché in troppi girano la faccia dall’altra parte. Una tregua pasquale per i sionisti affinché si rendano conto del suicidio storico che hanno intrapreso e trovino la forza di consegnare Netanyahu ed i suoi complici al tribunale internazionale. Israele ha compromesso la sua reputazione politica e morale per sempre col genocidio di Gaza, tornare al dialogo e al buonsenso è l’unica via di uscita sempre che non sia troppo tardi. Si possono comprare i politici e anche i media ma non la verità storica che prima o poi si impone sempre. Ma anche i Palestinesi hanno bisogno di una tregua affinché cessino le indicibili sofferenze che stanno patendo. Una tregua che li aiuti anche a comprendere come la violenza sia un boomerang e soprattutto per chi come loro ha tutte le ragioni del mondo. La violenza ti mette sullo stesso piano del tuo aggressore e gli permette di fare il gioco sporco. Devono abbandonare il fanatismo a matrice religiosa e riprendere la strada democratica. L’intero mondo libero li sostiene e la libertà della Palestina è solo questione di tempo. Serve una tregua pasquale per gli ebrei, per i musulmani ma anche per i cristiani nella speranza capiscano come a cambiare sono le liturgie, ma se esiste un Dio, è lo stesso per tutti. Che ascoltino la voce dei loro profeti e non di coloro che la sfruttano a fini politici. Ma ci vorrebbe una tregua pasquale anche per Putin affinché approfitti della mediazione americana per porre fine alla guerra in Ucraina e al sacrificio del suo popolo. Ha vinto sul campo di battaglia e si deve accontentare, una escalation con l’Europa non conviene nemmeno a lui. Che riparta piuttosto la ricostruzione anche politica nell’interesse reciproco, da buoni vicini di casa. I popoli europei non sono una minaccia per la Russia, lo sono una manciata di politicanti invasati di conformismo bellico e più Putin si mostrerà ragionevole più la russofobia si dissolverà. Quanto all’altra parte del fronte, anche gli ucraini hanno bisogno di una tregua pasquale, affinché accettino la cruda realtà e cambino rotta. Liberandosi dei politicanti nostrani che li hanno trascinati in tale disastro ma anche dei cattivi consiglieri. Il loro paese è in macerie per colpa dei deliri neocon occidentali e delle mire espansionistiche della Nato. La loro transizione verso l’Europa poteva e doveva essere gestita politicamente in modo intelligente dopo un millennio a braccetto con Mosca. Non gli resta che guardare avanti, finito il business della guerra inizia quello della ricostruzione e la democrazia vera è una maratona. Quanto all’altra sponda dell’oceano, urge una tregua pasquale anche per Trump affinché si renda conto del caos che ha sparso per il mondo e si dia una calmata. Non è colpa di nessuno se sua madre non lo ha amato abbastanza da bambino, i traumi infantili sono una opportunità di crescita e non pretesti per sfogare le proprie frustrazioni sugli altri. Nessuno pretende che Trump viva un risveglio interiore anche perché alla sua veneranda età rischia di gettarsi dal tetto della Casa Bianca sommerso dai sensi di colpa. Ma che perlomeno licenzi la manica di idioti di cui si è circondato e si dedichi al golf. Sarebbe l’unico atto altruistico della sua esistenza. Ma nulla succede per caso, il mondo è pieno di Trump, è pieno di vittime del loro ego tossico. Pieno di inconsapevolezza che rasenta la follia, pieno di cattiveria frutto della paura e del vuoto interiore, pieno di illusioni materiali con fughe da se stessi che durano vite intere. Pieno di dolore nascosto con la spavalderia. Pieno di vuoto colmato col nulla. Già, è il mondo intero che ha bisogno di una salubre tregua pasquale. L’autodistruzione non è mai stata così prossima con guerre che proliferano ovunque. Guerre presenti e future, guerre civili e potenzialmente mondiali, guerre commerciali e militari e perfino potenzialmente atomiche. Tutti illusi che il nemico e quindi la soluzione sia là da qualche parte e non dentro di noi. Ma l’unica guerra che ha davvero senso è quella contro la nostra maligna natura egoistica, è quella contro la nostra ignoranza esistenziale. E in attesa della resurrezione della consapevolezza, non resta che perdonali perché non sanno quelli che fanno.

Tommaso Merlo

domenica, aprile 20, 2025

sabato, aprile 19, 2025

Accadde oggi.

 19 aprile 2025 è sabato, la chiesa ricorda santa Emma di Sassonia, la Luna è gibbosa calante mentre il proverbio del giorno è cinese e dice: “I piccoli mali sono le sorgenti del nostro dolore: gli uomini non inciampano nelle montagne ma sulle pietre“.

venerdì, aprile 18, 2025

giovedì, aprile 17, 2025

Accadde oggi: Baia dei porci 17 aprile 1961.

 Millecinquecento esuli cubani anticastristi, appoggiati dagli Stati Uniti, approdano sulla spiaggia di Giron, nella Baia dei Porci, nel tentativo di invadere l’isola e rovesciare il regime di Fidel Castro, con il quale, dal gennaio 1961, gli Stati Uniti hanno interrotto le relazioni diplomatiche. Gli esuli cubani in America sono stati addestrati dalla CIA in vista di questa operazione, approvata dal presidente John Fitzgerald Kennedy. L’invasione viene immediatamente scongiurata dall’esercito cubano. Il fallimento dell’operazione sarà un serio imbarazzo per l’amministrazione Kennedy.

mercoledì, aprile 16, 2025

martedì, aprile 15, 2025

15 aprile 1920 condannati a morte.

 Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco, emigrati italiani negli Stati Uniti e attivisti anarchici, vengono condannati a morte per l'omicidio di due uomini durante una rapina. Inizia un caso giudiziario che si trascina fino al 1927, quando verrà eseguita la condanna, accompagnata da proteste in tutto il mondo. Il carattere puramente indiziario delle prove addotte contro i due italiani, infatti, attira sulla corte accuse di faziosità dettata da motivi razziali e politici.

lunedì, aprile 14, 2025

domenica, aprile 13, 2025

Antonio Meucci 13 aprile 1808.

 Nasce a San Frediano, quartiere popolare di Firenze, Antonio Meucci. Lavorando come macchinista in una compagnia teatrale, nel 1835, Meucci parte per Cuba. Nel periodo cubano, Antonio si fa conoscere e apprezzare per gli studi sull’elettroterapia. È durante questi esperimenti che riesce a ottenere la conduzione elettrica della parola umana. Meucci prosegue i suoi studi sul telettrofono a New York, dove si trasferisce nel 1850, ma le sue condizioni economiche, via via peggiori, non gli permettono di rinnovare il brevetto della sua scoperta oltre il 1871. L’anno dopo, Meucci consegna i disegni del suo telettrofono al vicepresidente dell’American District Telegraph, la società per cui lavora Alexander Bell, che poco dopo presenterà il suo brevetto per il telefono. Meucci muore nel 1889; 113 anni dopo la sua morte, il Congresso degli Stati Uniti riconosce i suoi meriti come “inventore del telefono”.

sabato, aprile 12, 2025

venerdì, aprile 11, 2025

Accade ogg 11 aprile 1987

 Muore suicida a Torino Primo Levi, autore de “La tregua” e di “Se questo è un uomo”. Nato a Torino nel 1919 da famiglia ebrea, ha difficoltà a terminare gli studi a causa dell’introduzione delle leggi razziali. Riesce comunque a laurearsi e nel 1943 entra in contatto con un gruppo di partigiani operante in Val d'Aosta. Nel dicembre dello stesso anno, viene arrestato dalla milizia fascista. Con altri 650 ebrei viene deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Il suo romanzo “Se questo è un uomo” racconta le sue drammatiche esperienze nel lager nazista e diventa un classico della letteratura mondiale. Primo Levi è tra i pochissimi a far ritorno dai campi di concentramento. Quale testimone di tante assurdità, sente il dovere di raccontare. Con “La tregua” vince la prima edizione del Premio Campiello. Nel 1986 pubblica “I sommersi e i salvati”.

giovedì, aprile 10, 2025

mercoledì, aprile 09, 2025

Accade oggi 1955.

 Muore a Bodio Lomnago Paola Borboni. La  Borboni è attrice cinematografica ma soprattutto teatrale. Nel 1918, a soli diciotto anni è già prima attrice in compagnia. In giovane età predilige ruoli brillanti, col passare degli anni passa invece a quelli più complessi e drammatici. Sempre molto disinvolta in scena, fa scalpore con una sua esibizione del 1925 a seno nudo. Nel 1972, più che settantenne, sposa Bruno Vilar, di quarant’anni più giovane.

martedì, aprile 08, 2025

lunedì, aprile 07, 2025

Nas

 Nas in azione a Formia, “grave la situazione” e a Sperlonga. Fioccano le sanzioni – Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) dei Carabinieri di Latina ha

condotto un’importante operazione di controllo in tre esercizi commerciali, situati rispettivamente a
Pontinia, Formia e Sperlonga, finalizzata a garantire la sicurezza alimentare. L’intervento ha portato al
sequestro amministrativo di circa 110 kg di alimenti vari e 2.256 bottiglie d’acqua, pari a un totale di circa
4.200 litri, a causa di gravi irregolarità nelle procedure di conservazione, etichettatura e tracciabilità dei
prodotti.

domenica, aprile 06, 2025

venerdì, aprile 04, 2025

Per non dimenticare

 Martin Luther King Jr., nato Michael King Jr. (Atlanta, 15 gennaio 1929  Memphis, 4 aprile 1968), è stato un attivista, politico e pastore protestante statunitense, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani.

Il suo nome viene accostato per la sua attività di pacifista a quello di Gandhi, il leader della non violenza di cui King è stato un appassionato studioso, e a Richard Gregg, primo statunitense a teorizzare organicamente la lotta non violenta. L'impegno civile di Martin Luther King è condensato nella Letter from Birmingham Jail (Lettera dalla prigione di Birmingham), scritta nel 1963, e in Strength to love che costituiscono un'appassionata enunciazione della sua indomabile «crociata per la giustizia».

giovedì, aprile 03, 2025

mercoledì, aprile 02, 2025

martedì, aprile 01, 2025

Grande fratello 2025

 Jessica Morlacchi ha vinto la 18esima edizione del Grande Fratello. La concorrente è stata in assoluto una delle maggiori protagoniste della 18esima edizione: nel corso della 21esima puntata ha abbandonato il programma per poi essere ripescata alla 25esima grazie al pubblico che ha votato tramite il televoto. Dagli esordi nella musica alla molestia in televisione, ecco chi è Jessica Morlacchi.