venerdì, febbraio 17, 2023

Tommaso Merlo

 Il profitto è la droga dell’ego e sta portando il pianeta all’autodistruzione. Serve un nuovo paradigma in cui il profitto diventi un mezzo per godersi la vita e non un fine che la distrugge. Il modello egoistico imperante è demenziale. Ci si scanna per accumulare profitto che alla fine va nelle mani di pochi scontentando tutti. I ricchi vincitori finiscono dall’analista o a sniffare quando capiscono di essere stati ingannati. Nonostante ville e champagne soffrono delle stesse ansie e degli stressi traumi di prima, anzi, peggio. Altro che felicità in vendita. Si son solo intossicati la vita con della roba inutile e i loro sogni di gloria si son trasformati in incubi. Ma invece di ammetterlo, recitano la parte che ego e greggi gli impongono. Ma anche i poveri perdenti sono vittime dello stesso inganno. Finiscono frustrati e vittime di qualche dipendenza tossica perché soffrono dei soliti traumi e delle solite ansie e pensano che se avessero ville e champagne sarebbero felici. E quindi si scannano tra loro per emergere ed accumulare. Non sanno che all’ego non basta mai e tutti son destinati a rimanere perennemente frustrati. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Violenza, degrado sociale e psicologico, droga, guerre, superficialità consumistica. Un modello davvero demenziale che delude sia vincitori che vinti, ma non solo. Il profitto ci sta portando all’autodistruzione planetaria e questo perché si basa sul consumo illimitato di risorse che sono invece limitate. Non stiamo consumando solo roba, non stiamo consumando solo le nostre vite, ma anche il pianeta che ci ospita. E tutto questo in nome di deliri egoistici che non garantiscono affatto il benessere che promettono. Ci autodistruggiamo per alla fine ritrovarci tutti infelici. Davvero allucinante. Eppure l’ideologia del profitto e del consumo imperversa e sembra inarrestabile. Questo perché la sua origine è dentro di noi, non fuori. Il mondo non è altro che la manifestazione dei deliri egoistici che impregnano le persone. Ego personale che si è fa collettivo che si fa sistema. Nazionale e poi perfino globale. Il profitto è la droga dell’ego. Ne vuole sempre di più senza rendersi conto che l’unico risultato che ottiene è l’autodistruzione. Vale per i singoli come per il mondo. Serve urgentemente un nuovo paradigma, bisogna evolvere verso un’epoca in cui l’essere umano si disintossichi dai deliri egoistici e torni ad essere se stesso. E cioè un’anima di passaggio sul pianeta e non un automa materialistico illuso di essere immortale. Bisogna raggiungere un nuovo equilibrio interiore tra ego ed anima che si concretizzi all’esterno in un nuovo equilibro tra vita materiale e vita spirituale. Il profitto deve essere un mezzo e non un fine e deve essere equamente distribuito tra gli esseri umani. All’interno delle società come tra nazioni. In modo che tutti abbiamo una vita dignitosa e possano dedicarsi a godersi davvero la vita invece che o lavorare come bestie per sopravvivere oppure sguazzare in lussi insulsi. Un nuovo paradigma in cui si cooperi invece che competere e in cui si doni importanza a ciò che lo ha davvero invece che sprecare la propria vita dietro a miraggi consumistici e vani sogni di gloria. Un nuovo paradigma più intelligente perché autentico e sostenibile e perché più sensibile e lungimirante. Un paradigma in cui gli esseri umani dedichino tempo a conoscersi davvero ed invece di vivere come schiavi del loro bulimico ego tornano ad essere liberi e pienamente se stessi. Anime tutte degne di dedicarsi alla propria benevola evoluzione ed espressione. Solo così gli esseri umani riusciranno a riconquistare il vero benessere e salvarsi dall’estinzione.

Tommaso Merlo

Nessun commento: