martedì, dicembre 31, 2024
lunedì, dicembre 30, 2024
domenica, dicembre 29, 2024
Poesie di capodanno
Gianni Rodari, L’anno nuovo
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
sabato, dicembre 28, 2024
venerdì, dicembre 27, 2024
Prof. ORSINI
Crosetto a Tel Aviv.
Giorgia Meloni, per esprimere il suo sostegno allo sterm [...] del popolo palestinese, ha atteso una nuova grande strage contro i bambini di Gaza prima di inviare il ministro Crosetto a stringere le mani sporche di san [...] del ministro della Difesa d’Israele, Katz. Il 4 dicembre scorso, Netanyahu ha dilaniato con le bombe quattro bambini palestinesi mentre erano in fila davanti a una bancarella di cibo a Nuseirat. Il 20 dicembre, due giorni fa, Netanyahu ha realizzato un’altra strage immane a Jabalia, a nord di Gaza, dove ha ucciso decine di bambini nelle loro abitazioni. Giorgia Meloni avrebbe potuto annullare il viaggio di Crosetto a Tel Aviv per protesta, ma non l’ha fatto. Crosetto si è recato a Tel Aviv, dopo queste stragi, per chiarire che Giorgia Meloni sostiene lo sterm [...] dei palestinesi fornendo appoggio incondizionato a Netanyahu.
Giorgia Meloni ha dato a Netanyahu, a sterminio in corso, le seguenti armi: bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce ed altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024.
Giorgia Meloni, Il 28 ottobre 2023, quando il san [...] dei bambini palestinesi arrivava già fino alle ginocchia, si è rifiutata di votare in favore di una tregua umanitaria all’Onu per interrompere lo sterminio dei palestinesi a Gaza. In quell’occasione, Meloni ha dichiarato, per bocca dell’ambasciatore italiano all’Onu: “Sempre solidali con Israele”.
Post soggetto a censura. Il testo integrale è sul mio profilo X.
giovedì, dicembre 26, 2024
mercoledì, dicembre 25, 2024
martedì, dicembre 24, 2024
lunedì, dicembre 23, 2024
Natale 2024
Natale – Salvatore Quasimodo
Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?
(Salvatore Quasimodo)
domenica, dicembre 22, 2024
sabato, dicembre 21, 2024
Natale
Arriva Natale – Jolanda Restano
Cade la neve, scende dal cielo
e lieve, lieve copre di un velo
case e palazzi, strade e sentieri,
tetti aguzzi e comignoli neri.
Non c’è rumore, tutto tace
ascolto il mio cuore: senti che pace!
Arriva Natale, crea l’atmosfera
senti nel cuore la pace vera!
(Jolanda Restano)
venerdì, dicembre 20, 2024
giovedì, dicembre 19, 2024
Tommaso Merlo
La vera rivoluzione del nostro tempo
La nostra epoca è dominata dalla mente. Grazie ad essa abbiamo raggiunto traguardi inauditi. Cure mediche, nuove tecnologie, conoscenze, lussi. Eppure la felicità è molto rara e nessuno riesce a fermare guerre e distruzione ambientale. La ragione è semplice. Noi siamo un corpo, siamo una mente ma siamo anche anima o cuore che dir si voglia ed è questa la nostra natura più autentica. Se la trascuriamo, condanniamo noi stessi e il mondo intero. Le religioni non centrano nulla e non c’è nemmeno niente da credere. È come siamo fatti noi esseri umani. È come è fatta la vita. Siamo esseri materiali ma anche e soprattutto spirituali. Trascurare la parte più profonda di noi è autolesionistico e molto pericoloso. Basta guardarsi attorno. Non siamo mai stati così istruiti, ricchi e curati eppure dilagano dipendenze, problemi di salute mentale e violenza mentre il pianeta è una discarica anche morale e un campo di battaglia. Oggi le persone hanno infinitamente di più, ma mai abbastanza. E le cose che accumulano non riempiono affatto i loro vuoti e non curano le loro ferite. La ragione è semplice. Siamo esseri anche e soprattutto spirituali e solo una vita che ci rispecchia pienamente può donarci vero benessere. Ed è questa la vera rivoluzione del nostro tempo. Non solo soddisfare il nostro corpo e la nostra mente, ma anche il nostro cuore. È così che salviamo noi stessi ma anche il mondo. Dall’anima o dal cuore che dir si voglia, sgorga il meglio di noi. La sensibilità, la compassione, l’altruismo, l’amore. E una politica con tale fondamento non può che essere benefica per tutti. Il cuore è poi anche più intelligente della mente, vede più in profondità e più lontano. I problemi che ci affliggono sono tutti causati dalla mente che alimenta egoismo, bramosia, avidità, competizione, superficialità. La mente è materiale e sprona le persone verso vicoli ciechi fatti di carriere, di accumulo di roba, di piaceri e palchi su cui esibirsi. Persone che vivono come se sapessero tutto quando non conoscono nemmeno se stesse, che vivono come se fossero eterne ed invincibili quando sono foglie in balia del vento. Con la testa persa in qualche trauma mai risolto o ansia mai sconfitta. Vittime di identità artificiali e false certezze. Vittime di ruoli e personaggi dai soliti copioni. Perché osservare ed imitare è un istinto primordiale che a molti non passa mai. Veniamo poi educati ed istruiti su ogni dettaglio del mondo là fuori mentre nessuno ci insegna nulla di quello che abbiamo dentro. Come conoscerci a fondo. Come gestire pensieri ed emozioni. Come gestire passato e futuro. Come scoprire la propria natura più autentica ed esprimerla nel mondo. Come trovare il vero benessere e in cosa consista davvero. Veniamo lasciati soli finendo travolti dai deliri egoistici di massa e da un sistema che ci usa e poi ci getta. Quel capitalismo che non è altro che la manifestazione terrena dell’egoismo viscerale. Un capitalismo ormai esistenziale inculcato e propagandato. Ci ritroviamo a consumare nullità e soprattutto noi stessi, come automi nella disperata ricerca di vaga felicità e senso. Tutto inutile. Il lunapark capitalistico offre solo distrazioni. Ed ecco le code dagli spacciatori e dagli strizza cervelli ed ecco le teste perennemente incollate a qualche schermo. Ed ecco il culto di se stessi e il dolore che genera l’indifferenza e la violenza che devastano il pianeta. È la ricoperta della propria natura autentica la vera rivoluzione del nostro tempo. Una rivoluzione a portata di mano e di tutti. Non serve credere a nulla, non servono dottrine e santoni. Basta volerlo e fermarsi un attimo. Basta dedicare del tempo e delle energie a se stessi. Basta abbassare ritmi e toni cercando dentro invece che fuori. Basta disintossicarsi da luoghi comuni ed abitudini. Togliendosi maschere e costumi di scena e tornando onesti anche con se stessi. Ponendosi delle domande e cercando delle risposte. Seguendo il proprio cuore verso una vita più sana ed autentica che permetta alla verità di emergere. Una rivoluzione personale che diventa sociale che diventa politica. Dobbiamo cambiare noi stessi per cambiare il mondo attorno a noi per cambiare il mondo intero. Passando da un’epoca solo materiale in balia della mente egoistica, ad un’era anche spirituale che permetta alla nostra essenza amorevole di esprimersi e di godersi la vita.
Tommaso Merlo
mercoledì, dicembre 18, 2024
martedì, dicembre 17, 2024
Poesia sul lavoro.
Nell’officina, di Mario Lodi
La taglierina… ciac!
spacca la lastra d’ottone.
Tac tac… la pressa
stampa un cappellino.
Zzzzzzz. ., il trapano
fa un buchino.
Bum! l’uomo picchia sull’incudine
il suo martellone.
Ssssss… la fiamma ha saldato
due pezzi insieme.Grrrrr… l’operaio ha lucidato
una pompa finita
che comincia adesso la sua vita.
A poco a poco il magazzino è pieno
e i pacchi li portano sul treno.
lunedì, dicembre 16, 2024
domenica, dicembre 15, 2024
Poesia sulle donne.
Lavoro di donna, di Maya Angelou
Ho dei bambini cui badare
vestiti da rattoppare
pavimenti da lavare
cibo da comprare
poi, il pollo da friggere
il bambino da asciugare
un reggimento da sfamare
il giardino da curare
ho camicie da stirare
i bimbetti da vestire
la canna da tagliare
e questa baracca da ripulire
dare un’occhiata agli ammalati
e raccogliere cotone.
Risplendi su di me, sole
bagnami, pioggia
posatevi dolcemente, gocce di rugiada
e rinfrescate ancora questa fronte.
Tempesta, spazzami via di qui
con una raffica di vento
lasciami fluttuare nel cielo
affinché possa riposare.
Cadete morbidi, fiocchi di neve
copritemi di bianco
freddi baci ghiacciati
lasciatemi riposare questa notte
Sole, pioggia, curva del cielo
montagne, oceani, foglie e pietre
bagliori di stelle, barlume di luna:
siete tutto quello che io posso dire mio.
sabato, dicembre 14, 2024
venerdì, dicembre 13, 2024
Poesia sul lavoro.
Il lavoro, di Khalil Gibran
Chiese allora un aratore: parlaci del lavoro.
Ed egli rispose dicendo:
Voi lavorate per poter andar di pari passo con la terra e la sua anima. Poiché oziare significa diventare estranei alle stagioni, e uscire dalla processione della vita, che in fiera sottomissione avanza maestosamente verso l’infinito.
Quando voi lavorate siete un flauto che nel suo cuore volge in musica il mormorio delle ore. Chi di voi vorrebbe essere una canna muta e silenziosa quando tutte le altre cantano insieme all’unisono? Vi è sempre stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate realizzate una parte del sogno più remoto della terra, a voi assegnata quando quel sogno nacque, Ed è nel mantenervi con fatica che voi in verità amate la vita.
E amare la vita attraverso la fatica significa essere molto prossimi al suo segreto più profondo.
giovedì, dicembre 12, 2024
mercoledì, dicembre 11, 2024
Poesia sul lavoro.
Mi lego il cappello, ripiego lo scialle, di Emily Dickinson
Mi lego il cappello – ripiego lo scialle –
le piccole incombenze della vita svolgo –
puntualmente – come se la più insignificante
fosse per me – infinita –
martedì, dicembre 10, 2024
lunedì, dicembre 09, 2024
Poesia sul lavoro
Domande di un lettore operaio, di Bertolt Brecht
Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì?
Ci sono i nomi dei re, dentro i libri.
Son stati i re a strascicarli, quei blocchi di pietra?
Babilonia, distrutta tante volte,
chi altrettante la riedificò? In quai case,
·di Lima lucente d’oro abitavano i costruttori?
Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia,
i muratori? Roma la grande
è piena d’archi di trionfo. Su chi
trionfarono i Cesari?
La celebrata Bisanzio
aveva solo palazzi per i suoi abitanti?
Anche nella favolosa Atlantide
la notte che il mare li inghiottì, affogavano urlando
aiuto ai loro schiavi.
Il giovane Alessandro conquistò l’India.
Da solo?
Cesare sconfisse i galli.
Non aveva con sé nemmeno un cuoco?
Filippo di Spagna· pianse, quando la flotta
gli fu affondata. Nessun altro pianse?
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi,
oltre a lui, l’ha vinta?
Una vittoria ogni pagina.
Chi cucinò la cena della vittoria?
Ogni dieci anni un grand’uomo.
Chi ne pagò le spese?
Quante vicende,
tante domande.
domenica, dicembre 08, 2024
sabato, dicembre 07, 2024
Poesia sul lavoro
I giusti, di Jorge Luis Borges
Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere un’etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina, che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Queste persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
venerdì, dicembre 06, 2024
giovedì, dicembre 05, 2024
Poesia
Le mani dell’operaio, di Renzo Pezzani
Dice il Signore a chi batte
alle porte del suo Regno:
Fammi vedere le mani;
saprò io se ne sei degno.
L’operaio fa vedere
le sue mani dure di calli:
han toccato tutta la vita
terra, fuochi, metalli.
Sono vuote d’ogni ricchezza,
nere, stanche, pesanti.
Dice il Signore: Che bellezza!
Così son le mani dei Santi!
mercoledì, dicembre 04, 2024
martedì, dicembre 03, 2024
Poesia
Il lavoro, di Samuel Smiles
Non vi è per l’uomo pane più saporito
di quello che egli si procura
con il proprio lavoro fisico e intellettuale.
Né vi è bene che non possa
essere acquistato con lavoro,
né soddisfazione che non possa
essere data dal lavoro.
lunedì, dicembre 02, 2024
domenica, dicembre 01, 2024
Tommaso Merlo
La vera rivoluzione del nostro tempo
La nostra epoca è dominata dalla mente. Grazie ad essa abbiamo raggiunto traguardi inauditi. Cure mediche, nuove tecnologie, conoscenze, lussi. Eppure la felicità è molto rara e nessuno riesce a fermare guerre e distruzione ambientale. La ragione è semplice. Noi siamo un corpo, siamo una mente ma siamo anche anima o cuore che dir si voglia ed è questa la nostra natura più autentica. Se la trascuriamo, condanniamo noi stessi e il mondo intero. Le religioni non centrano nulla e non c’è nemmeno niente da credere. È come siamo fatti noi esseri umani. È come è fatta la vita. Siamo esseri materiali ma anche e soprattutto spirituali. Trascurare la parte più profonda di noi è autolesionistico e molto pericoloso. Basta guardarsi attorno. Non siamo mai stati così istruiti, ricchi e curati eppure dilagano dipendenze, problemi di salute mentale e violenza mentre il pianeta è una discarica anche morale e un campo di battaglia. Oggi le persone hanno infinitamente di più, ma mai abbastanza. E le cose che accumulano non riempiono affatto i loro vuoti e non curano le loro ferite. La ragione è semplice. Siamo esseri anche e soprattutto spirituali e solo una vita che ci rispecchia pienamente può donarci vero benessere. Ed è questa la vera rivoluzione del nostro tempo. Non solo soddisfare il nostro corpo e la nostra mente, ma anche il nostro cuore. È così che salviamo noi stessi ma anche il mondo. Dall’anima o dal cuore che dir si voglia, sgorga il meglio di noi. La sensibilità, la compassione, l’altruismo, l’amore. E una politica con tale fondamento non può che essere benefica per tutti. Il cuore è poi anche più intelligente della mente, vede più in profondità e più lontano. I problemi che ci affliggono sono tutti causati dalla mente che alimenta egoismo, bramosia, avidità, competizione, superficialità. La mente è materiale e sprona le persone verso vicoli ciechi fatti di carriere, di accumulo di roba, di piaceri e palchi su cui esibirsi. Persone che vivono come se sapessero tutto quando non conoscono nemmeno se stesse, che vivono come se fossero eterne ed invincibili quando sono foglie in balia del vento. Con la testa persa in qualche trauma mai risolto o ansia mai sconfitta. Vittime di identità artificiali e false certezze. Vittime di ruoli e personaggi dai soliti copioni. Perché osservare ed imitare è un istinto primordiale che a molti non passa mai. Veniamo poi educati ed istruiti su ogni dettaglio del mondo là fuori mentre nessuno ci insegna nulla di quello che abbiamo dentro. Come conoscerci a fondo. Come gestire pensieri ed emozioni. Come gestire passato e futuro. Come scoprire la propria natura più autentica ed esprimerla nel mondo. Come trovare il vero benessere e in cosa consista davvero. Veniamo lasciati soli finendo travolti dai deliri egoistici di massa e da un sistema che ci usa e poi ci getta. Quel capitalismo che non è altro che la manifestazione terrena dell’egoismo viscerale. Un capitalismo ormai esistenziale inculcato e propagandato. Ci ritroviamo a consumare nullità e soprattutto noi stessi, come automi nella disperata ricerca di vaga felicità e senso. Tutto inutile. Il lunapark capitalistico offre solo distrazioni. Ed ecco le code dagli spacciatori e dagli strizza cervelli ed ecco le teste perennemente incollate a qualche schermo. Ed ecco il culto di se stessi e il dolore che genera l’indifferenza e la violenza che devastano il pianeta. È la ricoperta della propria natura autentica la vera rivoluzione del nostro tempo. Una rivoluzione a portata di mano e di tutti. Non serve credere a nulla, non servono dottrine e santoni. Basta volerlo e fermarsi un attimo. Basta dedicare del tempo e delle energie a se stessi. Basta abbassare ritmi e toni cercando dentro invece che fuori. Basta disintossicarsi da luoghi comuni ed abitudini. Togliendosi maschere e costumi di scena e tornando onesti anche con se stessi. Ponendosi delle domande e cercando delle risposte. Seguendo il proprio cuore verso una vita più sana ed autentica che permetta alla verità di emergere. Una rivoluzione personale che diventa sociale che diventa politica. Dobbiamo cambiare noi stessi per cambiare il mondo attorno a noi per cambiare il mondo intero. Passando da un’epoca solo materiale in balia della mente egoistica, ad un’era anche spirituale che permetta alla nostra essenza amorevole di esprimersi e di godersi la vita.
Tommaso Merlo
venerdì, novembre 29, 2024
giovedì, novembre 28, 2024
Poesia sul lavoro
Il lavoro, di Samuel Smiles
Non vi è per l’uomo pane più saporito
di quello che egli si procura
con il proprio lavoro fisico e intellettuale.
Né vi è bene che non possa
essere acquistato con lavoro,
né soddisfazione che non possa
essere data dal lavoro.
mercoledì, novembre 27, 2024
martedì, novembre 26, 2024
Poesia sul lavoro.
Il vecchio muratore, di Gianni Rodari
Ho girato mezzo mondo
con la cazzuola e il filo di piombo,
ho fabbricato con le mie mani
cento palazzi di dieci piani:
tutti in fila li vedo qua
e mi fanno una grande città.
Ma per me e per la mia vecchia
non ho che questa catapecchia.
Sono di legno le pareti,
le finestre non hanno vetri
e dal tetto di paglia e di latta
piove in tutta la baracca.
Dalla città che ho costruito,
non so perché sono stato bandito.
Ho lavorato per tutti: perché
nessuno ha lavorato per me?
lunedì, novembre 25, 2024
domenica, novembre 24, 2024
Poesia sul lavoro.
I colori dei mestieri, di Gianni Rodari
Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzano prima degli uccelli
e han farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano un dito
ma il loro mestiere non è pulito.
sabato, novembre 23, 2024
venerdì, novembre 22, 2024
Elio Lannutti
Che coraggio! Oggi un dipendente della Banca di Italia costa in media 149.039 euro, una cifra che rende evidente come non si tratti di comuni mortali. Vero che le medie sono un po’ come il pollo di Trilussa, però in Banca d’Italia il 54% del personale appartiene all’area manageriale e alta professionalità, con stipendi medi apicali molto alti: 232.073 euro per un capo dipartimento, 184.903 euro per un capo servizio e 162.903 euro per un direttore di filiale. Mortali sì, ma non proprio così comuni in Italia.
giovedì, novembre 21, 2024
mercoledì, novembre 20, 2024
lunedì, novembre 18, 2024
domenica, novembre 17, 2024
Tommaso Merlo
La vera rivoluzione del nostro tempo
La nostra epoca è dominata dalla mente. Grazie ad essa abbiamo raggiunto traguardi inauditi. Cure mediche, nuove tecnologie, conoscenze, lussi. Eppure la felicità è molto rara e nessuno riesce a fermare guerre e distruzione ambientale. La ragione è semplice. Noi siamo un corpo, siamo una mente ma siamo anche anima o cuore che dir si voglia ed è questa la nostra natura più autentica. Se la trascuriamo, condanniamo noi stessi e il mondo intero. Le religioni non centrano nulla e non c’è nemmeno niente da credere. È come siamo fatti noi esseri umani. È come è fatta la vita. Siamo esseri materiali ma anche e soprattutto spirituali. Trascurare la parte più profonda di noi è autolesionistico e molto pericoloso. Basta guardarsi attorno. Non siamo mai stati così istruiti, ricchi e curati eppure dilagano dipendenze, problemi di salute mentale e violenza mentre il pianeta è una discarica anche morale e un campo di battaglia. Oggi le persone hanno infinitamente di più, ma mai abbastanza. E le cose che accumulano non riempiono affatto i loro vuoti e non curano le loro ferite. La ragione è semplice. Siamo esseri anche e soprattutto spirituali e solo una vita che ci rispecchia pienamente può donarci vero benessere. Ed è questa la vera rivoluzione del nostro tempo. Non solo soddisfare il nostro corpo e la nostra mente, ma anche il nostro cuore. È così che salviamo noi stessi ma anche il mondo. Dall’anima o dal cuore che dir si voglia, sgorga il meglio di noi. La sensibilità, la compassione, l’altruismo, l’amore. E una politica con tale fondamento non può che essere benefica per tutti. Il cuore è poi anche più intelligente della mente, vede più in profondità e più lontano. I problemi che ci affliggono sono tutti causati dalla mente che alimenta egoismo, bramosia, avidità, competizione, superficialità. La mente è materiale e sprona le persone verso vicoli ciechi fatti di carriere, di accumulo di roba, di piaceri e palchi su cui esibirsi. Persone che vivono come se sapessero tutto quando non conoscono nemmeno se stesse, che vivono come se fossero eterne ed invincibili quando sono foglie in balia del vento. Con la testa persa in qualche trauma mai risolto o ansia mai sconfitta. Vittime di identità artificiali e false certezze. Vittime di ruoli e personaggi dai soliti copioni. Perché osservare ed imitare è un istinto primordiale che a molti non passa mai. Veniamo poi educati ed istruiti su ogni dettaglio del mondo là fuori mentre nessuno ci insegna nulla di quello che abbiamo dentro. Come conoscerci a fondo. Come gestire pensieri ed emozioni. Come gestire passato e futuro. Come scoprire la propria natura più autentica ed esprimerla nel mondo. Come trovare il vero benessere e in cosa consista davvero. Veniamo lasciati soli finendo travolti dai deliri egoistici di massa e da un sistema che ci usa e poi ci getta. Quel capitalismo che non è altro che la manifestazione terrena dell’egoismo viscerale. Un capitalismo ormai esistenziale inculcato e propagandato. Ci ritroviamo a consumare nullità e soprattutto noi stessi, come automi nella disperata ricerca di vaga felicità e senso. Tutto inutile. Il lunapark capitalistico offre solo distrazioni. Ed ecco le code dagli spacciatori e dagli strizza cervelli ed ecco le teste perennemente incollate a qualche schermo. Ed ecco il culto di se stessi e il dolore che genera l’indifferenza e la violenza che devastano il pianeta. È la ricoperta della propria natura autentica la vera rivoluzione del nostro tempo. Una rivoluzione a portata di mano e di tutti. Non serve credere a nulla, non servono dottrine e santoni. Basta volerlo e fermarsi un attimo. Basta dedicare del tempo e delle energie a se stessi. Basta abbassare ritmi e toni cercando dentro invece che fuori. Basta disintossicarsi da luoghi comuni ed abitudini. Togliendosi maschere e costumi di scena e tornando onesti anche con se stessi. Ponendosi delle domande e cercando delle risposte. Seguendo il proprio cuore verso una vita più sana ed autentica che permetta alla verità di emergere. Una rivoluzione personale che diventa sociale che diventa politica. Dobbiamo cambiare noi stessi per cambiare il mondo attorno a noi per cambiare il mondo intero. Passando da un’epoca solo materiale in balia della mente egoistica, ad un’era anche spirituale che permetta alla nostra essenza amorevole di esprimersi e di godersi la vita.
Tommaso Merlo
sabato, novembre 16, 2024
venerdì, novembre 15, 2024
giovedì, novembre 14, 2024
Barbara Lezzi
Oggi è contenta il nostro Presidente del Consiglio. Scrive sui social di stare lottando per il bene della Nazione ma, ad ora, non abbiamo notizie su un qualche intervento a favore dei cittadini dell'Emilia Romagna che non hanno neanche più le lacrime per piangere dopo tre alluvioni in diciassette mesi. Non abbiamo notizie del commissario che la signora Meloni ha nominato ovvero il generale Figliuolo.
E non abbiamo nessuna reazione da parte del Presidente circa il nuovo deliberato attacco di Israele con la base Unifil in cui ci sono i nostri soldati. Non sappiamo cosa stia pensando Meloni di Netanyahu il quale, nonostante abbia decapitato Hamas, sta diventando sempre più feroce contro i civili inermi palestinesi.
Vediamo dalla foto che ha pubblicato che è contenta. Sono contenti pure i suoi elettori. Io no.
mercoledì, novembre 13, 2024
martedì, novembre 12, 2024
Beppenp Grillo
Nel panorama mondiale della sanità digitale, #Speetar emerge come un esempio di innovazione, in particolare nel contesto complesso della Libia. Fondata nel 2018 da Alaa Murabit, un medico e attivista, Speetar è una piattaforma di telemedicina nata per rispondere alle gravi carenze del sistema sanitario libico, dilaniato da anni di conflitto e instabilità politica. È questa la tecnologia che amo!
lunedì, novembre 11, 2024
domenica, novembre 10, 2024
Ciro Crescentini
🤥QUANTE BUGIE
Quante bugie hanno diffuso negli ultimi anni gli apparati mediatici del pensiero unico. I professionisti della disinformazione vi hanno raccontato…
• Che con l’euro avremmo lavorato un giorno in meno e guadagnato come se lavorassimo un giorno in più. Era falso.
• Che con la Brexit, l’uscita dall’Europa, l’Inghilterra sarebbe andata gambe all’aria nel giro di pochi mesi. Era falso.
• Che il Green Pass, il lasciapassare della vergogna, vi avrebbe garantito sicurezza e immunità e che senza il cosiddetto “siero magico” vi sareste ammalati e sareste morti. Era falso.
• Che con le sanzioni avremmo piegato l’economia della Russia e che la controffensiva in Ucraina stava avendo successo. Era falso.
• Che Kamala Harris fosse in vantaggio su Donald Trump. Era falso.
Il tutto, l’hanno sempre affermato con estrema arroganza, totale sicurezza, senza mai mettere in dubbio nulla né accettando alcuna voce contraria o fuori dal coro.
E sia chiaro, questi sono solo alcuni esempi. In realtà siamo bombardati quotidianamente dalla loro propaganda, dal loro terrorismo mediatico e dalla loro disinformazione. E la versione ufficiale dei fatti viene sempre riportata come fosse la verità assoluta.
Mentono su tutto, strumentalizzano qualsiasi notizia, distorcono continuamente la realtà.
Dunque, di fronte a tante evidenze e bugie, credere ancora a questi pennivendoli e cortigiani della falsa informazione equivale a scegliere deliberatamente di farsi prendere in giro, di preferire l’ignoranza alla consapevolezza e soprattutto le menzogne alla verità.
A voi la scelta, “ascoltate sempre più campane…”
sabato, novembre 09, 2024
venerdì, novembre 08, 2024
Prof, Orsini
Questa notte alle 00:40.
Gli F-35 israeliani sono in grado di attraversare il Sole e fare ritorno a Tel Aviv passando per Teheran in meno di venti secondi sganciando 947 missili in totale (ad aereo) usando una sola ala con il carrello d'atterraggio sempre aperto. Il tutto a motore spento. Questo è emerso chiaramente dall'ultimo bombardamento israeliano con 120 aerei nei cieli di Teheran che nessuno ha mai visto perché gli aerei d'Israele sono invisibili. Questa notte alle 00.40 inizierò la diretta a Rete 4 da Bianca Berlinguer per commentare il voto americano. Scusate, dimenticavo: gli F-35 israeliani hanno un laser segreto costruito da un gruppo di extra-terrestri di Afragola (accento sulla o) che ha iniziato ad abitare la Terra tre miliardi di anni prima che la Terra prendesse forma. Sempre per quel discorso che i russi combattono con le pale a Bakhmut.
giovedì, novembre 07, 2024
lunedì, novembre 04, 2024
Tommaso Merlo
La vera rivoluzione del nostro tempo
La nostra epoca è dominata dalla mente. Grazie ad essa abbiamo raggiunto traguardi inauditi. Cure mediche, nuove tecnologie, conoscenze, lussi. Eppure la felicità è molto rara e nessuno riesce a fermare guerre e distruzione ambientale. La ragione è semplice. Noi siamo un corpo, siamo una mente ma siamo anche anima o cuore che dir si voglia ed è questa la nostra natura più autentica. Se la trascuriamo, condanniamo noi stessi e il mondo intero. Le religioni non centrano nulla e non c’è nemmeno niente da credere. È come siamo fatti noi esseri umani. È come è fatta la vita. Siamo esseri materiali ma anche e soprattutto spirituali. Trascurare la parte più profonda di noi è autolesionistico e molto pericoloso. Basta guardarsi attorno. Non siamo mai stati così istruiti, ricchi e curati eppure dilagano dipendenze, problemi di salute mentale e violenza mentre il pianeta è una discarica anche morale e un campo di battaglia. Oggi le persone hanno infinitamente di più, ma mai abbastanza. E le cose che accumulano non riempiono affatto i loro vuoti e non curano le loro ferite. La ragione è semplice. Siamo esseri anche e soprattutto spirituali e solo una vita che ci rispecchia pienamente può donarci vero benessere. Ed è questa la vera rivoluzione del nostro tempo. Non solo soddisfare il nostro corpo e la nostra mente, ma anche il nostro cuore. È così che salviamo noi stessi ma anche il mondo. Dall’anima o dal cuore che dir si voglia, sgorga il meglio di noi. La sensibilità, la compassione, l’altruismo, l’amore. E una politica con tale fondamento non può che essere benefica per tutti. Il cuore è poi anche più intelligente della mente, vede più in profondità e più lontano. I problemi che ci affliggono sono tutti causati dalla mente che alimenta egoismo, bramosia, avidità, competizione, superficialità. La mente è materiale e sprona le persone verso vicoli ciechi fatti di carriere, di accumulo di roba, di piaceri e palchi su cui esibirsi. Persone che vivono come se sapessero tutto quando non conoscono nemmeno se stesse, che vivono come se fossero eterne ed invincibili quando sono foglie in balia del vento. Con la testa persa in qualche trauma mai risolto o ansia mai sconfitta. Vittime di identità artificiali e false certezze. Vittime di ruoli e personaggi dai soliti copioni. Perché osservare ed imitare è un istinto primordiale che a molti non passa mai. Veniamo poi educati ed istruiti su ogni dettaglio del mondo là fuori mentre nessuno ci insegna nulla di quello che abbiamo dentro. Come conoscerci a fondo. Come gestire pensieri ed emozioni. Come gestire passato e futuro. Come scoprire la propria natura più autentica ed esprimerla nel mondo. Come trovare il vero benessere e in cosa consista davvero. Veniamo lasciati soli finendo travolti dai deliri egoistici di massa e da un sistema che ci usa e poi ci getta. Quel capitalismo che non è altro che la manifestazione terrena dell’egoismo viscerale. Un capitalismo ormai esistenziale inculcato e propagandato. Ci ritroviamo a consumare nullità e soprattutto noi stessi, come automi nella disperata ricerca di vaga felicità e senso. Tutto inutile. Il lunapark capitalistico offre solo distrazioni. Ed ecco le code dagli spacciatori e dagli strizza cervelli ed ecco le teste perennemente incollate a qualche schermo. Ed ecco il culto di se stessi e il dolore che genera l’indifferenza e la violenza che devastano il pianeta. È la ricoperta della propria natura autentica la vera rivoluzione del nostro tempo. Una rivoluzione a portata di mano e di tutti. Non serve credere a nulla, non servono dottrine e santoni. Basta volerlo e fermarsi un attimo. Basta dedicare del tempo e delle energie a se stessi. Basta abbassare ritmi e toni cercando dentro invece che fuori. Basta disintossicarsi da luoghi comuni ed abitudini. Togliendosi maschere e costumi di scena e tornando onesti anche con se stessi. Ponendosi delle domande e cercando delle risposte. Seguendo il proprio cuore verso una vita più sana ed autentica che permetta alla verità di emergere. Una rivoluzione personale che diventa sociale che diventa politica. Dobbiamo cambiare noi stessi per cambiare il mondo attorno a noi per cambiare il mondo intero. Passando da un’epoca solo materiale in balia della mente egoistica, ad un’era anche spirituale che permetta alla nostra essenza amorevole di esprimersi e di godersi la vita.
Tommaso Merlo
domenica, novembre 03, 2024
sabato, novembre 02, 2024
Michele Pietrasanta
LO STRAZIO DELL’ALLEANZA PD-M5S FINIRÀ COME AL SOLITO, CIOÈ MAI.
E PER CAPIRE GIUSEPPI E I SUOI, BASTA VEDERE COME GIOCANO CON LE PAROLE ED I SENSI.!
Tutti i giornali dedicano anche oggi ampio spazio al Movimento 5 stelle, al suo dibattito interno, chiamiamolo così, e ai suoi rapporti con il Partito democratico. Da dove Elly Schlein e il resto del gruppo dirigente, con qualche minima differenza di tono e di posizionamento tattico, insistono nella strategia del corteggiamento perseguita negli ultimi sei anni – riassumibile nello slogan: se non ti metti con me mi ammazzo – com’è del resto comprensibile che facciano, oramai, a poche settimane dal voto in Umbria ed Emilia-Romagna.
Meno comprensibile è che dopo sei anni in tanti ancora si stupiscano delle ambiguità e delle giravolte di Giuseppe Conte, sommariamente ma sempre utilmente ricapitolate oggi da Marco Imarisio sul Corriere della sera.
Da quella notte del 4 marzo 2018 in cui Davide Casaleggio e Luigi Di Maio si chiudono in una stanza per decidere con chi provare a governare, con lui che entra e dice: «Se volete, sento i miei amici del Pd», e tre mesi dopo è al governo assieme a Matteo Salvini, con cui poco dopo firma ed elogia i decreti sicurezza che abolirà l’anno successivo (parzialmente e dopo molte resistenze, a dire il vero), nel suo secondo governo, quello con i «vecchi amici» del Pd, che in compenso cercherà poi di fregare nel voto sul capo dello stato, quando tratterà riservatamente con la destra (non sarà la prima né l’ultima volta) per portare Elisabetta Belloni al Quirinale.
Nel 2018 si dice orgogliosamente «populista» (e in un’altra occasione anche «sovranista») ma l’anno dopo, davanti al pubblico della Festa dell’Unità, anche «progressista da sempre». Eppure, ancora in questi ultimi mesi, è forse l’unico «progressista» del pianeta a rifiutarsi di scegliere tra Le Pen e Macron, e persino tra Trump e Biden. L’elenco potrebbe proseguire, ma non c’è bisogno di farla tanto lunga, per spiegare lo sconcerto dei dirigenti del Pd e dei tanti sostenitori, nel centrosinistra, dell’alleanza con Conte, di fronte ai suoi continui ripensamenti: chi l’avrebbe mai detto? In altre parole, la mia personale profezia su come finirà questa storia è semplicissima: non finirà mai. Andrà avanti esattamente così almeno fino alle prossime politiche.
( linkiesta.it )
In tutto questo guazzabuglio, ginepraio nauseabondo della “Politica”, principalmente quella del Nostro Paese e dei nostri Dis-Onorevoli, troviamo la fonte di quella metastasi che “tutto dice” e “nulla fa capire”.
In tutto questo, giusto per sintetizzare, ci viene incontro lo straordinario insegnamento sulla “comunicazione umana” (direi di “italica origine”) del Pirandello in uno stralcio del suo “Uno, nessuno e centomila” (1926).
Come a dire che tra il DETTO ed il PERCEPITO esiste una differenza sostanziale : >>
…. ““Ma il guaio è che voi, caro mio, non saprete mai come si traduca in me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi, la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io, nell'accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d'intenderci; non ci siamo intesi affatto.”” ….
[ Luigi Pirandello (1867-1936), Uno, nessuno e centomila, 1926 ]
venerdì, novembre 01, 2024
giovedì, ottobre 31, 2024
Giorgia Meloni
Congratulazioni a Marco Bucci per la vittoria alle elezioni regionali in Liguria! Ancora una volta, il centrodestra unito ha saputo rispondere alle aspettative dei cittadini, che confermano la loro fiducia nelle nostre politiche e nella concretezza dei nostri progetti.
Con la sua guida, la Liguria potrà contare su un amministratore capace e determinato, pronto a lavorare instancabilmente per il bene di tutti i liguri.
Avanti, insieme, con la stessa dedizione che guida la nostra azione in tutta Italia 🇮🇹
martedì, ottobre 29, 2024
lunedì, ottobre 28, 2024
Tommaso Merlo
Grillo e le lezioni del fu Movimento
Conforta che Grillo attesti la scomparsa del Movimento. Un decesso politico avvenuto ormai da qualche anno e sancito dai cittadini delusi. I movimenti scompaiono nella società, non sulle scrivanie. Oggi rimane giusto un gruppetto che si è coalizzato attorno alla leadership di Conte e Grillo pretende giustamente che non utilizzino nome e simbolo del fu Movimento e si mettano in proprio. Più coerente, più trasparente, più rispettoso di coloro che hanno partecipato a quella fulminante stagione politica. La bega scoppiata tra i due reggenti appare come un sintomo di una frattura politica. Due visioni diverse su come elaborare il lutto e tirare avanti. Ma comunque vada a finire, dalle ceneri movimentiste difficilmente emergerà un qualcosa di politicamente significativo. La metà degli italiani spariti dai radar e desiderosi di cambiamento meglio che cerchino altrove ma questo senza dimenticare una tempesta movimentista perfetta e gravida di lezioni. Tra quelle più rilevanti, la dimostrazione che è scalabile perfino una democrazia gerontocratica e conformista come quella italiana. Per riuscirci non servono soldi, quelli servono solo alla finta politica divenuta marketing elettorale. Idee e valori sposati da un popolo s’impongono senza bisogno di un centesimo. Anche l’appoggio dei media è superfluo ed anzi, sono talmente screditati che il loro sostegno è deleterio. Idee e valori sposati da un popolo volano senza bisogno di megafoni. E non servono nemmeno burocrazie o santi in paradiso, anzi, più un progetto è esterno al sistema che vuole mutare, più gode di spinta rivoluzionaria. Anche i leader sono superflui e sovente finiscono solo per alimentare dannose divisioni e corti, la politica è uno sforzo collettivo in cui devono rimanere centrali idee, valori e cose da fare e non i personalismi. Quanto all’intelligenza, il fu Movimento ha certificato in maniera inequivocabile come quella collettiva sia infinitamente superiore a quella individuale. Ma una delle lezioni più importanti di quella intensa stagione, è che i cittadini sono molto migliori dei politici di professione i quali alla lunga pensano solo alla loro carriera e a servire il sistema invece che la collettività. L’impegno politico non deve essere un lavoro, ma un servizio civile temporaneo e a portata di tutti. Le vere competenze in politica sono la sensibilità, la saggezza, lo slancio ideale, la coerenza, l’onestà, l’altruismo, il disinteresse, la trasparenza, l’umiltà, il rispetto della parola data agli elettori. Certo, anche il politico deve entrare nel merito delle questioni e un minimo livello d’istruzione e conoscenza non guasta, ma quello politico non è un ruolo tecnico. La vera competenza delle attuali classi dirigenti poi, è quella di districarsi tra leggi elettorali, partitocrazie, lobby e rubriche telefoniche allo scopo di strappare e conservare poltrone. Sono tuttologi specializzati essenzialmente nella propria carriera e nell’oliare un sistema che li ha premiati. Lo dimostrano i fatti. Hanno realizzato più riforme i 5 stelle nel loro primo anno di governo che i vecchi politicanti in dieci. E tutte riforme benefiche e a favore della collettività e della giustizia sociale. E questo per il semplice fatto di avere idee valide perché sorte dal basso e la volontà e la libertà di realizzarle. E questo per il semplice fatto di non essere ricattabili o comprabili e con la prospettiva di tornarsene presto alla propria vita privata. Una formula vincente e dalle rosee prospettive. Il vero dramma della democrazia occidentale di oggi, è la collusione tra politici di professione e lobby. Non è certo un caso che ovunque i governanti incontrino i miliardari e i fondi di investimento invece che i poveri cristi delle periferie che da mesi attendono una visita medica o non hanno i soldi per mantenere i figli. Non è un caso se investono in armi invece che in servizi pubblici e lottare per la pace. Non è un caso se progettano mega opere invece che mettere in sicurezza un territorio sempre più fragile facendo della crisi ambientale una priorità assoluta. E non è un caso se si alternano i governi ma la solfa conformista è sempre la stessa e rimane il profitto egoistico il motore della nostra decadente civiltà. Per girare pagina, i cittadini devono riconquistare il centro della storia. Democrazia significa “governo del popolo” e di nessun altro. I cittadini devono poter partecipare non solo votando ma anche candidandosi e gestendo direttamente il proprio paese. La politica dovrebbe essere società civile che governa se stessa invece che delegare a chissà chi. La politica dovrebbe consistere in gruppi di cittadini che anno dopo anno si uniscono intorno a dei progetti e competono democraticamente per realizzarli dentro le istituzioni. Solo così ai vertici di una democrazia vi arriva il cuore di una società e le sue reali istanze. Solo così si concretizzano gli slanci politici permettendo ai cittadini di tornare protagonisti del loro destino.
Tommaso Merlo
domenica, ottobre 27, 2024
sabato, ottobre 26, 2024
venerdì, ottobre 25, 2024
Napoli
Omicidio di un ragazzo a Napoli: i napoletani hanno diritto alla sicurezza sociale e alla pubblica sicurezza, se no la vita è una schiavitù.
giovedì, ottobre 24, 2024
mercoledì, ottobre 23, 2024
Giorgia Meloni
Ringrazio la Guardia di Finanza di Crotone, lo Scico e la Dda di Catanzaro per la brillante operazione che ha portato allo smantellamento di un’organizzazione criminale internazionale dedita al traffico di esseri umani e al riciclaggio di denaro.
È una priorità assoluta combattere chi sfrutta il legittimo desiderio delle persone di trovare condizioni di vita più favorevoli per ingrassare i propri profitti. Il Governo è determinato a smantellare queste reti criminali e a debellare il traffico illegale di esseri umani, che alimenta gli interessi degli schiavisti del Terzo Millennio.
Il nostro impegno va avanti. Continueremo a lavorare senza sosta per difendere i nostri confini e per ristabilire un principio fondamentale: in Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme e le procedure previste.
martedì, ottobre 22, 2024
lunedì, ottobre 21, 2024
Politica Matteo Renzi
Sul centro migranti in Albania, Giorgia Meloni è indifendibile. Ha buttato via un miliardo di euro senza logica. Ha tolto soldi agli infermieri, agli operai, ai Carabinieri per fare uno spot. Ma i magistrati ideologizzati che attaccano la premier in chat sbagliano quanto lei, più di lei. E fanno il gioco della Meloni che così può fare la vittima anziché rispondere del suo spreco di soldi pubblici
domenica, ottobre 20, 2024
sabato, ottobre 19, 2024
Giorgia Meloni
Cari italiani, questo è il testo con il quale i parlamentari del PD eletti al Parlamento Europeo chiedono all’Europa di aprire una formale procedura di infrazione contro l’Italia. Vostri rappresentanti che definiscono “illegale” un provvedimento votato dal Parlamento italiano solo perché loro non lo condividono.
Vostri rappresentanti che propongono che l’Italia sia punita, perché la maggioranza dei suoi cittadini ha scelto il centrodestra per governare la Nazione e ha chiesto al governo di fermare l’immigrazione illegale di massa.
Questi sono i “democratici” che, contro la volontà della maggioranza degli italiani, chiedono il sostegno esterno per costringere l’Italia a non rispettare la volontà della maggioranza dei suoi cittadini.
Un comportamento semplicemente scandaloso e irresponsabile. E non c’entrano né destra né sinistra: c’entra solo il fatto che sono disposti a danneggiare l’Italia tutta pur di colpire un Governo a loro non gradito.
venerdì, ottobre 18, 2024
giovedì, ottobre 17, 2024
Elio Lannutti
RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE BATTAGLIE!
Il Movimento 5 Stelle, ricordate? Quello che partiva come un meteorite pronto a spazzare via tutto, a ribaltare i tavoli e a dare una sveglia alla politica come si deve. Un’armata di sognatori, ecologisti col turbo, guerrieri della giustizia sociale e difensori dei cittadini… poi, certo, strada facendo, siamo finiti in quel labirinto magico chiamato governo. Dove, se ti distrai un attimo, ti perdi nei corridoi, inciampi sui tappeti rossi e sbatti la testa contro i candelabri dorati.
E così le nostre belle battaglie – quelle per l’ambiente, per i cittadini, per un mondo senza privilegi e con più giustizia – sono state ingoiate dal mostro burocratico.
La tempesta è diventata un po’ nebbia. E nei corridoi dei palazzi, tra le stanze ovattate, le nostre lotte hanno cominciato a perdere i contorni. Sparivano, invisibili, tra i pizzini dei governanti, scomparivano sotto il peso degli accordi sottobanco, fino a finire sui manifesti degli altri partiti, quelli che arrivavano con il sorriso e ci mettevano sopra la loro firma. “Guarda che belle proposte!”, dicevano. E noi lì a pensare: “Ma non erano nostre?”.
Ed io con il mio Blog come baluardo! Un’oasi dove le idee non si disperdono, dove progetti futuristici hanno continuato a galleggiare come astronavi in attesa di atterrare: l’ambiente, l’energia, l’intelligenza artificiale, la mobilità, l’economia circolare, la salute. Cose serie, concrete. Progetti che non erano solo parole. Attraverso queste pagine abbiamo provato a raccontarvi un futuro diverso, un po’ più luminoso, un po’ più giusto.
E allora mi sono detto: perché non rilanciarle? Una per volta, ogni settimana. Vi faremo riscoprire tutto quello che abbiamo già detto, ma che forse qualcuno non ha compreso abbastanza bene. Ogni progetto è un pezzo di quel futuro che porta un nome: 2050. L’ho voluto inserire lì, sul simbolo del MoVimento, perché voglio che ci ricordiamo di guardare avanti.
Sono proposte reali, non favole. Sono cose che, con un po’ di coraggio, possiamo fare davvero. E non è forse questo il coraggio che ci serve? Riprendere in mano il passato, farlo dialogare con il presente e spingerlo verso il futuro. Ogni passo che faremo insieme, sarà un passo più vicino a un’Italia che forse non avete mai immaginato, ma che è già qui, che aspetta solo di essere costruita.
È arrivato il tempo di riprenderci tutto. Le nostre battaglie, i nostri sogni, quel futuro che ci aspetta.
#RiprendiamociLeNostreBattaglie
https://beppegrillo.it/riprendiamoci-le-nostre-battaglie/
mercoledì, ottobre 16, 2024
martedì, ottobre 15, 2024
lunedì, ottobre 14, 2024
Tommaso Merlo
La vergogna di Gaza, la guerra e la liberazione
A Gaza si sta compiendo una delle peggiori vergogne dell’umanità. Una pagina che rimarrà nei libri di storia insegnando alle nuove generazioni le porcherie di cui è capace l’essere umano quando è acciecato dall’odio e dall’ideologia. Una pagina che avrà righe dedicate a tutti coloro che non hanno detto o fatto nulla per fermare la tragedia. Cittadini ma soprattutto classi dirigenti persi nei fatti loro o che considerano perfino lo sterminio una bega su cui tifare invece che una tragedia comune. Tendopoli bombardate, bambini dilaniati ed affamati. Il silenzio è complicità ed ancora più grave per chi ha potere d’incidere. In politica, nei media, nella società. Ma la vergogna di Gaza è tale da essere comunque destinata a cambiare i destini del Medioriente ma anche quelli occidentali. Il genocidio sta infatti facendo emergere i mali che ci affliggono. L’egoismo, l’ipocrisia ma anche un modello che fa acqua da tutte le parti. La nostra cosiddetta democrazia ci sta trascinando da una guerra assurda all’altra da decenni e oggi siamo all’apoteosi di assecondare inermi un genocidio. Qualcosa di profondo non funziona. La Costituzione e le conquiste del dopoguerra sono state calpestate, oggi la guerra è tornata al centro della scena diventando un’immensa industria della morte talmente potente da imporsi su tutto. Enormi risorse pubbliche vengono spese per acquistare armamenti sempre più devastanti mentre i poveri cristi faticano ad arrivare a fine mese. Una follia. Eppure cambiano i governi e nulla cambia. Come se la guerra ormai venisse considerata una questione di stato e quindi al di sopra dei governi e quindi dei cittadini. L’industria della guerra è poi globale e le decisioni che contano vengono prese lontano dai parlamenti. Coi politici che si limitano a vidimare perché il conformismo è cruciale per la carriera e più le poltrone sono prestigiose più lo è. L’industria della guerra è poi una delle più redditizie al mondo ed è il denaro il vero dittatore della nostra era. La Nato doveva servire a difenderci ed è diventata una mega lobby della guerra guidata da un’America in caduta libera. Anche le Nazioni Unite fanno acqua, Gaza ha dimostrato la loro impotenza. Servirebbe un nuovo patto tra le nazioni che rispecchi il nuovo ordine mondiale, che la liberi dagli ipocriti veti occidentali e che abbia gli strumenti per agire. Ma mentre i bambini a Gaza vengono dilaniati ed affamati, gli adulti continuano a giocare alla guerra. Gli Stati Uniti stanno consegnando nuovi sistemi antimissili ad Israele e uomini per farli funzionare, è il loro consueto modo di contribuire al cessate il fuoco e alla pace. Quei sistemi servono ad arginare un possibile attacco missilistico iraniano, a conferma di quanto l’ultimo sia andato a segno e di come la libertà di stampa sia un’altra assoluta priorità in Occidente. L’Iran da parte sua ha appena incassato l’endorsement di Putin e ribadisce che risponderà duramente a qualunque attacco israeliano e quindi i rischi di escalation anche nucleare rimangono elevati. In Libano intanto gli Hezbollah combattono alla pari mentre su Beirut cadono tonnellate di bombe. Di questo passo gli Stati Uniti dovranno rifornire di nuovo le scorte di Netanyahu per la felicità dei cittadini americani vittime degli uragani e del turbocapitalismo. Davvero una follia che nessuno riesce a fermare. Ma la vergogna di Gaza è tale da essere destinata a segnare un nuovo inizio in Medioriente e anche da noi. Tra le priorità assolute quella di emanciparsi dalla fallimentare leadership americana perché sia i deliri guerrafondai che la tirannia del denaro vengono da lì. Dobbiamo poi rispolverare la nostra Costituzione e le conquiste anche culturali del dopoguerra e riprendere la strada verso una democrazia che ridia pieno potere ai cittadini e che abbia la pace come realistico e salvifico obiettivo. È tempo di liberazione, è tempo di ricominciare a scrivere pagine di una storia di cui andare fieri.
Tommaso Merlo