venerdì, agosto 26, 2022

Tommaso Merlo

 Questa non è politica, queste son bande di politicanti in carriera che fan finta di litigare per qualche poltrona. Sotto sotto la pensano tutti allo stesso modo e il giorno dopo il voto ricominceranno ad inciuciare. Senza visioni alternative, la politica non ha senso. Oggi cambiano le sfumature, ma tutte le forze politiche sulla scena sono neoliberiste. Chi più sfacciatamente, chi meno. Nessuna ha cioè intenzione di cambiare il modello sociale ed economico che ci sta portando all’autodistruzione. Imperversa il pensiero unico e chiunque vincerà le elezioni riprenderà l’andazzo di sempre. Più che politica, ordinaria amministrazione del potere. Nessuno slancio, nessun dibattito e guai a chi osa lamentarsi. Il sistema premia chi si inginocchia. In politica come nell’informazione come ovunque. Più che società, greggi. Frasi fatte che manifestano pensieri fatti. Automatismi conformisti di categoria e di massa. Il risultato è noto. Mentre politicanti e media delirano tra loro, i cittadini rinunciano al proprio ruolo. Perché esasperati, perché stanchi di essere presi per i fondelli dai soliti ciarlatani, perché hanno capito che non serve a nulla e finiscono solo per intossicarsi la giornata. Indifferenza come legittima difesa. Sopravvivono giusto i tifosi. Gli illusi che se vincerà il proprio beniamino cambierà qualcosa oppure quelli a cui basta che non vincano i nemici. Un voto contro invece che per qualcosa. Perché il proprio nulla è comunque migliore di quello altrui. Tifosi aizzati alla bisogna che se le danno di santa ragione e poi il giorno dopo il voto si ritrovano tutti nella solita melma neoliberista. Uno di fianco all’altro. In attesa della prossima presa per i fondelli elettorale. In attesa della prossima turata di naso. Ma senza cittadini consapevoli, senza vera partecipazione, la politica non ha senso. Diventa sterile rissa social, diventa penoso carrierismo della solita manciata d’inguaribili egoarchi, diventa imbarazzante marketing a fini poltronistici. Più che cittadini, tifosi. Più che politici, attori con tanto di stucchevoli copioni e costumi di scena. Frasi fatte che manifestano pensieri fatti. Greggi popolari e greggi di onorevoli che sguazzano nei palazzi da anni se non da decenni, che hanno fallito una miriade di volte, che si son ringoiati di tutto eppure non riescono a smettere. Tossicodipendenti del proprio personaggio pubblico. Inconsce vittime del loro misero ego. Al primo errore i poveri cristi vengono cacciati malamente mentre i politicanti si possono permettere di tutto. È questo il privilegio principe di Lorsignori in certi paesi civilmente arretrati. Faziosità egopolitica che prevale su tutto. Nessuna meritocrazia, nessuna onestà intellettuale, nessuna dignità e quindi ormai nessuna credibilità. Ma senza credibilità la politica non ha senso e mette addirittura a rischio la democrazia. Questo è il dramma. Siamo ormai ad una politica inconsapevolmente antidemocratica. Il giochino è noto. Prima si vota promettendo a casaccio, poi s’inciucia nei palazzi a sbafo e quando a fine legislatura son costretti a tornare ad elemosinare voti, ripartono le solite carnevalate elettorali e via con un altro giro di giostra neoliberista. Il tutto mentre nella realtà non cambia nulla se non in peggio. Il tutto mentre si procede a grandi passi verso l’autodistruzione. Una politica senza senso che sta impedendo alla democrazia di funzionare a dovere e quindi ne sta compromettendo la reputazione. In una democrazia sana vi sono eccome visioni politiche anche diametralmente opposte e tutte con pari dignità e spazio. E vi sono eccome istanze di cambiamento anche radicale. Altro che pensiero unico e ordinaria amministrazione. In una democrazia sana la politica rispecchia la società reale e permette alle sue evoluzioni anche culturali di esprimersi appieno e addirittura le incoraggia. Altro che sabotarle se indigeste agli interessi dominanti. In una democrazia sana i veri protagonisti sono i cittadini consapevoli e a prevalere è la loro volontà e non i pruriti egoistici delle bande di politicanti in carriera. In una democrazia sana la politica è pulita e credibile e genuinamente altruista. Già, un dramma. Siamo ormai ad una politica senza senso e inconsapevolmente antidemocratica.

Tommaso Merlo

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