venerdì, agosto 11, 2023

Prof. Orsini

 In Italia si stanno perdendo molti posti di lavoro a causa della guerra in Ucraina e molti altri se ne perderanno nei prossimi anni. Il Corriere della Sera, la Stampa e la Repubblica, non conducono indagini continue e approfondite su questo tema specifico perché il loro problema è quello di creare consensi intorno alle politiche di guerra in Ucraina. Ne consegue che il pubblico, soprattutto ad agosto, non deve capire e non deve sapere che tanti italiani non andranno in vacanza quest'anno per colpa della guerra che ha aggravato la situazione delle famiglie italiane già fragili economicamente. Il Corriere della Sera e Open ci dicono che la Russia andrà in bancarotta, mica ci spiegano che molti italiani non andranno in vacanza a causa della guerra e che il Pil della Russia cresce. Mica ci raccontano quotidianamente la sofferenza delle imprese italiane a causa della guerra. Mica ci raccontano le batoste che gli imprenditori italiani stanno prendendo e prenderanno. Vi basti conoscere un dato pubblicato l'altro giorno dal Financial Times: la disconnessione dell'Europa dall'economia russa è costata finora ben 100 miliardi di perdite alle imprese europee. Da quando è scoppiata la guerra, le imprese europee hanno accumulato perdite dirette sulle proprie attività in Russia per almeno 100 miliardi di euro. Questa è soltanto una piccola parte dei danni economici provocati all'Europa dalla guerra in Ucraina. Secondo voi, perdite così ingenti non si riflettono sulla vita dei poveri italiani? Ne parlerò oggi nell'editoriale che uscirà per il quotidiano "sicurezzainternazionale. com", di cui sono direttore, con un ringraziamento agli abbonati che rendono possibile l'esistenza di questa piattaforma indipendente.

Avanzi l'Italia, avanzi la pace.
Risorga il movimento pacifista.
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