Motivi di decoro.
Anche Vuhledar è caduta. Scusate, avevo capito che le armi della Nato erano per riconquistare territori e non per perderli. Giusto per capire.
Ma non sarà mica che qualcosa in Ucraina non sta andando secondo i calcoli dell’Unione Europea? Scusate se insisto con le domande, ma la stampa di una società libera non dovrebbe avviare un dibattito pubblico sulle scelte della Nato in Ucraina? La stampa di una società libera non dovrebbe chiedere spiegazioni ai politici che avevano giurato che la strategia dello scontro all’ultimo sangue con la Russia e l’esecrazione della diplomazia avrebbero avvantaggiato l’Ucraina? E mi insultavano tanto perché invocavo diplomazia all'inizio della guerra. Il 24 febbraio 2022 dicevo: "Per ogni proiettile della Nato che l'Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l'Ucraina". Oggi Corriere della Sera, Repubblica, la Stampa, Libero, il Giornale e il Foglio scrivono che il rapporto tra i colpi d'artiglieria russa e ucraina è di dieci a uno in favore dei russi. In omaggio alla mia amata città, vorrei dire questo: veramente cose di pazzi. Il sistema dell'informazione in Italia sulla politica internazionale... Non lo definisco in questa sede per motivi di decoro.
Questo è il mio ultimo editoriale: “Vuhledar è caduta: chi ha avuto più caduti tra Russia e Ucraina?”. Incontrerò gli abbonati di "sicurezza internazionale" per la consueta diretta del mese martedì 29 ottobre dalle 19 alle 20.
P. S: Domani sarò sul Fatto quotidiano.
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