sabato, maggio 30, 2020

#Bagnoli #Zonarossa #Carcere #Caserma #ZeroCemento
Sono due giorni che i giornali parlano dello scandalo di un carcere a Bagnoli.
Ma il gli attivisti e il m5s Napoli, hanno richiamato l'attenzione delle #Istituzioni locali e nazionali già nel 26 giugno, 18 luglio e il 25 ottobre 2019, e nel mese di ottobre 2019, il Consiglio Municipale approvò ad una unanimità un documento contro la costruzione del carcere.
La stampa ci arriva con quasi un anno di ritardo ?.

Il nostro caro portavoce al Senato Franco Ortolani fece questo post il 18 luglio 2019

Area flegrea in zona rossa per rischio vulcanico.

E’ compatibile la realizzazione di un carcere e la costruzione di nuovi edifici per nuovi residenti nella zona rossa ad alto rischio vulcanico flegreo in cui l’evacuazione preventiva è l’unica misura di salvaguardia della popolazione in quanto l’area può essere invasa da flussi piroclastici distruttivi?
Recentemente si è stabilito di convertire in carcere una Caserma in disuso a Napoli Ovest tra i Quartieri Fuorigrotta e Bagnoli.
Come si riscontra, la Caserma “Cesare Battisti” a Napoli, adiacente all’area delle ex acciaierie di Bagnoli, sarà la prima struttura dismessa dal Ministero della Difesa ad essere trasferita alla Giustizia per essere riconvertita in istituto penitenziario. Dopo il passaggio, curato dal Demanio, saranno avviati i necessari interventi edilizi per la realizzazione delle sezioni detentive e delle camere di pernottamento, nonché quelli di recinzione e videosorveglianza relativi alla sicurezza. Un finanziamento di 5 milioni di euro finalizzato al recupero conservativo degli edifici esistenti, è già stato inserito nel programma di edilizia penitenziaria 2019.
La decisione, frutto di un accurato lavoro di concertazione fra i due ministeri, è stata formalizzata a Napoli dai titolari della Difesa e della Giustizia, Elisabetta Trenta e Alfonso Bonafede, e dal Direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Edoardo Maggini, che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la razionalizzazione di immobili militari presenti sul territorio nazionale ai fini della realizzazione di strutture carcerarie.
Evidentemente i ministri non sanno che la Caserma prescelta si trova in zona rossa per il rischio vulcanico nella quale un incremento della popolazione residente aumenta il rischio.
Un carcere nuovo con le sue decine di cittadini addetti ai lavori e ospiti è correlabile con un nuovo edificio per civili abitazioni?
Visto che la salvezza dei cittadini dipende esclusivamente dalla preventiva evacuazione, si considera che le decine di cittadini che abitano in uno stabile possono allontanarsi autonomamente in caso di allarme vulcanico.
Gli ospiti di un carcere non hanno questa autonomia di mobilità.
La loro evacuazione non può essere immediata in quanto deve avvenire evitando fughe varie; risulta quindi più complicata.
E’ evidente che un nuovo carcere significa aumentare il numero di cittadini residenti di fatto nell’area a massimo rischio vulcanico.
Si aggiunga che se lo Stato realizza manufatti incrementando il numero di residenti nella zona rossa risulterà complicato vietare ai privati la costruzione di nuove residenze.
Sono stati considerati questi aspetti?
Nell'ambito del PRARU di Bagnoli sono previsti vari interventi di bonifica e riqualificazione ambientale per attrarre anche investitori privati.
Sia ben chiaro che se la Protezione Civile Nazionale non modifica la perimetrazione della zona rossa ad alto rischio vulcanico, in cui l’evacuazione preventiva è l’unica misura di salvaguardia della popolazione in quanto l’area può essere invasa da flussi piroclastici distruttivi, non si può incrementare il rischio aumentando il numero dei cittadini residenti.

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