sabato, novembre 13, 2021

Dibba

 Scusate se non parlo dell'ultima vergogna del renzismo (la sua “bestiolina” per distruggere la reputazione degli avversari, i giornalisti sotto controllo, il piano di Rondolino, etc, etc) ma ho il vomito ergo preferisco “respirare” presentando il mio lavoro. Un lavoro che faccio con tutta la passione del mondo e senza scendere a compromessi con nessuno. Ebbene stamattina trovate in edicola su TPI il reportage che ho scritto sui campi profughi palestinesi in Libano. Ecco una parte ed ecco alcune foto che ho scattato. Buona lettura ed evviva le persone pulite!


“La maggior parte degli abitanti di Burj Albarajne sono indigenti. Il sistema fognario è precario, l'acqua è salata a tal punto da essere imbevibile, il sovraffollamento è spaventoso e la rete elettrica, oltre ad essere deficitaria, uccide. Sì uccide. Ogni anno, mediamente, una dozzina di abitanti del campo muore fulminata da un filo della luce esposto che viene giù per via della pioggia o per l'assenza della minima manutenzione. Se nel Libano di oggi è sempre più complicato accedere alle cure o procurarsi una medicina, nei campi profughi risulta spesso impossibile. Tuttavia, oltre all'intollerabile mancanza di diritti economici e sociali, è l'assenza di diritti civili e politici a dare il voltastomaco. Nel mondo occidentale si parla spesso di profughi. Politici ed opinionisti si dividono su come gestire i flussi migratori, sul pagare o meno Erdogan che minaccia l'Europa con l'arma dei rifugiati, su come comportarsi con i migranti che vivono nei campi nella periferia di Atene o con quelli che tentano di attraversare il canale di Sicilia o lo stretto di Gibilterra. Ma sui profughi palestinesi non si divide nessuno perché, semplicemente, nessuno ne parla. I palestinesi sono gli spettri del mondo alla rovescia che è meglio non mostrare”.


Tutto il reportage lo trovate in edicola!

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