venerdì, novembre 19, 2021

Quirinale

 505 VOTI A SCRUTINIO SEGRETO PER ELEGGERE IL PROSSIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. 


Nessuno dei leader di partito ha il pieno controllo dei gruppi parlamentari, i franchi tiratori sono dietro l'angolo. 


Possiamo perdere più di 50 miliardi del Next Generation Eu senza un governo in grado di farli approvare dall'Europa nel 2022. 


Occorre approvare una legge elettorale coerente con il taglio dei parlamentari. 


Eleggere il 13esimo Presidente della Repubblica coincide con un periodo delicatissimo per le sorti dell’Italia. In questo contesto, una figura di garanzia come quella del Capo dello Stato giocherà inevitabilmente un ruolo cruciale, dato che dovrà assumersi il compito di mantenere in vita una maggioranza che possa garantire un governo capace di far approvare i 50 miliardi dall'Europa, e superare la crisi pandemica ed economica.  


La ricerca di un largo compromesso fra le forze politiche non sembra approdare  a soluzioni, ma piuttosto i due schieramenti, centro-destra e centro-sinistra, si contrappongono. 


Una contrapposizione che vede il centro-destra a 441 grandi elettori e il centro-sinistra a  467. La votazione a scrutinio segreto fa temere franchi tiratori, facendo così saltare qualsiasi ipotesi di un nome scelto solo dai leader di partito che non sia convincente per i parlamentari.  


La partita del Quirinale si giocherà, quindi, sulle preferenze dei  parlamentari non ascrivibili a questi due gruppi, al netto di possibili  franchi tiratori. 


Un clima di grande incertezza politico che si manifesta in continui bracci di ferro.

Come per le nomine dei direttori RAI, il voto sul DDL Zan e tutte le volte in cui  Italia Viva si ritrova a votare con Lega, FI e FdI. 

Prove tecniche di trasmissione per eleggere un presidente della Repubblica espressione del centro-destra. 


C'è la difficoltà a trovare un candidato spendibili per il Colle da entrambi gli schieramenti e si misurano le forze. 


Ogni nome proposto o palesato presenta dei punti deboli che ne frena il lancio. 

Qualunque sia il candidato manca sempre un pezzo, consegnando la partita del  Quirinale all'incertezza. 

Offrendo in tal modo uno spettacolo agli elettori indegno di una politica sana e fatta nell'interesse dei cittadini.

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