giovedì, luglio 18, 2024

Italia

 Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha parlato al Consiglio comunale per un'informativa sullo stato di avanzamento delle attività per la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana dell'area di rilevante interesse nazionale Bagnoli-Coroglio. Nel suo intervento il primo cittadino ha rivolto innanzitutto un appello all’aula perché si mantenga sempre il rispetto istituzionale nella battaglia politica, che può essere aspra ma non deve mai prescindere dal rispetto delle regole democratiche. 


Sulla situazione di Bagnoli, alla luce dell’accordo siglato lunedì scorso con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha ricordato che si tratta di un pezzo di città e tutte le decisioni che verranno prese saranno condivise. I problemi di Bagnoli nascono innanzitutto dalla sua grande complessità e realizzare tutto ciò che si farà, significa vincere una sfida che è la più grande a livello europeo. Diversi erano gli aspetti da risolvere, a partire dal contenzioso amministrativo e giudiziario che risaliva ai tempi della dismissione. Come commissariato - ha spiegato Manfredi - si è fatto un accordo tombale tra tutte le parti in causa, liberando il Comune dagli oneri a cui era stato condannato e, ad oggi, tutti i contenziosi sono stati composti. 

Un altro ostacolo importante era la necessità di avere progetti definitivi e cantierabili, con le relative autorizzazioni rilasciate da una commissione nazionale. Con le risorse disponibili, sono state completate tutte le progettazioni e, alcune, sono anche già state autorizzate. Sul piano economico, poi, il sindaco ha chiarito che il costo totale degli interventi si aggira tra 1,5 e 2 miliardi di euro, perché gli investimenti per le infrastrutture da realizzare - elettriche, idrauliche, stradali, il parco urbano, il water front e le spiagge - sono notevoli. 

Le bonifiche e la rimozione della colmata

Per quanto riguarda le bonifiche, i 450 milioni disponibili - ha spiegato Manfredi - sono quasi del tutto sufficienti per realizzare le bonifiche a terra. Manca invece quella a mare, perché è una bonifica molto complessa, con l’obiettivo importante di garantire la balneabilità. A mare l’inquinamento riguarda i sedimenti e non l’acqua e su questo è stato fatto un progetto molto complesso, già sottoposto alla valutazione di impatto ambientale, che prevede la realizzazione di un tratto protetto in cui vengono puliti i sedimenti e realizzate le spiagge. Per la rimozione della colmata si sarebbe dovuta spostare una massa di un milione di metri cubi di materiale, per questo si è ritenuto migliore scegliere la rimozione parziale. 

Un aspetto decisivo è, inoltre, la realizzazione del parco urbano. Ai progettisti è stata data l’indicazione di un parco attrezzato e fruibile dalla cittadinanza per attività diverse. Per il waterfront vi sarà l’arretramento di Città della Scienza e, sui tempi complessivi di realizzazione, Manfredi ha precisato che avere da subito le risorse a disposizione consente di iniziare realmente gli interventi, perché molti dei problemi nati negli anni sono derivati dal fatto che gli interventi venivano realizzati per parti. Entro la fine del 2025 partiranno tutti gli interventi e, se tutto va bene, al massimo nei primi anni del prossimo decennio si dovrebbe concludere tutto.

Sono anche partite le selezioni per consentire l’impiego delle professionalità del territorio: il metodo che sarà seguito è quello di far entrare in attività le opere man mano che saranno realizzate, come è stato fatto con l’auditorium di Porta del Parco e come si intende fare con i parcheggi. 

Questa scommessa va vinta, ha concluso il sindaco di Napoli, anche se è una sfida difficile, ma sempre nella consapevolezza che si tratta di un grande patrimonio che sarà restituito alla città, tutto realizzato in modo assolutamente sostenibile.

Il dibattito in aula

Nel dibattito un aula è intervenuto Antonio Bassolino (Gruppo Misto) che ha ricordato che quella di Bagnoli è una grandissima sfida. Ha tuttavia evidenziato che la convocazione del Consiglio sulla informativa del sindaco avviene solo dopo la sigla dell’accordo, quando sarebbe stato utile avere prima un confronto con il Consiglio. Ci sono dei temi delicati, come quello della colmata, sui quali esistono approcci tecnici diversi ma altrettanto autorevoli. Perciò serve un confronto attento in Consiglio comunale nei prossimi mesi.

Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha ricordato i danni di salute prodotti dalla presenza di amianto nel sito di Bagnoli, ed è quindi un risultato importantissimo questo accordo che ne consente definitivamente la rinascita.

Nino Simeone (Gruppo Misto) ha riconosciuto la capacità politica del sindaco di portare a buon fine questo accordo su Bagnoli. Napoli è così tornata al centro del dibattito nazionale ed è importante affrontare nel modo giusto una tale sfida, per dare risposte a persone che attendono da trent’anni, senza strumentalizzazioni. 

E’ stata una giornata storica quella del 15 luglio, ha ricordato Iris Savastano (Forza Italia), che ha sottolineato la volontà del Governo di centro-destra di rilanciare il sito e la città, con l’impiego di quasi 10mila persone nei lavori. Ha poi criticato chi si è rivolto con toni offensivi alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che invece ha annunciato che siamo di fronte alla più grande opera di rigenerazione e bonifica in Europa. Il suo gruppo politico vigilerà su questa progettualità e ha chiesto l’istituzione di una commissione di monitoraggio in Consiglio comunale.

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