«A 15 anni sono andato via di casa perché mamma e papà non arrivavano a fine mese e discutevano molto per questo. All’epoca vivevo a 40 km da dove mi allenavo, ma la squadra credeva in me e mi aveva preso a vivere nel convitto. Non volevo chiedere soldi ai miei genitori e allora andavo dal benzinaio a Genova Pegli: mi davano 50mila lire a settimana. Quando sono arrivato al Milan la società, compresi i senatori, mi hanno fatto capire lo stile di vita che dovevo avere: arrivare un'ora prima agli allenamenti, andare via un'ora dopo, fare una vita da atleta. Con i primi soldi ho comprato casa ai miei genitori, vivevano in affitto in una casa da 50 metri, ricordo ancora le lacrime di mio padre durante la firma dal notaio. E' il ricordo più bello che ho. Ho imparato a non sperperare i soldi nella vita, non ho mai dimenticato da dove provengo».
Christian Panucci 🌹
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