mercoledì, luglio 10, 2024

Tommaso Merlo

 Alienazione esistenziale e falso benessere


I poveri cristi del pianeta si alienano alla catena di montaggio per permettere a noi di alienarci consumando. Un mondo di alieni infelici cocciutamente diretti verso l’estinzione. Qualcosa di profondo non funziona eppure nessuno ne parla. Nemmeno la politica. E questo perché non conviene e oggi la convenienza è tutto. Sfruttando i poveracci del pianeta, noi del nord abbiamo qualche soldo in tasca da spendere, eppure di persone felici in giro se ne vedono davvero poche. Questo perché il sistema neoliberista che ci domina si basa su una menzogna epocale. Contrariamente da come ci lavano il cervello, non è possibile stare bene dentro con roba che si compra fuori. Noi esseri umani non funzioniamo così. Siamo più complessi, più profondi. Per stare bene dentro, noi dobbiamo investire tempo ed energie per curare le nostre ferite, per riempire i nostri vuoti, per sedare le nostre paure. Per conoscerci ed esprimerci appieno. Non esistono scorciatoie ed è assurdo cercare fuori risposte che si possono trovare solo dentro. Noi esseri umani funzioniamo esattamente al contrario di quello che ci propina il sistema neoliberista. Meno siamo intossicati di chimere materiali, più abbiamo tempo ed energie per evolvere e quindi essere felici. Proprio così. Meno è meglio. Molto meglio. Puoi riempirti la pancia e la mente egoica fin che vuoi, ma se non riempi il cuore sei condannato ad una infelice alienazione esistenziale fatta di roba inutile, luoghi comuni e culto di te stesso. Pandemia egoistica aggravata da cluster di salute mentale. Funziona così. Il sistema ti spinge a consumare sempre di più facendoti vivere in un perenne stato di carenza, come se ti mancasse sempre qualcosa e potrai stare bene solo quando la comprerai, una sorta di felicità sempre rinviata e soprattutto del tutto falsa. Perché quando finalmente riuscirai a comprarla, quella cosa ti donerà un piacere effimero e superficiale senza risolvere nessuno dei tuoi problemi reali. Ma invece di ammetterlo e cercare altrove, il sistema stuzzica il tuo avido ego e ti spinge a lanciarti verso il miraggio materiale successivo martellandoti di pubblicità permanente e promettendoti sempre nuovi salvifici traguardi. Logiche inculcate al punto da diventare automatismi e spacciati come normalità. Logiche inculcate fin da bambini in modo da rimanere tali e passare la vita da un giochino all’altro compiacendosi se ne abbiamo di più belli dei nostri amichetti. Già, ci insegnano a consumare per impressionare il nostro ego ma pure quello altrui. Per imporci, per farsi accettare, per aderire a qualche fasulla identità sociale. Come se coi soldi si potesse comprare anche il proprio valore, le proprie qualità e il proprio posto nel mondo. Vi sono persone che passano la vita a risparmiare e spendere illusi che un giorno avranno abbastanza e potranno essere finalmente felici. Persone che accumulano roba che non sanno nemmeno più dove mettere, che passano la vita a contemplare il conto corrente o che trasformano la loro esistenza in una carriera oppure che passano da uno svago all’altro in una fuga permanente dalla realtà e da se stessi. Alienazione esistenziale e automatismi consumistici che possono durare anche tutta la vita rovinandocela, ma che persistono perché rendono un sacco di soldi al sistema neoliberista che domina il mondo. Ed è per questo che nessuno ne parla. Nemmeno la politica ormai schiava dell’economia che delega al mercato il benessere dei propri cittadini anche se del tutto falso.

Tommaso Merlo

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