mercoledì, luglio 22, 2020

Euro

Un giorno storico che ci deve rendere orgogliosi di essere italiani 🇮🇹

🤜Un negoziato lunghissimo, iniziato venerdì e conclusosi la scorsa notte. Un Consiglio europeo che ci ha consentito di portare a casa un risultato ottimo, una trattativa che si è risolta con un vero e proprio successo: grazie alla tenacia di Conte abbiamo infatti mantenuto il livello di aiuti a fondo perduto e aumentato la quota di prestiti. Ne abbiamo addirittura guadagnato, ma cosa è stato deciso nello specifico?

🇪🇺 In questi giorni si è tenuto il Consiglio europeo straordinario sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) e il Recovery Fund. Le trattative, come nel dibattito e negli incontri degli scorsi mesi, hanno visto contrapposti i Paesi “frugali”, che puntavano a un ridimensionamento del piano di aiuti, e tutti gli altri Stati membri.
All’alba di stamattina è arrivato finalmente l’ok all’ultima proposta del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, l’ultima delle “nego-box” (letteralmente “scatola negoziale”) che si sono susseguite in questi giorni.

🔴 Quanti fondi?
Ciò che è rimasto invariato rispetto alla bozza di partenza è il volume totale degli interventi economici, ma la loro composizione è cambiata. In totale sono stati previsti 1.074 miliardi per il QFP e 750 miliardi per il Recovery Fund.
Il Fondo per la ripresa (Recovery Fund) prevederà l’emissione titoli di stato europei per finanziare gli aiuti agli Stati membri. Questi soldi saranno in altre parole raccolti sui mercati finanziari a nome dell’Unione Europea.
Dei 750 miliardi totali ben 209 vanno all’Italia: si tratta del 28%, più di chiunque altro. Di questi, 81,4 sono a fondo perduto e 127,4 in prestiti.

⭐️ Qualche Paese può mettere veti?
No. Questo è un altro successo di Conte durante le trattative. Infatti Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Austria e Finlandia chiedevano di poter avere il diritto di veto sui piani nazionali di riforme, ma questa linea non è passata. Non è stato concesso a nessun Paese il diritto di veto o di intromissione sull'attuazione del piano di Rilancio nazionale. Ci sarà, come è normale, un sistema di verifiche in relazione all'avanzamento dei progetti, all'implementazione degli stessi.

🔵 Cos’è il “super freno”?
E’ la possibilità per un Paese di portare una questione particolare, ma delicata e complessa, all’attenzione del Consiglio. Non è in nessun caso un “potere” di blocco in mano a nessun singolo Paese.

⏰ Quali sono le tempistiche?
Il Recovery Fund andrà sarà disponibile a partire dal 2021, ma andrà a coprire le azioni avviate già dal primo febbraio 2020 in poi.

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