martedì, ottobre 26, 2021

Dibba

 La missione in Libano è finita. Si torna a casa. Abbiamo dato una mano a persone che hanno enormi necessità. La sensazione è sempre la stessa. Una sensazione già provata quando lavoravo nella cooperazione internazionale. "Non è mai abbastanza" senti dentro. Ho con me materiale per scrivere e per riflettere.


"Ma cosa cazzo sei andato a fare in Libano, abbiamo così tanti problemi in Italia" scrive qualcuno. Ebbene non pensiate che quel che avviene nei campi profughi palestinesi non ci riguardi. Non pensiate che la destabilizzazione del Mediterraneo, le guerre dimenticate, le guerre del passato e quelle, ahimè, del futuro non ci riguardino. Riguardano anche i cinici ed i loro portafogli sgonfiati da scelte di governanti pavidi che preferiscono accodarsi ai carrozzoni della sciocca e momentanea convenienza piuttosto che ragionare seguendo la giustizia. Non pensiate che la questione palestinese ed il medio oriente volutamente trasformato in polveriera non abbiano a che fare anche con i nostri diritti, il diritto ad avere scuole, asili, università, ospedali, diritti violati anche dalla costante corsa agli armamenti che, tra l'altro, nulla ha a che vedere con la nostra sicurezza.


Non pensiate, cari politici, che le condizioni di vita di un popolo dimenticato come quello palestinese, non vi riguardino. Vi riguardano eccome. E non solo perché le condizioni disumane dovrebbero riguardare gli esseri umani. No. Le decennali sofferenze dei palestinesi hanno a che fare con il vostro coraggio e con la vostra capacità di schierarvi. Anche quando è difficile. Perché nulla è più politico di schierarsi quando non conviene farlo. Guardate questo video. Guardate con i vostri occhi. Quei fili elettrici uccidono una dozzina di persone all'anno in questo campo progughi. Proprio come il silenzio...

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