mercoledì, ottobre 06, 2021

Matteo Brambilla

 Non è facile descrivere tutte le sensazioni, emozioni, che mi stanno attraversando da ieri sera.

Prima di tutto voglio ringraziare chi ha dato fiducia a delle persone coraggiose, che hanno scelto la strada impossibile rispetto a quella facile e comoda.

Mi riferisco sia a chi era candidata e candidato, sia a chi ci ha votato.

E' un grazie sincero, di cuore, di appartenenza a una minoranza numerica, ma sicuramente vera, viva.

Ho visto che qualcuno ieri festeggiava, e lo faceva insieme a pezzi delle recenti amministrazioni di demagostris, come se gli ultimi 10 anni fossero stati di gloria per la nostra città, e lo faceva insieme al vero sindaco di Napoli, Vincenzo de Luca.

Si perchè a qualche statista per caso bisognerebbe spiegare che sono riusciti in una grandissima impresa: consegnare la città a De Luca e il suo "sistema politico" e affossare un sogno durato 12 anni, esattamente nel giorno del suo compleanno (4 ottobre 2009 - 4 ottobre 2021).

Imbarazzanti dal punto di vista politico, indecorosi dal punto di vista etico morale.

Noi sapevamo che sarebbe stata una sfida al limite dell'impossibile, ma abbiamo fatto la cosa giusta, per la quale eravamo entrati tutti, in questi anni, in un progetto di democrazia dal basso: dare voce ai cittadini per farli entrare nelle istituzioni.

Non ci siamo riusciti, colpa sicuramente nostra, mia in primis e me ne assumo tutta la responsabilità.

Non ci sarà più la nostra, la "vostra" voce, in consiglio comunale.

Qualcuno avrà festeggiato, e festeggerà per questo, non ci sarà più nessuno che farà opposizione, che entrerà nel merito delle questioni.

Adesso è il momento di metabolizzare questi 5 anni vissuti tutti in apnea, e di prendermi il giusto tempo per guardarmi dentro, per poter ripartire.

Ci sarò, ci saremo, con altre modalità; non ho nessuna intenzione di buttare l'esperienza di questi anni.

Servono in questo momento riferimenti certi per ripartire da zero: io ci sono.

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