lunedì, ottobre 18, 2021

Tommaso Merlo

 "Il Movimento 5 falci e 5 martelli"

ed il regime conformista. 


A sentire la stampa lobbistica la “piazza rossa” era gremita all’inverosimile mentre le piazze contro il green pass deserte. Passano solo le notizie che non danno fastidio a Dragux. In Italia funziona così, tu metti qualche capo sul balcone e subito gli si forma attorno un regime conformista. Più che neri retaggi del passato, attualissimo opportunismo. Dragux ha usato il pugno di ferro contro i ribelli del green pass e comunque la si pensi ha dimostrato che sarebbe un pessimo Presidente della Repubblica. Gelido, rigido e senza nessuna empatia e sensibilità sociale e democratica. Da quando l’hanno messo sul balcone, il parlamento è praticamente in ferie, i partiti sono commissariati e nel paese non c’è nessun dibattito reale. Più che una Repubblica, una Banca d’Italia. La pandemia è superata da mo’, la grande maggioranza degli italiani è vaccinata eppure Dragux ha forzato la mano come nessun altro paese occidentale si è permesso di fare anche perché sono decisioni che toccano addirittura il corpo delle persone. Ma in Italia funziona così, carezze ai criminali altolocati, sberle ai poveri cristi. E quando parte il regime conformista, guai a chi si discosta. La forzatura di Dragux sul green pass è un obbrobrio politico comunque vada a finire. Per le modalità, per la tempistica, per il contesto anche storico e sociale. Ma ci pensa la stampa lobbistica a spellarsi le mani mentre i partiti biascicano e balbettano frasi fatte. Se va avanti così alla prossima tornata elettorale si voteranno da soli. Neanche i parenti si schioderanno dal divano. Nel frattempo i compagni Conte e Di Maio applaudono tra una selva di bandiere rosse. Una mattina mi son svegliato e mi son trovato nel sistema. Il Movimento 5 falci e 5 martelli. Ormai vedere dove li porterà la metamorfosi del fu Movimento è diventato avvincente come una soap sudamericana. Altro che Udeur, Rifondazione Comunista. Dal palco intanto piove retorica e vittimismo a catinelle. Di fascisti in giacca e cravatta ne è farcita l’Italia eppure la democrazia sarebbe in pericolo per una manciata di maneschi di borgata che hanno perfino annunciato l’ennesima rissa alla Trump. Se il trauma fascista non è mai stato superato del tutto è anche per certe ipocrisie. I traumi si risolvo sviscerandoli onestamente, non coi tabù o rivangandoli strumentalmente. Vale per le persone come per i popoli. Con il paradosso che se va avanti così alle prossime elezioni l’Italia avrà il governo più di destra dalla caduta di Mussolini. Se infatti la bolla della Meloni non scoppierà prima per qualche scandalo, sarà lei ad affacciarsi al balcone ad incitare le folle. Del resto Salvini è in crisi nera, tanto per stare in tema. Sembrava lui il nuovo dux in ascesa verso i pieni poteri ed invece si ritrova a giocherellare su TikTok. La Meloni è più sveglia e la Lega ha due facce. Una social e una dannatamente realista che stravede per Dragux. Più che neri retaggi del passato, attualissimo opportunismo. Del resto in Italia funziona così, tu metti qualche capo sul balcone e subito gli si forma attorno un regime conformista. Oggi la democrazia in Italia è commissariata, la politica biascica e balbetta frasi fatte mentre Dragux usa il pugno di ferro contri i ribelli del green pass tra gli appalusi accorati della stampa lobbistica. Comunque la si pensi, una fase davvero triste per il nostro paese e la conferma che Dragux sarebbe un pessimo Presidente della Repubblica.


Dragux e il regime conformista

di Tommaso Merlo

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