#poesia
Al mio cane.
Gli occhi socchiusi nella penombra amica,
scivolavano i ricordi di fanciullezza antica,
e giochi e corse e prati divisi coi fratelli,
del tempo ormai lontano dei verdi giorni belli.
Ora sognava ancora di pazze galoppate
nel cerchio di un tramonto di praterie infuocate
e il mare scuro e mosso visto la prima volta
fu l’ultimo suo sogno dinanzi a quella porta.
Del vento le carezze di melodie lontane
chiusero svelte gli occhi di chi era stato un cane.
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