giovedì, marzo 20, 2025

Elio Lannutti

 Il sindaco chitarrista di Roma, capitale di buche, incuria, monnezza e degrado, che strimpella giulivo sulle rovine da lui stesso provocate, dopo aver finanziato la piazza che ripudia la pace, convocata da un pennivendolo, il cui editore ha molteplici interessi coi mercanti di morte, non prova alcuna vergogna di fronte alle immagini del genocidio di Israele su Gaza, confermate ancora una volta dall’indagine dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ? 

Vergognatevi servi !


Un'indagine dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ha accertato violenze sessuali, riproduttive e di genere sistematiche commesse dalle autorità israeliane contro i palestinesi dall'ottobre 2023.


Il rapporto, sottotitolato "Più di quanto un essere umano possa sopportare", documenta numerose violazioni che vengono deliberatamente utilizzate come tattica di guerra e di controllo sulla popolazione palestinese.


I punti salienti del rapporto:


 La violenza sessuale e di genere come strategia di guerra:


Le forze di sicurezza israeliane utilizzano la nudità pubblica forzata, le molestie sessuali, le minacce di stupro e la violenza sessuale come procedure operative standard di routine contro i palestinesi;


 Secondo le prove, gli stupri e la violenza genitale sono stati commessi dietro ordine diretto o con tacito incoraggiamento da parte di autorità superiori;


 I coloni israeliani in Cisgiordania hanno fatto ricorso alla violenza sessuale per terrorizzare e sfollare le comunità palestinesi, agendo in apparente impunità;


 La violenza sessuale viene utilizzata deliberatamente come arma di guerra piuttosto che come atto di aggressione casuale, con numerose testimonianze di sopravvissuti che descrivono dettagliatamente sia i traumi fisici che quelli psicologici.


 Distruzione dell'assistenza sanitaria riproduttiva e intento genocida durante la guerra:


Le forze israeliane hanno sistematicamente attaccato e distrutto strutture sanitarie e di salute sessuale e riproduttiva nella Striscia di Gaza, compresi reparti di maternità e cliniche per la fertilità;


Hanno deliberatamente distrutto il Centro principale per la fertilità di Gaza e imposto un blocco, impedendo l'accesso ai farmaci per garantire una gravidanza sicura e la cura dei neonati;


Nel dicembre 2023, le IDF hanno intenzionalmente distrutto il centro di fecondazione in vitro di Al-Basma insieme al tutto materiale riproduttivo per il concepimento, compresi 4.000 embrioni. Questa azione è stata “una misura volta a prevenire le nascite tra i palestinesi di Gaza”, un atto che rientra nella definizione del crimine di genocidio;


Le IDF distruggono sistematicamente ospedali e reparti maternità, con conseguenti effetti negativi sulla salute delle donne e sulle prospettive di fertilità dei palestinesi;


 I danni diffusi alle donne incinte e in allattamento sono stati "senza precedenti" e hanno causato gravi complicazioni per la salute, tra cui la morte;


 Il blocco e la negazione di forniture mediche essenziali hanno provocato alti tassi di mortalità materna e infantile che potrebbero equivalere allo sterminio secondo il diritto internazionale;


Questi atti soddisfano i criteri di genocidio stabiliti dallo Statuto di Roma e dalla Convenzione sul genocidio perché creano deliberatamente le condizioni per la distruzione fisica di una popolazione e impongono misure di controllo delle nascite.


 Attacchi di massa contro i civili e violenza mirata contro donne e ragazze:


È stato registrato un uso diffuso di esplosivi e bombardamenti di aree residenziali, che hanno portato a un aumento significativo delle vittime civili, in particolare tra donne e ragazze;


Le donne, le ragazze e le partorienti sono state deliberatamente prese di mira, e il rapporto classifica tali atti come crimini contro l'umanità e crimini di guerra.


L'indagine dell'OHCHR:

corrobora queste conclusioni attraverso testimonianze dettagliate e casi di studio,evidenziando che non si tratta di incidenti isolati, ma di parte di una strategia più ampia volta a minare l'autonomia e la dignità delle comunità palestinesi.

 critica la comunità internazionale per non aver risposto in modo adeguato a questi abusi sistemici.  chiede un'urgente assunzione di responsabilità a livello internazionale,misure legali esaustive per proteggere le vittime e riforme significative per porre fine a queste violazioni dei diritti umani

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