mercoledì, aprile 13, 2022

Diego Fusaro

 Ho appreso con grande dolore della morte del poeta e letterato serbo Dragan Mraovic . Aveva tradotto in serbo la Commedia di Dante e Leopardi, più moltissimi altri autori del canone italiano. Per me era anche un amico. Fu grazie a lui che andai a Belgrado, nel 2014, e che in Serbia iniziarono a tradurre i miei testi. Ci tornai nel 2017. Dei tanti splendidi ricordi che ho con lui, voglio menzionarne uno soltanto. Era il mese di ottobre del 2014, era la prima volta che mi recavo a Belgrado e che incontravo di persona Dragan, col quale pure mi sentivo abitualmente al telefono e per email. Ci incontrammo in un bar, seduti a un tavolino nei pressi del Danubio, scaldati da un tiepido sole di ottobre. Mentre stavamo bevendo un caffè e discutendo di letteratura, felici di vederci finalmente di persona, ecco che Dragan estrae con movimento improvviso dal taschino un'antica monetina: mi spiega che è dell'antica Roma e che se ne trovano parecchie nei pressi di Belgrado. Me la porge e mi dice: "tieni Diego, è giusto che torni in Italia". In quel gesto era racchiusa tutta la sua umanità, tutto il suo amore per la cultura e per la tradizione. È grazie a lui che ho iniziato ad amare la cultura serba e il popolo serbo. Riposa in pa

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