venerdì, aprile 29, 2022

Staff Ferdinando Imposimato

 Lo staff del Giudice pubblica per la prima volta sui social la sua biografia che sarà a puntate e che speriamo vi piaccia.

Vi invitiamo a seguici, i vostri commenti sono letti da tutti i familiari che apprezzano il ricordo che tutti voi avete per un uomo umile e speciale: Ferdinando Imposimato.
BIOGRAFIA - SECONDA PARTE #biografiaFerdinandoImposimato
In qualità di #GiudiceIstruttore è impegnato sul fronte di parecchi importanti casi di terrorismo. Dall’inchiesta per il rapimento del Presidente della DC #AldoMoro, affidatagli solo due anni dopo l'uccisione dello statista, all’attentato a Papa Woytila, dall’omicidio del vicepresidente del CSM Vittorio Bachelet a quello dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione, fino alla #strage di Piazza Nicosia.
Un’altra inchiesta romana particolarmente complessa è quella sul banchiere siciliano legato a Cosa Nostra, Michele Sindona. E’ in questa occasione che conosce #GiovanniFalcone, che indagava sul fronte siciliano: un’amicizia che si fa sempre più solida e aprirà la strada alla nascita del #poolinvestigativo di Palermo, avamposto per la lotta alla mafia, collaborando attivamente anche con il capo della squadra mobile #BorisGiuliano.
Nel 1981 istruisce il processo alla Banda della Magliana, e indaga a fondo sui legami con #CosaNostra, ambienti del terrorismo, dell’alta finanza, dell’imprenditoria, della politica.
E’ l’anno in cui il regista Francesco Rosi - del quale diventerà grande amico - gira il film ‘Tre Fratelli’, che si ispira alla vita dei fratelli Imposimato: uno giudice, uno direttore di carcere e uno operaio-sindacalista.
E proprio quest’ultimo, #Franco, tra i fondatori del gruppo archeologico di #Maddaloni, impegnato a valorizzare storia e identità culturale della cittadina, viene barbaramente ucciso l'11 ottobre 1983: una tremenda vendetta trasversale, per via delle inchieste condotte dal fratello sulla #BandadellaMagliana. Gli sono vicini tutti, il Presidente Sandro Pertini, il caro amico Federico Fellini, i concittadini e l'Italia tutta.
Nel dicembre 1983 gli viene conferita la medaglia d'oro intitolata a Carlo Alberto Dalla Chiesa per aver “reso servizi eccezionali alle istituzioni del Paese: ha rigettato e superato con forza ogni tentativo di minaccia e intimorimento, ed ha voluto restare sui suoi difficili processi anche dopo che gli hanno ucciso il fratello”.
Nel 1984 viene designato dal nostro Paese come rappresentante italiano al Consiglio d’Europa. Partecipa a molte riunioni del ‘Working Party’, il team multidisciplinare per la lotta al terrorismo internazionale e redige la "mozione finale" approvata all'unanimità dai rappresentanti dei 16 paesi dell'Europa. #mozioneantiterrorismodiplomatico
La prestigiosa rivista francese ‘Le Point’ lo indica come uomo dell’anno: “Il Giudice coraggio”. Il britannico ‘The Times’ gli dedica una pagina e lo definisce ‘Scudisciatore della mafia’. #THEJUDGECOURAGE
E sempre nello stesso anno l’ONU, in occasione dell'anno della gioventù, lo sceglie come ‘Il Simbolo della Giustizia’. Difatti le minacce mafiose a lui ed alla sua famiglia purtroppo continuano.
Il suo impegno ‘istituzionale’ e organizzativo nel contrasto alla mafia ed al terrorismo è esemplare. Nel 1986 viene scelto come consulente legale delle Nazioni Unite per la lotta ai traffici di droga, uno dei canali privilegiati di finanziamento delle organizzazioni criminali. Va in missione più volte, per incarico dell’ONU, nei paesi dell’America Latina, per contribuire a rafforzare i sistemi legali contro il narcotraffico, una piaga sempre più devastante.
Sempre nel 1986 scrive sei soggetti per la RAI, che verranno co-prodotti tra le televisioni europee.
Si tratta di sei storie giudiziarie ‘vere’ , nate dall'esperienza umana e professionale, dal titolo ‘Il giudice istruttore’.
Viene eletto al Senato come ‘Indipendente di sinistra’ sia alle politiche del 1987 che a quelle del 1994. Alla Camera, invece, in occasione del voto nel 1992.
Durante tutto il suo impegno politico segue le vicende inerenti l’organizzazione militare clandestina #Gladio ed i grandi appalti ed a decorrere dal marzo 1991 si reca spesso alla Direzione Affari Penali, ove scambia con l’allora direttore, Giovanni Falcone, le proprie competenze sul riciclaggio di denaro, proveniente dal traffico internazionale di droga, reinvestito in diverse operazioni immobiliari-finanziarie. #riciclaggionarcotraffico #corruzionealtavelocita #riciclaggiotangentopolicorruzione
Per tutte e tre le legislature è membro della ‘Commissione Parlamentare Antimafia’.
Presenta numerosi disegni di legge sulla riforma dei servizi segreti, gli appalti pubblici, la corruzione, i sequestri di persona, la dissociazione, il terrorismo.
Nel 1999 termina la sua carriera di Magistrato con la qualifica di Presidente Onorario aggiunto della Corte di Cassazione.
Nello stesso anno viene insignito dell’onorificenza di ‘Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana’ dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi.
Francesca Toto, Felice Elvira Ferraro e altri 402
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