GUERINI & CROSETTO - GEMELLI DIVERSI IN DUPLICE ALLEANZA
Apparentemente divisi ma in profonda sintonia sulle posizioni italiane verso il conflitto in corso in Ucraina.
Crosetto ha ereditato il ministero della difesa da Guerini, ora al Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. Apparterrebbero a due partiti contrapposti, ma in realtà sono in comunione di intenti riguardo all’invio di armi in Ucraina.
Più che una pace fra paesi in guerra qua si cerca un "gentlemen agreement", un patto fra le parti, fra due esponenti che altro non fanno che appoggiare uno stato di subordinazione totale dell'Italia alla politica testarda e controproducente dell'intervento in un conflitto gravoso su tutti i fronti. Così. Con nonchalance di due normali antagonisti che chissà perché vanno d'accordo come fratelli.
O forse si sa il perché: la sudditanza al potere a stelle e strisce.
Ronald Spogli, ex ambasciatore USA in Italia, in un cablogramma pubblicato da Wikileaks risalente al 2008, alla vigilia delle elezioni che avrebbe poi vinto Berlusconi scriveva:
“Se vince Veltroni faremo progressi, se vince Berlusconi faremo eccellenti progressi”.
Sempre l’ambasciatore Spogli, in un altro cablogramma dello stesso anno diceva: «L’Italia rimane il nostro più importante alleato europeo per proiettare il nostro potere militare nel Mediterraneo, in Medio Oriente e in Nord Africa».
Insomma, cambiano gli scenari di guerra, passano gli anni, ma il ruolo dell’Italia è sempre lo stesso, sia che governi la destra, sia che governi la sinistra, con soldi pubblici che vengono sottratti alla sanità pubblica, alla scuola pubblica, ad infrastrutture ed a tutto ciò di cui il nostro paese avrebbe urgente bisogno.
Se però si è sudditi, da destra o da sinistra le risposte ai diktat sono sempre uguali.

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