martedì, maggio 02, 2023

Nicola Morra

 Alcuni, intervenendo sulla mia pagina FB, scrivono che si fidano di me. Altri me lo dicono quando mi incontrano in eventi o, casualmente, per strada.

Sbagliano.
Sono, io Nicola Morra, come tanti altri, ed ho pure io il diritto-dovere di sbagliare, magari in buona fede, perché tutti possono sbagliare in quanto nessuno è infallibile, ed è grazie agli errori che si può e deve imparare, crescere.
Pertanto ho il dovere di ripetere, soprattutto a queste persone, che mai e poi mai si deve riporre fiducia assoluta in un singolo essere umano, fosse anche il proprio genitore, il proprio compagno, il proprio figlio.
E, naturalmente, lo devo ribadire anche a me.
Gli uomini, straordinari esseri viventi, possono fare cose bellissime, ma anche cose di una meschinità infinita, persino nella stessa persona. Ed è lacerante scoprire ciò, magari dopo aver nutrito una fiducia enorme nell'umanità, può indurre addirittura in depressione, ma è così. Chi più pensi possa essere immenso, più può rivelarsi torbido, insensibile, inumano, basso.
E magari, per fortuna, il contrario, perché dalla merda possono nascere i diamanti.
Ho conosciuto assassini. Stragisti. Uomini delle istituzioni e mafiosi, uomini che sbavavano per il potere che esercitavano e uomini che se ne fregavano e se ne fregano. Ho dovuto liberarmi da tutti i pre-giudizi che accompagnano tali persone. Ho scoperto umanità, autenticità, in pluriomicidi, e falsità in chi credevo al contrario un esempio positivo, un modello da emulare, poeti dell'essere.
Per questo motivo vi imploro di assumere un atteggiamento critico, meno condizionabile da tentativi che vengono fatti dal potere di convincerci che ci si può fidare a priori di altri nostri simili. So che è triste, perché è rassicurante pensare che ci sia dall'altra parte chi si possa interessare di noi, capirci, aiutare, magari sol perché lui stesso ci ha chiesto aiuto, facendoci credere di essersi messo nella sua nudità emotiva davanti a noi perché chiedeva la nostra pietà.
Ma dobbiamo capire che o ci aiutiamo noi o, spessissimo, ci fotteranno gli altri.
Sono pochi, veramente pochi, coloro che aiutano disinteressatamente, che soffrono con noi veramente, che condividono sogni, gli stessi che noi sogniamo. Sono piuttosto tanti che, magari inconsciamente, ci fanno illudere di essere pronti a condividere tutto con noi, facendoci poi scoprire il contrario.
Per questo è mio dovere ripetervi che io per primo potrei illudervi, ingannarvi.
Credete nei valori, nelle idee, e poi cercate, cerchiamo, quelle persone che più ci offrano fiducia nel realizzare quei valori, quelle idee, sapendo tuttavia che potrebbero non essere quelle giuste, perché ci si può sempre sbagliare.
Forza, sebbene sia un messaggio duro, durissimo, di grande tristezza.
Forza.
Ve lo chiedo col cuore, per voi stessi, prima di avviare un nuovo percorso.

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