martedì, maggio 28, 2024

Tommaso Merlo

 L’orrore di Gaza, i complici e le elezioni


Bambini e donne fatti a pezzi e carbonizzati. Un orrore infinito. Netanyahu liquida tutto come incidente ma si tratta dell’ennesimo crimine di guerra di cui risponderà. È in corso un genocidio svenduto grottescamente come diritto a difendersi. È in corso un genocidio attuato con armi prodotte e vendute da noi occidentali, paladini dei diritti umani e della democrazia. Le classi dirigenti occidentali si nascondono dietro vuote parole ma non stanno facendo nulla per fermare l’orrore. E anche loro ne risponderanno perlomeno nelle urne. La furia omicida del governo israeliano non si fermerà finché rimarrà senza armi e soldi. Ed è questa l’unica cosa da fare. Bloccare ogni fornitura al governo di Netanyahu, un embargo economico e militare che li costringa a cedere. Inutile infatti appellarsi a valori morali che hanno sempre ignorato o ad istituzioni o leggi internazionali che hanno sempre calpestato e non serve a nulla nemmeno illudersi che daranno retta agli appelli di politicanti che hanno sempre comprato. Un regime militarizzato capisce solo il linguaggio della guerra, devono rimanere senza rifornimenti, devono rimanere senza mezzi sia per offendere che per difendersi. Solo quando la loro sicurezza sarà a rischio, si placheranno. È in corso un genocidio di fatto. Da mesi. Un orrore che sta avvenendo con armi prodotte e vendute da noi occidentali. Già, siamo tutti complici. I cittadini che se ne fregano come i cittadini che tifano, ma soprattutto coloro che hanno il potere di fare qualcosa e non lo fanno, i politicanti che si nascondono dietro insulse frasi fatte, che sminuiscono, che chiacchierano d’altro. Una vergogna epocale che potrebbe essere il preludio di profondi cambiamenti. Il destino ha infatti voluto che in pieno genocidio vi siano le elezioni negli Stati Uniti e in Inghilterra, i due paesi maggiormente responsabili del disastro israelo-palestinese oltre che in Europa. Biden è un dead men walking anche politicamente e con lui verrà sepolta un’intera generazione di tecnocrati democratici per la sua viltà su Gaza. In Inghilterra il leader laburista Keir Starmer sembrava galoppare verso il trionfo dopo il disastro del miliardario indiano ed invece per la sua ambiguità zoppica vistosamente. Anche per le Europee lo spettacolo è vergognoso. Gli illustri candidati avrebbero preferito parlare delle solite fregnacce in attesa dell’ennesima poltrona ed invece sono costretti ad arrampicarsi sugli specchi per coprire di fatto la propria complicità omissiva. A Bruxelles si parla di indagini e di incriminazioni per complicità della Van der Leyen, altro che confermarla. Appena sale su un pulpito viene contestata per la sua viscida inerzia. Il parlamento europeo è profondamente spaccato e le capitale delle democrazie più evolute sono in subbuglio. Da una parte Gaza dove è in atto un orrore senza fine, dall’altra una nuova coscienza globale che non vuole più assistere a certe porcherie e tantomeno esserne complice, in mezzo una classe politica ipocrita e del tutto inadeguata, una classe politica in balia di lobby e carrierismo che blatera sul nulla mentre bambini e donne finiscono a pezzi e carbonizzati sotto le bombe israeliane made in Occidente. Una vergogna epocale che potrebbe essere il preludio di profondi cambiamenti.

Tommaso Merlo

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