ASSANGE RISCHIA L’ESTRADIZIONE NEGLI STATI UNITI E UNA CONDANNA A 175 ANNI DI CARCERE
L’Alta corte di Londra ha ribaltato la sentenza di primo grado emessa lo scorso gennaio che negava la consegna del fondatore di Wikileaks a Washington.
Io e i miei colleghi di Alternativa abbiamo spiegato più volte che per Assange l’estradizione negli Usa rappresenterebbe la fine: rischia una condanna a 175 anni da scontare in un carcere di massima sicurezza.
In realtà, persone vicine a lui, temono per la sua stessa vita…
Ora il caso è rinviato al tribunale di grado inferiore per essere trattato nuovamente.
Come Alternativa, avevamo chiesto alla Camera che il governo si impegnasse a concedere lo status di rifugiato politico a Julian Assange, in modo da proteggerlo dall’estradizione e di tutelare i suoi diritti.
L’Aula ha bocciato la nostra mozione, anche grazie all’astensione di chi un tempo si dichiarava dalla parte di Assange e si faceva vedere pubblicamente insieme a lui.
Se per il fondatore di Wikileaks le cose si metteranno male, tutti avranno una parte di responsabilità. Qui si stanno calpestando i diritti di un uomo e, insieme ad essi, il diritto di milioni di cittadini di essere informati in trasparenza e verità su ciò che fanno i governi!
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