domenica, dicembre 05, 2021

Tommaso Merlo

 Deve nascere un nuovo Movimento ma che sia antisistema, altrimenti non serve a niente. Diventerebbe un partitino come gli altri, l’ennesimo fanclub. La democrazia italiana è in mano a partiti che rappresentano giusto la loro fame di poltrone e va rianimata. Dopo il crollo del secolo scorso, l’unica ideologia rimasta è quella egoistica. I partiti sono associazioni di marketing elettorale che competono per spartirsi il gruzzoletto di cittadini che ancora abboccano e quindi scranni vellutati. Al di là del nauseabondo politichese e del baccano propagandistico, viviamo un’epoca di pensiero unico in cui nessun partito vuole cambiare davvero perché per loro significherebbe la fine. Egoismo fondamentalista di stampo conformista. Paraculismo conservatore. Partiti che fan finta di litigare sotto elezioni e una volta impoltronati si danno all’ordinaria amministrazione mentre il pianeta procede a grandi passi verso l’autodistruzione. Leader burocratici o d’avanspettacolo, giullari di corte fatti con lo stampino, orde di mediocri in carriera. Una deriva che alla grande maggioranza dei cittadini o genera rabbia oppure noia e disgusto e quindi si tiene giustamente alla larga. Per rianimare la nostra democrazia, servirebbe un profondo ricambio delle classi dirigenti a tutti i livelli. In politica, nella stampa, nelle burocrazie. Ovunque. Un profondo ricambio di persone e quindi di cultura dominante e quindi di slancio ed idee. Ostacolando le nuove generazioni e premiando solo chi si piega ed adegua, il sistema ostacola da decenni lo sviluppo dell’intero paese. Va rimossa la cappa. Dando in mano il paese a chi ha futuro e togliendolo a chi ha solo passato e pure penoso. Dando il paese a chi ha coraggio e voglia di cambiarlo, non a chi ha interesse a conservarlo per gratificare il proprio ego. Lorsignori fan finta di nulla, ovviamente. Gli è sempre andata bene e non rispondere dei risultati è il vero privilegio che questa Italia riserva ai potenti. Lorsignori si illudono di essere indispensabili e dato che all’ego non basta mai, invece di farsi una vita impongo la loro presenza fregandosene dei danni che fanno al prossimo. E’ più urgente che mai un nuovo Movimento con una chiara missione antisistema che miri a completare la transizione democratica radicale votata dai cittadini nel 2018 e miseramente tradita. E’ inutile sperare in qualche grazia divina. Le batterie del Belpaese sono piene zeppe di polli. Boicottare urne e informazione tossica è comprensibile e salutare, ma non risolve nulla. Per rianimare la nostra democrazia serve la politica, serve la partecipazione. Serve che nonostante l’ennesima cocente delusione, i cittadini ritrovino la forza di lottare per archiviare finalmente il sistema fallimentare che ci opprime ed aprire una fase storica nuova. Non facile, ma oggi l’elettorato ha dimostrato di ondeggiare in maniera vertiginosa. Segno di malessere e smarrimento, ma anche di vitalità. Come se i cittadini fossero impazienti e pronti a tutto pure di girare pagina per sempre. Al di là degli zoccoli duri di testa, l’elettorato ha fame di novità. Ha fame di una politica all’altezza delle sue nuove consapevolezze, ha fame di nuove libertà e di quel senso di progresso che è l’essenza del vero benessere. Altro che parrucconi e tromboni e polli allevati in batteria. Altro che egoismo fondamentalista di stampo poltronista e conformista. A favorire un nuovo Movimento sarà paradossalmente l’arroganza del vecchio sistema. L’egoismo rende sordi ed ottusi. E dato che il sistema è sempre lo stesso, le istanze del 2018 sono ancora tutte valide. Negli ultimi tre anni il sistema ha poi dato il peggio di sé confermando quanto sia sacrosanto il disgusto popolare e come mettersi alle spalle l’egopolitica sia la vera priorità storica. Sulla scena non è poi emersa nessuna novità. Al di là delle solite minestre riscaldate ormai rancide, è sorto giusto un fantomatico “nuovo Movimento” nato in realtà già vecchio e che dopo essersi fatto risucchiare dal sistema si è bruciato ogni credibilità tra i cittadini desiderosi di vero cambiamento. Per tutto questo non è facile ma è possibile che sorga un nuovo Movimento ed è di certo più urgente che mai. Un Movimento democratico ma chiaramente antisistema. In modo da riprendere la strada del cambiamento radicale e permettere che la storia faccia suo corso.


Tommaso Merlo

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