venerdì, marzo 25, 2022

Giuliana De Rosa

 RISPOLVERARE LA MEMORIA NON FA MALE SPECIE DI QUESTI TEMPI.(ASTENERSI DALL'EFFETTUARE COMMENTI STUPIDI GRAZIE.)

Quattro anni fa, una delegazione di comuniste e comunisti del Donbass venne in Italia per parlare dell'insurrezione popolare di Donetsk e Luhansk, regioni orientali dell'Ucraina.

Questo giro di iniziative nel nostro Paese venne promosso dalla Carovana antifascista, organizzata dalla Banda Bassotti, dall'europarlamentare del GUE/Ngl Eleonora Forenza (Rifondazione comunista) e da altre organizzazioni della sinistra radicale in Italia.

I comunisti del Donbass ci vennero a raccontare del colpo di stato in Ucraina del 2014, armato e finanziato dagli Stati Uniti d'America e dall'Unione Europea.

Questi partigiani ci spiegarono degli interessi della NATO, dei crimini commessi dal Battaglione Azov sulle popolazioni russofone, della persecuzione di giornalisti e sindacalisti dissidenti dal regime di Kiev.

Per la prima volta, apprendemmo che in Ucraina era stato rispolverato il mito di Stephan Bandera, fascista e criminale di guerra che collaborò con l'occupazione nazista durante l'invasione dell'URSS (vedi: "operazione Barbarossa") e che, in suo nome, erano stati commessi crimini atroci, come quelli di Odessa.

Poi, però il messaggio più importante fu un altro: se l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa un dovere.

I combattenti del Donbass ci spiegarono chi voleva la divisione del popolo ucraino e perché a Washington fossero così interessati alle sorti della democrazia nel loro paese, che loro temevano potesse divenire vittima sacrificale di una partita di Risiko mondiale contro Russia e Cina. 

Mai previsione fu più azzeccata. 

So che alcuni di quei compagni sono morti combattendo molto prima che l'Occidente si accorgesse di una guerra costruita attraverso i social e le dirette televisive, per alimentare odio fra i popoli e sete di sangue.

Questo significa giustificare l'invasione russa?

Assolutamente no! Al contrario, il senso di ciò che ci venne detto era combattere l'antagonismo fra grandi potenze, rilanciando la pace fra gli oppressi e l'internazionalismo proletario. 

Perché le guerre del capitale le pagano sempre i popoli. 

#guerraallaguerra

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