venerdì, marzo 04, 2022

Jacopo Fo

 Incontro con il Santo Padre, ci sono andato con la delegazione delle vittime dell’uranio impoverito. È stato veramente un bell’incontro anche per me che non sono neanche battezzato. Il Papa ci ha accolti tutti senza mascherina e ci ha dato la mano. Un usciere mi ha spiegato che fa così dall’inizio della pandemia. Il Papa che ti incontra con la mascherina è un’altra cosa, guardarsi in faccia è importante. Trovo eroica questa scelta di esporsi al rischio per dare completamente la sua presenza alle persone che vanno da lui a chiedere conforto. Ha avuto parole amorevoli per le persone colpite da questo assurdo malanno… E lo Stato italiano continua a non riconoscere che i malati lo sono per cause di servizio. E le madri le mogli e le sorelle di soldati morti che erano nella delegazione erano molto emozionate e contente. Devo dire che anche io ero emozionato, ho grandissima stima per Papa Francesco, credo che stia portando avanti un’opera di riforma della Chiesa di grande portata. Mi è dispiaciuto leggere dei commenti aggressivi e volgari ai post che ho pubblicato su questo incontro. Molti non si rendono conto dell’opera di cambiamento graduale ma costante che il Papa è riuscito a mettere in atto. Al momento di andarcene ci ha accompagnati alla porta e ci ha nuovamente dato la mano uno per uno. Io gli ho regalato la stilografica a pennello di mio padre. Lui ha regalato a ognuno di noi dieci un libro e un rosario. Non lo userò per pregare ma sicuramente come portafortuna. Non sono credente ma sono scaramantico.

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