lunedì, luglio 25, 2022

Elio lannutti

 Elio Lannutti

Perché non mi ricandido, alle prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022
Ho sempre cercato di servire il mio Paese con disciplina, dignità ed onore, sia da senatore eletto come indipendente nel 2008 nella Lista Di Pietro Italia dei Valori, che nelle 18^ Legislatura nel M5S, fino all’espulsione dal gruppo Senato, per non aver votato la fiducia a Mario Draghi, da tutti evocato come l’uomo della provvidenza nonostante i suoi trascorsi di vile affarista, liquidatore dei beni pubblici e di quel che resta dell’industria pubblica italiana ai suoi comparuzzi di Goldman Sachs, sicario e macellaio del popolo greco per conto della Troika. Nel mio ultimo intervento in senato di mercoledì 20 agosto (con Draghi scappato dall’Aula a metà discorso, data la sua nota allergia alle critiche), avevo documentato con numeri e cifre i suoi disastrosi 17 mesi di governo, rimarcando l’errore di coloro che gli avevano dato la fiducia il 17 febbraio 2021.
“Lei -avevo detto a Draghi- era stato evocato come l’uomo della provvidenza 17 mesi fa dopo le consultazioni farsa del presidente della Camera, per risolvere problemi antichi. Ma come un Robin Hood alla rovescia, nel Paese divorato da corruzione ed illegalità che punisce onesti e servitori dello Stato premiando cricche e faccendieri, invece dei miracoli attesi, ha peggiorato gli indicatori economici, trascinando l’Italia nella stolta guerra per procura Usa-Nato, che ha rafforzato gli Stati Uniti, indebolito l'Europa, impoverito gli italiani.
A gennaio 2021 il debito pubblico era a 2.603,3 miliardi di euro. Gli ultimi dati Bankitalia, riferiti a maggio 2022, hanno registrato 2.755,6 mld di debito, con un aumento di 149,3 miliardi, 9,329 miliardi al mese, 307,8 milioni al giorno, 12,8 milioni all’ora.
Lo spread sotto i 100 punti base, invece di scendere a 50, titolo del Corriere 15 febbraio 2021, nel miracolo alla rovescia è più che raddoppiato a 242 punti il 13 giugno 2022. L’inflazione ferma allo 0,4%, è arrivata all’8, con proiezioni al10%.
Il cambio euro dollaro a 1,2158, sotto la parità, a 0,99. La media dei tassi fissi sui mutui, 0,60, Taeg 0,78%, oggi al 3,30 %, Taeg 3,67%.
Draghi - ha scritto Wall Street Journal - “è stato una delle voci più forti tra i leader europei a favore delle sanzioni economiche contro Mosca e delle spedizioni di armi in Ucraina”.
Lei, seguendo acriticamente il presidente Biden, ha contribuito a indebolire l’Europa, mettendo il nodo scorsoio al collo dei cittadini con le sanzioni, ha rafforzato gli USA, costringendoci a pagare il suo gas più inquinante, a un prezzo doppio di quello russo.
Una Caporetto per gli obbedienti soldatini Ue della NATO famigerati esportatori di democrazia nel mondo con le bombe.
Con l’aggravante di aver prima definito Erdogan un dittatore, salvo poi andarci a braccetto, sulla pelle del popolo curdo.
Lei viene dipinto come il salvatore della Patria, ma con la sua azione di governo ha favorito élite e poteri forti, a danno del popolo e degli ultimi, facendo aumentare povertà, miseria, disperazione”.
Ma Lei, allergico a principi democratici, aduso com’è a farsi obbedir tacendo con l’alzata di sopracciglio, ha trasformato l’esecutivo nella terza camera, umiliando il parlamento col record di voti di fiducia, ben 55, oltre 3 al mese.
Lei, dopo aver disposto la vendita agli stranieri dei servizi pubblici essenziali (Ddl Concorrenza Art. 6), della distribuzione dell’acqua (Dl Recovery) vanificando il referendum sull’acqua pubblica, col DM 19 febbraio 2022 ha disposto la messa a gara della compagnia di bandiera Ita, per poi regalare 21,3 mld di euro ai Benetton come premio per la tragedia del Morandi, dimostrandosi ancora una volta fedele esecutore dei voleri della finanza internazionale.
Anche in questa 18^ Legislatura, come risulta dalle classifiche, sono tra i senatore più presenti e produttivi in Aula e Commissioni (ben 5: Finanze, Antimafia, Banche, Giochi, Enti Gestori), con proposte di legge ed atti di sindacato ispettivo, dopo aver contribuito a fondare un nuovo Gruppo: Costituzione, Ambiente, Lavoro (Cal) che si richiama ai valori costituzionali traditi.
A fronte di richieste di ricandidarmi, non soltanto dagli amici e compagni, poiché ritengo che la politica non debba essere una professione, dopo due legislature (XVI e XVIII) ed alla mia veneranda età che contempla gli acciacchi e l’usura fisica del tempo e degli anni, preferisco dedicare gli ultimi anni alla famiglia ed agli affetti, purtroppo sempre trascurati nella mia ultra-trentennale attività a tutela dei diritti e della legalità.
Auguro agli amici e compagni di Uniti per la Costituzione, grato per la stima e la considerazione, che si presenteranno nel Fronte-Anti-Draghi (zerbino prediletto di Biden e della NATO, la più grave rovina dell’Italia e l’autentica sciagura del popolo Italiano), i migliori successi politici alle prossime elezioni del 25 settembre 2022, che affronteranno a mani nude, perché costretti a raccogliere le firme in poco tempo per le candidature.
Mi congedo dai cittadini e dagli elettori, sia quelli che mi hanno votato, che coloro che mi hanno criticato, con la coscienza di aver svolto il mio mandato e servito il mio paese, sempre a testa alta e schiena dritta, con coraggio, lealtà, onestà, seguendo la stella polare della legalità, del bene comune e degli interessi generali della nostra amata Italia, quali prioritari ed indispensabile precondizione della buona politica.
Un caro saluto ed un abbraccio a tutte/i
Elio Lannutti

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