lunedì, luglio 25, 2022

Alessandro Di Battista

 Quando dico che si può fare “politica” anche da fuori, in modo libero e del tutto indipendente intendo proprio questo. Fare proposte (ricorderete il “servizio civile ambientale” su quale lavorai alcune anni fa) e fare denunce. Sono uscito dal Parlamento 5 anni fa. Sono 5 anni che vivo grazie al mio lavoro (anche oggi pseudo-giornalisti che descrivono il mondo guardandolo dal terrazzo di casa circondati da Ztl, ciclamini e senso di fallimento, infangano il mio lavoro). Non ho chiesto nulla a nessuno pur avendo la possibilità di farlo. Eppure guardate come mi trattano. Leggete quel che scrivono di me. Come lo scrivono. Con che livore, con che astio. Sapete perché? Perché non sto zitto (a differenza loro che tacciono davanti al potere). Anche fuori dal Parlamento ho fatto “politica”, ho denunciato i conflitti di interessi nel sistema mediatico, ho combattuto (e combatto ancora) il dramma degli editori impuri. Coloro che usano i giornali non per informare ma per difendere i loro interessi e provare a distruggere la reputazione di coloro che cercano di contratastarli. Da 5 anni scrivono “Di Battista non conta nulla” eppure mi hanno dedicato centinaia di articoli diffamatori (con alcuni ho rifatto gli infissi di casa). Credo nella cittadinanza attiva, nell’impegno politico perenne e nell’assoluta libertà. Un abbraccio a tutti!

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