giovedì, luglio 07, 2022

Ricorso

 RICORSO CONTRO I VERTICI DEL M5S 2050, gli 8  ricorrenti ci spiegano perché.

8 sono quelli che "ufficialmente" hanno dato mandato all'avvocato Borrè ma sono molti di più i sostenitori e promotori della causa. 

Attivisti della prima ora e non che hanno creduto in un percorso di cambiamento di partecipazione dal basso, orizzontale, senza "capi ne padroni"...


NOI NE’ CON DI MAIO NE’ CON CONTE, SIAMO DALLA PARTE DELLA DEMOCRAZIA, SIAMO VITTIME COME LA PARTECIPAZIONE DAL BASSO.


Perché lo fate? 

Quante volte ci siamo sentiti rivolgere questa domanda negli ultimi mesi. E allora una risposta per tutti, una volta per tutte: i nostri ricorsi sono il frutto, sofferente, dello sconvolgimento dei principi e di quel patrimonio virtuoso che all'interno del M5S caratterizzava l'attivismo dei più. A fronte di un sempre più evidente, compiaciuto arroccamento nei palazzi e nei ruoli dirigenziali, abbiamo assistito impotenti al progressivo svuotamento delle procedure di democrazia interna che portavano a  scelte condivise. 


Da anni denunciamo le gravi violazioni della partecipazione democratica e lo abbiamo fatto e lo facciamo senza essere partigiani di Di Maio né di Conte: la situazione attuale e la scissione avvenuta nel movimento, sono evidentemente le principali  conseguenze delle correnti interne che si sono create proprio perché si è annullata la partecipazione reale degli iscritti, che ha generato lotte di potere tra i vari schieramenti che si sono formati ogni volta che è stato imposto un “capo” che non si limitava a fare da portavoce di una comunità, ma voleva costruire un partito a propria misura. 


Tutto ciò ha solo indebolito il nostro MoVimento, noi siamo dalla parte del rispetto dello statuto elaborato da mesi di confronto negli Stati Generali, siamo dalla parte della partecipazione dal basso, dalla parte dell'attivismo e non del correntismo d'apparato. 


Ci sentiamo vittime e per questo ci affidiamo alla giustizia, guardiamo con fiducia al 13 luglio, giorno in cui speriamo che il Tribunale di Napoli al termine della discussione finale del reclamo da noi proposto, possa riconoscere le nostre ragioni.

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