giovedì, febbraio 24, 2022

Nicola Morra

 Guerra.

Le due parti che pensano di poter rovesciare ognuna sull'altra la responsabilità.

Incredulità e sgomento, morte e sofferenza.

E tante domande, tanti dubbi, per chi volesse capire sollevando il velo dell'informazione ufficiale, anche perché la memoria delle "armi di distruzione" di massa con cui si procedette all'invasione dell'Iraq è ancora fresca, e Julian Assange ci ha permesso di scoprire tante falsità.

Vero è che la cultura della pace e del rispetto reciproco si alimenta non di armi, non di sospetti reciproci, ma di apertura e dialogo.

E questi ultimi non sono stati particolarmente praticati negli ultimi anni. Anni di sanzioni e prove muscolari fra grandi potenze che calpestano i diritti dei popoli pur di affermare la loro natura egemonica ed imperialistica. Con oligarchie che si perpetuano al potere schiacciando gli esclusi, i dimenticati, i fragili.

Nessun commento: