Draghi vuole solo fuggire al Quirinale per non fare i conti con tutto quello che ci sarà da affrontare quest'anno. Altro che Salvatore della Patria!
Per proteggere la ripresa, come ho scritto da tempo, servono tra i 25 e i 30 miliardi per contrastare il caro energia.
L'inefficienza del suo Governo non ha neppure pensato di fronteggiare i problemi strutturali di scuola e sanità pubblica. Li ha semplice ignorati ed ora ne stiamo già pagando le conseguenze.
Si dovranno mettere d'accordo i partiti per approvare le riforme chieste dall'Europa. Dal CSM al fisco passando per la concorrenza e la burocrazia. Sarà dura per chiunque contenere la necessità propagandistica dei leader a pochi mesi dalle politiche.
Partirà la compliance che vesserà le piccole imprese e, nel frattempo, sulle moratorie per i pagamenti dei crediti in difficoltà e sulle garanzie bancarie Draghi ha deciso di non decidere.
Incombe il rientro del debito per il quale Draghi ha previsto tagli ma ora non basteranno i numeri nelle tabelle, dovrà emanare i provvedimenti e fare delle scelte.
A fine anno, ci sarà da risolvere il tema legge Fornero e si dovranno anche presentare all'Europa gli obiettivi di spesa oltre alle riforme approvate. Insomma, i soldi dovrebbero atterrare, come si dice in questi casi.
Finora si è lavorato solo sulla carta, quest'anno si devono fare i fatti ma alcuni ministri già ammettono che ci saranno ritardi.
Queste sono le ragioni per le quali Draghi preferirebbe ascendere a poltrone più comode.
Un uomo che vuole fuggire di fronte alle difficoltà può diventare il Presidente della Repubblica? Direi proprio di no.
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