lunedì, gennaio 24, 2022

Tommaso Merlo

 Governano assieme e non sono riusciti nemmeno a mettersi d’accordo su mezzo nome. Che tristezza. Più che la scelta del Capo dello Stato sembra una partita a scopa al bar. Con tattiche e bisbigli di altrettanto livello. L’unico vero collante di questa politica è la poltrona. L’unico. Si vantano di governare assieme per salvarci dalla pandemia e poi han buttato via mesi e mesi senza riuscire a mettersi d’accordo nemmeno “sull’arbitro” e siamo alla conta delle schede bianche. Che ipocrisia. Ogni giorno perso sono brandelli di credibilità che questa politica butta via. La palese conferma che la vera emergenza italiana è politica ma anche culturale e consiste nel di girare pagina per sempre. Di questo passo alla prossima tornata elettorale o i cittadini disgustati se ne staranno a casa in massa oppure si verificherà un altro tsunami che si spera decisivo. In attesa della fumata bianca, davanti alle telecamere i politicanti giocano a scopa mentre dietro cianciano dalla mattina alla sera. L’obiettivo comune è ormai lampante, l’elezione di un Presidente della Poltrona che gli permetta cioè di restare al calduccio dei palazzi fino all’ultimo giorno utile. Doveva essere Draghi il prescelto ma si sa, la parola dei politicanti nostrani non vale nulla. Già, gli avevano garantito che dopo qualche mese a Palazzo Chigi lo avrebbero eletto sul Colle più alto ed invece tutto si è complicato. Non appena han capito che Draghi gli conveniva da Premier per tenersi la poltrona, gli han voltato le spalle. E’ questo il clou della partita a scopa. La politica è talmente divisa e di scarsa qualità che se rimuovo Draghi rischiano di tornarsene a casa tutti. E non sia mai che la parola torni ai cittadini prima di aver intascato anche l’ultimo centesimo. Già, Draghi si è dimostrato un Premier molto mediocre ma tiene unita la baracca nostrana ed ha un nome che è una garanzia soprattutto all’estero. L’Italia a livello internazionale è infatti considerata essenzialmente una grana finanziaria a causa del suo debito abnorme unito alla sua storica inaffidabilità politica e alle sue eterne mancanze strutturali. Che l’ex banchiere europeo vegli su di noi li fa stare sereni. Il solito ricatto di matrice neoliberista. O fai come vogliono l’oro oppure salta il banco. E così i cittadini italiani devono rinunciare ad esprimersi liberamente per far dormir serena l’Europa tecnocratica di oggi ed impedire che il casinò della finanza globale riinizi a dare i numeri. Che ipocrisia. I cittadini italiani han dimostrato nelle urne di non poterne più della vecchia politica e di essere più che mai pronti ad un cambiamento radicale. Il 2018 sembrava la volta buona ed invece ancora una volta la politica ha illuso e poi deluso clamorosamente ed è ritornata ai vizietti giurassici di sempre. Che tristezza. L’elezione del Presidente della Poltrona e la partita a scopa che la sta precedendo, sono il giusto epilogo di questo eterno pantano politico ma anche culturale che impedisce all’Italia d’incamminarsi verso le democrazia più evolute. Finita la conta e applaudito alla fumata, i politicanti avranno davanti un anno molto ricco. Sia per le loro tasche che per le cose da fare. Devono escogitare nuovi slogan per le curve social, inventare nuove allettanti promesse, elaborare strategie di marketing e trovare venditori locali efficaci che riescano a far abboccare gli elettori superstiti. Cartelloni, manifesti. Palchi, microfoni. Falsi sorrisi, frasi fatte, vestiti della festa. Sarà divertente vederli inciuciare e allo stesso farsi campagna elettorale contro e tutto questo in un deserto di idee e di credibilità davvero agghiacciante. Sarà divertente vederli ricominciare a far finta di essere diversi tra loro e di litigare. Che ipocrisia. Che tristezza. Di questo passo alla prossima tornata elettorale o i cittadini disgustati se ne staranno a casa in massa oppure si verificherà un altro tsunami che si spera decisivo.


Tommaso Merlo

https://repubblicaeuropea.wordpress.com/2022/01/24/il-presidente-della-poltrona-e-la-parola-ai-cittadini/

Nessun commento: