martedì, gennaio 25, 2022

Barbara Lezzi

 L'AUTONOMINATO.


Draghi arriva un anno fa spodestando il suo predecessore usando Mr 2%. È osannato, reclamato, idolatrato. L'Italia viene ubriacata dallo sciorinare quotidiano dei media sulle qualità straordinarie del Migliore tra i migliori. 


Il risultato è sotto gli occhi di coloro che vivono fuori dai palazzi alle prese con bollette stratosferiche, crisi aziendali, scuole nel caos, città deserte, alberghi chiusi, ristoranti semi-vuoti, sanità al collasso. 


Quei toni piccati dei leader degli ultimi giorni con cui hanno chiesto scostamenti di bilancio e attenzione per i cittadini sono stati solo una misera messinscena. 


Draghi tiene tutti al guinzaglio. Ha convocato i segretari di partito, non per risolvere i problemi che attanagliano gli italiani, ma per organizzare la sua ascesa al Quirinale e per programmare il prossimo governo che guiderà dal Colle più alto dando seguito alla previsione di un presidenzialismo de facto. Praticamente si sta eleggendo da solo e sta concedendo qualche briciola di potere ai capicorrente per far sopportare loro l'umiliazione dell'essere nullità. I senza coraggio sono sempre consegnati alla Storia come nullità. Hanno scelto di mettersi in gabbia da soli pur di avere qualche nocciolina al giorno.


Cose mai viste che succedono solo in Italia dove si coglie qualsiasi pretesto per giustificare il suicidio della politica.

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